Si apre il 14 marzo la settima edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico, che fino al 4 maggio ospiterà sul palco del teatro capitolino cinque spettacoli di indubbia qualità che faranno viaggiare il pubblico tra mondi diversi e vibranti, dove si raccontano intrecci di culture e di sentimenti. La rassegna si apre con la leggenda del tango Miguel Angel Zotto e il suo nuovo spettacolo Raices Tango. A seguire Cardìa , al debutto italiano , di Miguel Ángel Berna e Manuela Adamo, tra Aragona , Salento e Turchia. Ancora Giulietta e Romeo nella preziosa interpretazione del Balletto del Sud di Franzutti; Caruso con la forza della compagnia Mvula Sungani Physical Dance, e AterBalletto con due nuove produzioni internazionali – Word and Space e Bliss- dalla forte componente emotiva
di Ester Ippolito
Cinque spettacoli che faranno viaggiare il pubblico tra mondi diversi e vibranti, dove si raccontano intrecci di culture e di sentimenti. Questa in sintesi l'essenza della settima edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico, che a partire dal 14 marzo , e fino al 4 maggio, ospiterà sul palco del teatro capitolino spettacoli di indubbia qualità. Come hanno raccontato nel corso della conferenza romana di presentazione presso la Filarmonica Romana Matteo D’Amico, direttore artistico Filarmonica Romana , affiancato da Lucia Bocca Montefoschi, ad e direttore artistico del teatro Olimpico, si tratta di "cinque compagnie di diversa provenienza e formazione artistica, con una esigenza comune di esprimere attraverso il linguaggio coreografico qualcosa del proprio mondo culturale e spirituale, dal mondo argentino andando alla ricerca delle profonde radici del tango , con Miguel Angel Zotto, all’incontro magico tra Aragona e sud Italia, e in particolare il Salento, tra ritmi e riti nella performance di Miguel Angel Berna e Manuela Adamo,dal canto italiano di Caruso e Dalla in Caruso al classico Giulietta e Romeo interpretato dal Balletto del Sud di Fredy Franzutti , una delle rappresentazioni fondamentali della compagnia. Fino alle originali , e di taglio internazionale, coreografie dell’Aterballetto che mettono al centro i sentimenti “. "Presentando spettacoli così variegati - è stato puntualizzato - intendiamo avvicinare il pubblico in modo diretto ed efficace all’universo della danza di oggi, dando conto della ricchezza e della varietà delle sue espressioni, differenziando questa rassegna da altre altrettanto lodevoli che prendono vita nella capitale". Una rassegna nella quale più volte spunta il Salento, con la sua forza ritmica ed emozionale, anche se, è stato specificato" si tratta di pura coincidenza".
Ospiti in sala nel corso della presentazione alla stampa Miguel Ángel Zotto, insieme alla ballerina e sua compagna di vita Daiana Guspero, Cristina Bozzolini, direttore artistico Aterballetto, Mvula Sungani, direttore artistico della compagnia Mvula Sungani Physical, e in collegamento via skype da Saragozza Miguel Angel Berna e Manuela Adamo
Raices Tango, dal 14 al 26 marzo
Apre la rassegna la leggenda del tango argentino, Miguel Ángel Zotto,che insieme a Daiana Guspero, e alla sua compagnia di ballerini e musicisti, dal 14 al 26 marzo porta per la prima volta a Roma il nuovo spettacolo Raíces Tango. “Un lavoro a quattro mani realizzato con Daiana - ha spiegato Zotto- che percorre la storia del tango, le antiche radici , dagli Indios all’arrivo degli spagnoli, l’emigrazione dall’Italia, fino alla milonga sottolineando il valore della influenza delle tradizioni musicali degli indios rispetto a quella sempre proclamata dell’Africa. Le mie origini sono italiane - ancora Zotto- e mia nonna era di origine indios andata in sposa a 14 anni a Buenos Aires ed è le la mia ispiratrice. Sarà un prodotto esplosivo con 20 ballerine e una grande orchestra ”.
