Rumba e Son, grandi manifestazioni del folclore cubano, sono stati dichiarati Patrimonio Immateriale della cultura della nazione di Cuba. Prossima tappa diventare Patrimonio dell’Umanità. Già a buon punto il dossier per la candidatura della rumba grazie alla supporto e all’impegno di Ulises Mora e Irma Castillo (Clave de Son) e del loro progetto Timbalaye. Adesso è la volta del Son, lo specchio dell’anima di Cuba…
di Ester Ippolito
La forza di Cuba è la sua cultura, la sua mescolanza di razze, colori , tradizioni e influenze, un “minestrone” che la caratterizza ed esalta la sua identità. Musica e la danza sono tra le espressioni più rilevanti di questa ricchezza: in particolare la rumba e il son fanno parte integrante della cubania, dell’anima di questo popolo. Già decretate Patrimonio Culturale della nazione, “un atto che fa giustizia alle loro origini, al loro sviluppo e alla loro presenza in difesa di molteplici aspetti dell’identità cubana”, per la rumba è già stato avviato un percorso per raggiungere l’ambito obiettivo di Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità", un passo testimoniato anche a Roma, a marzo scorso, dal Forum sulla Rumba (cfr. servizio in B&V Eventi), una tre giorni tra conferenze e spettacoli, sostenuto e organizzato da Irma Castillo e Ulises Mora, con il loro progetto culturale Timbalaye, che promuove lo scambio culturale tra i diversi popoli. Al Forum hanno partecipato Miguel Barnet, studioso e antropologo, presidente della Fondazione Ortiz e allievo di Fernando Ortiz, cui si devono i principali studi e ricerche sulla tradizione della rumba e sui ritmi folclorici di Cuba, e Pedro de la Hoz, giornalista della pagina culturale del Granma.
Il Son, espressione della cubania e padre della salsa
Adesso è la volta del Son: l’impegno è quello di far conoscere di più il valore storico e musicale questo genere musicale che combina le influenze europee con quelle africane, in modo dolce, gentile e serenamente sensuale sui tempi della clave e che è riconosciuto il padre della salsa. Nell’ottica di avviare il processo verso la dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità, in concomitanza con la Giornata della cultura cubana (20 ottobre), il Son è stato il protagonista di un incontro, presso il Centro Culturale Malafronte, organizzato sempre dai maestri Ulises Mora e Irma Castillo, fondatori della scuola di danze cubane Clave de Son, con sede a Roma, e fondatori del Progetto Timbalaye. Il programma della giornata, cui hanno partecipato numerosi ospiti tra i quali il consigliere culturale dell'Ambasciata di Cuba Manuel Garcia Crespo e la rappresentante del Mintur, Miano, e allievi della scuola, ha visto una breve introduzione sul Son e sull’impegno a candidarlo a Patrimonio dell’Umanità avviando una prima raccolta di firme, un ministage di Son in occasione dell’apertura dei corsi Clave de Son ( martedì) , e la visione del documentario musicale Ignacio Pineiro (1977), con immagini e musiche originali del celebre Septeto Nacional , e la presentazione della quarta edizione di Timbalaye all'Havana ( dal 19 al 25 agosto 2013 ), una vera fiesta dedicata alla musica e danza foclorica cubana, rumba in testa, con lezioni, incontri e approfondimenti, patrocinata da UNEAC, Fundacion Fernando Ortiz, AHS, Consolato di Cuba a Veracruz, ARCI.
La storia del Son
Il Son è senza dubbio il genere musicale che più ha influenzato la creazione della Salsa ed è considerato uno dei ritmi fondamentali della musica cubana caratterizzando tutte le feste in cui si balla. Le sue origini risalgono alla fine dell’800 quando nella parte orientale dell’isola nacque questo nuovo ritmo dalla fusione di elementi della musica africana Bantú con le melodie spagnole e diventò il mezzo di espressione delle classi sociali più umili. Solo nel 1909 entrò nelle sale da ballo dell'Avana e cominciò ad essere suonato dalle orchestre di Danzón. Il primo a proporre un motivo di Son nel Danzón fu José Urfé nel suo "El bombín de Barreto". Il Sexteto Habanero (1920), poi Septeto Nacional, diede un'enorme importanza al Son e alcuni degli artisti più importanti della musica cubana sono legati a questo genere musicale: Miguel Matamoros, Arsenio Rodriguez, Miguelito Cuni, Felix Chapottín, Benny Moré, i Sonora Matancera, Celia Cruz, Adalberto Alvarez e Juan Formell…
La cultura è di tutta l’umanità
“ La cultura appartiene a tutta l’umanità - ha esordito nell'incontro il maestro Ulises Mora, sottolineando ancora una volta come il Son sia parte integrante della cultura cubana. “ Nell’apprezzamento di questa arte siamo tutti cubani, la cultura prescinde infatti da colore di pelle, costumi e abitudini. Nel Son, italiani ed europei possono condividere la forte influenza europea di questo ritmo che i colonizzatori spagnoli portarono da oriente a occidente dell’Isla Grande”. Manuel Garcia Crespo, consigliere culturale dell’Ambasciata di Cuba, ha messo poi l’accento sul ruolo dell’incontro e della comunicazione tra uomo e donna nel Son, augurando" alle coppie di ballare sempre questo ritmo del cuore”. Il documentario proiettato, e dedicato a Ignacio Pineiro, artista che diede il via alla musica ballabile, ha messo in luce la forza e diffusione della musica cubana in tutte le sue varianti con immagini d’epoca molto suggestive.
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