50 candeline per il Musical " Aggiungi un posto a tavola". Al   Brancaccio  di Roma dal 29 novembre

Dal 29 novembre (e fino al 6 gennaio)  si festeggiano al  Teatro Brancaccio di Roma , diretto da Alessandro Longobardi,  i cinquanta anni del musical più amato dagli italiani, " Aggiungi un posto a tavola,   ottava edizione,   con Giovanni Scifoni, nel ruolo di Don Silvestro,  speciale guest Lorella Cuccarini, nel ruolo di Consolazione.  Con la regia e messa in scena di Marco Simeoli,  legatissimo a questo spettacolo come  sindaco e Toto. Un omaggio sentito alla  storica commedia musicale  di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le musiche  di Armando Trovajoli, le coreografie di Gino Landi, scenografie e costumi di Giulio Coltellacci. Un messaggio di inclusività, solidarietà e pace di cui abbiamo bisogno.  E la voce di Dio....

Arriva sul palco del Brancaccio  la mitica Arca  di " Aggiungi un posto a tavola",  spettacolo evergreen sempre attuale, molto atteso nella sua  nuova veste, e che debuttò  a  Roma l'8 dicembre  del 1974 al Teatro Sistina. Indimenticabili gli artisti che hanno dato vita al musical  negli anni,  da  Jonny Dorelli a Bice Valori, fino a Gianluca  Guidi e tanti altri. Questa edizione   speciale,  legata alle cinquanta candeline,  presentata  in conferenza stampa a Palazzo Valentini a Roma alla presenza delle istituzioni capitoline e della Città Metropolitana, prevede  anche una serie di iniziative collaterali  per celebrare questo felice anniversario.

Nell'ambito del  progetto " Cinquant'anni e non sentirli", ideato e promosso da Viola Produzoni che fa capo ad Alessandro Longobardi, in programma  una mostra che ripercorrerà la storia dello spettacolo, video, foto e cimeli, e una speciale serata d'onore, domenica 8 dicembre, che vedrà riuniti intorno al "tavolo di Don Silvestro" i tanti protagonisti delle edizioni passate che canteranno tutti insieme la celebre canzone " Aggiungi un posto a tavola". E in linea con il messaggio del Musical- accoglienza, inclusività, solidarietà- biglietti destinati a famiglie meno abbienti favorendo l'accesso al teatro. Una operazione realizzata in collaborazione  con la Fondazione Marcantonio Brancaccio, presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri , e con l'Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. 

In scena una squadra affiatata e motivata,  che dà vita a questo storico spettacolo spinta  da entusiasmo, senso di sfida,  talento e volontà di avvicinarsi  al successo stellare  delle edizioni precedenti: oltre 2 milioni di spettatori in 8 edizioni, quasi 1800 repliche  in 100 città italiane, 32 edizioni tradotte in dieci lingue, tour mondiali, portando emozioni a tante generazioni.  "L'obiettivo - come ha sottolineato Alessandro Longobardi - è trasmettere memoria alle giovani generazioni e far rivivere emozioni a chi lo ha già visto e apprezzato.  Stare insieme in uno spazio teatrale per condividere  storie e sentimenti è sempre più necessario". 

Entrando nel dettaglio del cast, oltre a Giovanni Scifoni e Lorella Cuccarini, nel ruolo del Sindaco ritroviamo Marco Simeoli, nel ruolo di Clementina debutta Sofia Panizzi e Toto sarà interpretato da Francesco Zaccaro. Francesca Nunzi è confermata nel ruolo di Ortensia e in alcune repliche in quello di Consolazione. Completano il cast artistico 16 performer. Solo a Roma, al Brancaccio, per festeggiare l’evento del cinquantenario, ci sarà l’ orchestra dal vivo composta da 13 elementi diretta dal maestro Maurizio Abeni. “La voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, verrà mantenuta in suo onore.  Tanta musica, danza, ironia, sorrisi ,  tanti contenuti  come il messaggio evangelico,  le  cariche religiose, il sacerdozio e il celibato.