Cardìa , 12 e 13 aprile
Il Festival prosegue con un nuovo spettacolo, al debutto italiano, del coreografo e ballerino di Saragozza Miguel Ángel Berna, virtuoso dello jota e delle nacchere,che il 12 e 13 aprile presenta, con la compagnia che porta il suo nome, Cardía, un lavoro firmato con la ballerina Manuela Adamo, e che ha visto la collaborazione dell’attore e scrittore salentino Brizio Montinaro. L'opera prevede la partecipazione del coreografo e ballerino turco Ziya Azazi e della cantante salentina Maria Mazzotta, presenza abituale del concertone della Notte della Taranta. Un triangolo di culture che si intrecciano in un viaggio che collega l’Aragona, Salento e Turchia, dove si trovano nella memoria popolare affinità culturali e coincidenze nei gesti, danze e musiche, e la cultura derviscia con il suo suggestivo giro e sensazione di trance. “ Questo spettacolo- hanno raccontato Manuela Adamo e Miguel Berna- ha debuttato con grande successo di pubblico a Saragozza nel dicembre scorso ed è frutto di ricerche tra il Salento e l’Aragona, tra lo Jota e la pizzica , tra altre tradizioni diffuse un po’ in tutto il sud come i lamenti funebri, il tarantismo, e spostandoci in Turchia la trance. Questo lavoro mette in risalto il valore della ritualità che oggi il mondo ha perso. In Cardìa, attraverso la tarantella, la pizzica, lo jota riportiamo il ritmo della vita". Al teatro Olimpico Berna ha già rappresentato negli anni scorsi Mi Tierra e Mediterraneo.
Romeo e Giulietta, 20 e 21 aprile
Il Balletto del Sud, oggi una delle più note e apprezzate compagnie di danza nel panorama nazionale, nata a Lecce e guidata dal coreografo Fredy Franzutti, porta in scena il 20 e 21 aprile il classico Romeo e Giulietta, sulla trama della tragedia di Shakespeare e sull'omonima partitura di Prokof’ev. Grande il lavoro coreografico e delle scene e dei costumi: le scene sono state realizzate da Francesco Palma tratte dai dipinti di Giotto, Piero della Francesca e Cimabue, e i costumi si ispirano al Medio Evo, epoca di ambientazione del balletto. La compagnia è molto legata al suo territorio di origine e spesso le opere sono ambientate in Salento.
Caruso, 26 e 27 aprile
Musica, canto e danza per celebrare i 30 anni del brano di Dalla Caruso: Caruso è lo spettacolo presentato dal coreografo italo-africano Mvula Sungani con l’etoile Emanuela Bianchini, in scena all’Olimpico, il il 26 e 27 aprile, in occasione della incisione della canzone Caruso, un omaggio all’Italia, Sorrento, e a due grandi artisti come Enrico Caruso e Lucio Dalla, una opera che nasce grazie anche ad anni di amicizia tra Sungani e Dalla. “ Attraverso la danza e la musica-lirica , leggera e anche popolare legata al Salento, cui era molto legato Dalla- ed effetti speciali, faremo conoscere al pubblico questi artisti, il legame con la terra, il problema dell'emigrazione , sentimenti come l ’amore- ha spiegato il direttore artistico. La physical dance, tecnica di danza contemporanea ideata in Italia e riconosciuta a livello internazionale, darà corpo e poesia ad un lavoro coreografico che baserà la propria struttura sull’alternanza di quadri evocativi con quadri moderni.
Ater Balletto, 3 e 4 maggio
A chiudere il Festival una presenza ormai consolidata e sempre di grande qualità, quella della compagnia emiliana Aterballetto, il 3 e 4 maggio, che mette in scena per la prima volta a Roma un dittico formato da due lavori del 2016, Words and Space, nuova coreografia del praghese Jiří Pokorny su musiche del repertorio barocco, e Bliss, coreografia di Johan Inger sulla splendida musica dei Köln Concert di Keith Jarrett. “In questi spettacoli, di livello internazionale- le parole di Cristina Bozzolini- ci sono persone e sentimeni più che legami con territori vicini o lontani. Nel lavoro di Pokorny al centro c’è la ricerca di rapporti umani , di comunicazione . In Bliss si sprigiona energia, serenità, allegria ma è tutto inaspettato come dovrebbe essere in ogni balletto”.
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