Si sono concluse il 20 dicembre scorso (Teatro Elfo Puccini di Milano) le vendi date ,iniziate da Asti il 28 novembre al teatro Alfieri, del concerto della BANCA DI ASTI, Capogruppo del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti storicamente presente in Piemonte fin dal 1842,che ha visto come guest star Petruccio Montalbetti, Dik Dik, in veste di viaggiatore e musicista.
Il concerto, diretto dal M° Stefano Coppo nella prima parte , con brani di Grieg, Rossini, Brahmas e Beethoven, ha visto nella seconda parte protagonista Petruccio Montalbetti, front man e leader degli indimenticabili beatwriter degli anni Sessanta chiamati DIK DIK, che ancora riempiono le piazze con il loro sound, e canzoni come Sognando la California, Senza luce, Il primo giorno di primavera, L’isola di Wight e tante altre. Canzoni di una generazione che voleva cambiare il mondo.
Montalbetti è intervenuto sul tema del viaggio, accompagnato dalla sua musica e da immagine uniche dei suoi viaggi lontani. “ Fin da bambino sognavo di viaggiare, volevo fare l’ esploratore sacco in spalla. Attraverso le mie visite a paesi lontani, talvolta difficili, imparo e capisco tante cose"- le sue parole. Musicista- la musica nel sangue fin da piccolo-, Montalbetti ,residente a Milano, negli spazi lasciati liberi dai tour in musica è un grande viaggiatore: viaggi personali “ di conoscenza e di sfida” , e viaggi legati anche a ricerche dal taglio antropologico - scientifico. Un "viaggiatore insonne" rubando la citazione al poeta umbro Sandro Penna. Ed è anche scrittore: al suo attivo molte pubblicazioni, alcune relative al mondo della musica, altre specchio delle sue avventure lontano da casa come “Settanta e settemila. Una sfida senza limiti di età “, e “Sognando la California scalando il Kilimangiaro”.
E ancora I ragazzi della via Stendhal (2010, Aerostella), Io e Lucio Battisti (2013, Salani Editore), Amazzonia. Io mi fermo qui (2018, Zona Music Books). E per il 2020 il suo nuovo libro Enigmatica Bicicletta (Iris4 Edizioni). Lo scenario: qualche anno dopo la Seconda Guerra Mondiale si crea a Milano un corpo speciale di ex partigiani dediti alla cattura di criminali di guerra mai processati. E la bicicletta accantonata alla staccionata di un parco del centro-città sempre lì parcheggiata, a volte girata a destra altre a sinistra, che ci fa? Fantasia o realtà questo noir del noto musicista?
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