Il Festival Flamenco di Roma è stato aperto da Paco De Lucia con la sua mitica chitarra, leggenda vivente del flamenco. Un viaggio attraverso le composizioni degli ultimi 30 anni tra bulerias e rumbe con nuovi arrangiamenti. Il ballo fiero di Farruco
di Manuela I.
Buio e atmosfera di religioso silenzio, c’è solo una luce che illumina la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium di Roma (28 settembre), ed è la prima nota della mitica chitarra di Paco de Lucia, una leggenda vivente del flamenco. Applausi e ancora applausi aprono la scena al gruppo del famoso chitarrista della provincia di Cadice (Algeciras) che, dopo un paio di assoli, tira fuori l’eleganza e la passione più pura della chitarra flamenca.
Da uno scorcio di piante esotiche, a ricordare forse le atmosfere dei giardini andalusi, prendono corpo le voci vibranti di David de Jacoba e Duquende in perfetto ritmo con le note di Paco. A completare l’opera c’è la chitarra di Antonio Sanchez, il meraviglioso harmonium di Antonio Serrano, ma anche il basso di Alain Perez e le percussioni del Piranha che hanno coinvolto molto il pubblico. Exploit del ballerino Farruco, che volteggia fiero con i suoi lunghi capelli neri interpretando al massimo l’energia flamenca. Senza soluzione di continuità Paco offre un giro vorticoso tra le composizioni degli ultimi 30 anni tra bulerias e rumbe con nuovi arrangiamenti. Si guardano,
ammiccano e comunicano...la musica è un unico filo tra i componenti del gruppo che si incitano a vicenda richiamando la Spagna più ancestrale. L’Andalusia, seppur contaminata da ricerche di musica mediterranea, jazz e ritmi brasiliani, era lì e chi la conosce non ha potuto fare a meno di omaggiare l’ambasciatore del flamenco per eccellenza.
Un successo annunciato, ma sempre incredibile, l’interpretazione a chiusura concerto di “Entre Dos Aguas” che ha riportato Paco agli splendori degli anni ’70, immortalando una chitarra che viaggia da più di 40 anni da quando vide la luce “La Fabulosa Guitarra de Paco de Lucia”. Una favola vera.
Paco De Lucia è diventato ambasciatore universale della musica classica spagnola, basti ricordare la sua storica interpretazione del “Concierto de Aranjuez” di Joaquím Rodrigo o le esecuzioni della musica del compositore classico spagnolo Manuel De Falla. Il dialogo esistente tra la musica di Paco De Lucia, i ritmi del Brasile, il Jazz di Chick Corea, Al di Meola e John McLaughlin e la musica classica di Albéniz e De Falla testimoniano il grande respiro di questo artista.
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