La grande sfida 

" Quello che ho voluto fare - ha spiegato Marco Simeoli, attore e regista, che ha avuto ruoli nello spettacolo per ben 800 repliche -  è  stato realizzare  una ripresa teatrale  della regia di Garinei e Giovannini, ritrovando le lnee guida di 50 anni fa,  e ricostruendo una commedia musicale ancor oggi attuale e importante per i suoi messaggi di inclusività e solidarietà. E come diceva il mio maestro Proietti "  se faccio un passo indietro faccio già un progresso". Anche se non è facile tornare indietro.... Questa è  una responsabilità che affronto con entusiasmo e impegno. Voglio fare un’edizione indimenticabile che onori gli autori che nel 1974 concepirono una delle più belle Commedie Musicali italiane dal successo inossidabile. Fondamentali la squadra messa  su  e  un cast ottimo, frutto di centinaia di audizioni, con allievi delle principali scuole di musical italiane. Avevo in mente dei profili per determinati personaggi e sono rimasto davvero soddisfatto di quanto ho trovato.  Non ho toccato la sostanza dei testi, c'è qualche  piccolo ritocco, non taglio, che dà la sensazione che lo spettacolo duri di meno, ma non  è vero. Ho cercato   solo di  regalare  al tutto un soffio  di  maggiore snellezza e freschezza. Mi candido tra vent'anni- ha aggiunto scherzosamente- per la voce di Dio!"

" Fin da ragazzino sono stato colpito da questa commedia musicale - le parole di Giovanni Scifoni incoronato Don Silvestro-  un prodotto   che al di là delle tante repliche nazionali e internazionali ha avuto centinaia di realizzazioni amatoriali. Per me è la prima volta di un musical e devo dire che la proposta all'inizio mi ha un pò terrorizzato ma il sostegno e i consigli di Marco Simeoli sono stati fondamentali , importante è saper entrare nel meccanismo poi tutto scivola bene. E raccontare di un mondo bello e buono fa sempre bene".- 

" Aggiungi un posto a tavola è lo spettacolo della mia infanzia - ha aggiunto l'ospite  speciale Lorella Cuccarini. "Un Musical che mi  ha  portato  a decidere di fare spettacolo, e per anni ho sognato di interpretare Clementina. La proposta di Longobardi  mi ha messo un pò di paura pensando  alle grandi artiste che mi hanno preceduto.   Poi  considerando  che nel 2025 festeggio 40 anni di carriera mi sono fatta questo regalo.  E mi sono buttata. Farò la mia Consolazione, un personaggio molto diverso da me  ma che io amo. E amo le sfide. Grazie a Marco Simeoli , che mi è stato vicino, e ai miei partner. Aspetto a braccia aperte tutto il pubblico".

L'appoggio delle istituzioni 

Forte l'appoggio delle istituzioni  a questo spettacolo  storico  che , come ha detto Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda , ha fatto da "ambasciatore nel mondo",  e che " in questa edizione  prevede  un cast altissimo e una Lorella Ciccarini che consideriamo eterna".  " Si tratta di uno spettacolo che è stato tanto in cartellone  e dobbiamo ricordare che  Garinei e Giovannini sono stati i primi a portare questo genere di spettacolo in Italia, tanta musica, danze  accanto a un messaggio di accoglienza , solidarietrà e pace, come ci ricorda la colomba - le parole di Cristina Michetelli, consigliera delegata Cittò Metropolitana di Roma Capitale.  " Un grazie ad Alessandro Longobardi per le sue tante iniziative .E' un periodo in cui abbiamo bisogno di uno spirito di Comunità- ha detto Svetlana Celli, amante della danza, Assemblea Capitolina.   L'assessore  capitolino alla Cultura Massimo Smeriglio ha regalato alla platea un messaggio video. 

 

Ester Paparozzi Ippolito

 (Foto Ballareviaggiando.it )

 (Foto 1 Senigallia)

www.teatrobrancaccio.it

 

 Il cast creativo

E' composto dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli ; Gabriele Moreschi , scenografo che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia con il doppio girevole e la grande arca; Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, anche questi di Giulio Coltellacci. Il disegno luci è di Emanuele Agliati ; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci/Tommaso Macchi . Le coreografie originali di Gino Landi sono riprese da Cristina Arrò ; la scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione del ’74 e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi sono confezionati dalla Sartoria Brancaccio.

La trama 

La storia, liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese. Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull'arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio, imposta l’arcobaleno. Si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.

 

 Il tour 

Dopo Roma , lo spettacolo proseguirà la tourné e nel 2025 a Genova ( Politeama Genovese, 24-26 gennaio), Vicenza (Teatro Comunale Citta' di Vicenza, 31 gennaio-2 febbraio), Firenze ( Teatro Verdi, 7-9 febbraio), Fermo (Teatro Dell'aquila 14-16 febbraio), Reggio Emilia ( Teatro Valli, 21-23 febbraio), Bologna (TEA Teatro Europauditorium, 28 febbraio-2 marzo), Ancona ( Teatro Delle Muse 7-9 marzo) e Legnano ( Teatro Galleria, 14 -16 marzo).


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