Marta tra cielo e lago. Tradizioni, sapori, pescato e vini

 

Viaggio stampa a Marta, Tuscia (Viterbo),  gioiello affacciato sul Lago di Bolsena , in occasione della iniziativa “Vivi e Gusta Marta” (Visit Marta)  del  30 novembre scorso, Festa di S, Andrea Pescatore,  per scoprire le tradizioni di questo Borgo , le sue attrattive culturali, e i suoi sapori tipici legati alla forte attività dei pescatori locali. Evento a  cura della Regione Lazio,  della Rete d'imprese locali, Visit Marta,  Slow Food Viterbo e Tuscia, “Expo Tuscia”, la DMO che in questi ultimi due anni si è fortemente attivata per la promozione del territorio. In programma anche una tavola rotonda “I Tesori di Marta. Dal Borgo dei Pescatori alla Regina Amalasunta”,  potenzialità e criticità.

Un tour suggestivo tra  luoghi e profumi del posto, storie e leggende della bella Marta, il tutto reso vivo dai racconti  di chi vive, ama e conosce  questo gioiello rivierasco. La bella torre dell'Orologio dalla forma ottagonale che raccoglie intorno a sé il centro storico, e come racconta la poesia  (C. Di Maio) ...." in cima al paese chioccia sui tetti...da tempo". Il  Museo Diocesano, ricco di reperti, e dal quale si gode un paesaggio  maestoso. 

 

La Sala Consiliare del Comune che si presenta come un piccolo museo, tra il bronzo della principessa Amalasunta , la Madonna che protegge i cittadini dai terremoti, l'affresco del popolo lavoratore di Marta.    La bella  Chiesetta di Santa Maria Del Monte,  dal prezioso chiostro, sede di molti matrimoni dei locali, e  luogo di svolgimento della bellissima festa di maggio , la Barabbata, dedicata ai mestieri della terra e dell'acqua. 

I resti del sito templare di Castell'Araldo, la bellezza naturalistica del Lago con la selvaggia isola Martana, dove fu tenuta prigioniera la principessa Amalasunta, e il Borgo dei pescatori dalle barche colorate.

E poichè si festeggiava S. Andrea ,il primo apostolo che seguì il Cristo, è stato possibile assistere alla cerimonia religiosa e al trasferimento della piccola statua del Santo   sulle rive del lago  pregando per ottenere protezione per i pescatori e fortuna per la pesca. 

 

Infine la tavola, perchè Marta è da sempre  simbolo di buona cucina grazie a piatti basati sui frutti del lago. E in una veste moderna, raffinata e creativa  le degustazioni offerte a base di pesce di lago (coregone, persico reale ...), in ristoranti storici di Marta (Otello, San'Egidio, Il Pirata) non  hanno smentito  questa voce , testimoniando  l'evoluzione della cucina tradizionale pur  mantenendo intatta l'dentità di una comunità  e l'utilizzo delle sue risorse primarie. Sia  nella preparazione  nella stessa presentazione  dei piatti. E così abbiamo gustato  ravioli  di lago impastati con vino Cannaiola , filetto di persico reale e fiori di zucca, coregone su foglie di vite, tagliolini al ragù di pesce e coregone in agrodolce con cipolla caramellata... 

 

Ottima anche la lista dei vini  locali (Grechetto, est est..) fino ad arrivare al vanto di Marta, ovvero la Cannaiola , dal vitigno Cannaiolo,  rosso  vino abboccato, vicino all'aleatico, ideale  con i dessert ma abbinabile anche a piatti  dai sapori particolari. "Nella ristorazione locale- ha commentato Vincenzo Peparello, presidente  DMO Expo Tuscia-  abbiamo  modo di osservare  grande professionalità , nuove e generazioni al lavoro, con molta creatività e rispetto per il territorio".

 

In programma anche una tavola rotonda  ( Sala della Cultura “Tommaso Gentili” (ex Cinema Roma) , coordinata  da Marco Tortolini, Slow Food Tuscia,  sul tema “I Tesori di Marta. Dal Borgo dei Pescatori alla Regina Amalasunta”, per comprendere al meglio le potenzialità di Marta, sia sul fronte economico produttivo che culturale  turistico, denunciare  eventuali criticità e avviare progetti e iniziative  tese allo sviluppo.   

Ha esordito il sindaco di Marta  Maurizio Lacchini , esprimendo grande soddisfazione per la vitalità e il successo della rete d'ìmpresa Visit Marta,  nata circa 10 anni fa  in un'atmosfera di scetticismo da parte di molti. " Nata come una cinquecento è diventata una Ferrari- ha sottolineato il sindaco. " Per promuovere il territorio, per attuare iniziative concrete ,  è fondamentale la sinergia di tutti gli attori. Numerosi i progetti  prossimi per sviluppare   il  nostro turismo , tra questi a   realizzazione di un pontile sul Lago che sorgerà per il 2025 nel cuore del lungolago di Marta". 

Ha fatto eco Alessia Scali, Visit Marta,  che ha ribadito come la Rete  "sia nata da una visione di intenti  e di collaborazione pubblico privato , coinvolgendo a oggi  quasi tutti gli imprenditori del luogo". " Questa giornata, Festa di S.   Andrea , è davvero importante  perchè sottolinea il ruolo e l'importanza  dei pescatori- le parole di Paolo Sassara, presidente Visit Marta, che ha introdotto il tema  della  pesca, e della   scarsa rendita del pescato , problema  al quale si deve trovare rimedio.   

" Di pescatori ce ne sono  sempre meno - ha detto  il  rappresentante dei pescatori  Giuliano Rocchi, nato al Borgo dei Pescatori - proprio perchè si dà poca importanza al comparto.  Manca un discorso specifico sulla pesca  e  sulla sua organizzazione. Il Lago di Bolsena è, invece, una  grande industria  a costo zero e come tale deve essere trattata. E'  il  pescatore ad aprire la  filiera dell'ittico, per poi passare alla valorizzazione, commercializzazione e ristorazione. Tra l'altro il pesce del lago di Bolsena è pregiatissimo e nasce in un lago pulito. Noi beviamo  l'acqua del nostro lago".  

" Il  nostro pesce - ha aggiunto il presidente  della Camera di Commercio  di Viterbo Francesco Monzillo - è un prodotto tradizionale che può dare impulso   alla ricchezza del territorio. Alcuni problemi  derivano anche da una scarsa conoscenza del valore del pescato  e da una  mancanza di  di comunicazione".

Alessandra Argiolas, Arsial, affiancata da Miria Catta,  ha approfondito  le tematiche della criticità della pesca , della carenza di coregone, dei regolamenti di  inseminazione  e dell'avvio di numerosi studi di rischio  per monitorare la situazione " coinvolgendo in primis i pescatori. L'obiettivo è continuare ad  avere i coregoni nel lago per soddisfare tutte le richieste . Bisogna inoltre pensare al ricambio generazionale dei pescatori,  motivando questa scelta professionale  anche attraverso corsi di formazione , e mettendo in campo anche nuovi modi   produttivi  tipo pescaturismo   visite guidate  o altro. " 

" Come attrarre i turisti? "- si è chiesto  infine Vincenzo Peparello. " Finora gli investimenti a pioggia hanno creato solo problemi,   oggi  sono necessari  progetti di partenariato, operando in squadra.  Bisogna partire dal prodotto  e riposizionarlo e spesso  manca la consapevolezza di quello che abbiamo".   Sul tema culturale e turistico, ricordando  il prossimo inizio del Giubileo,  si è espresso  lo scrittore e narratore Giuseppe Rescifina, richiamando l'attenzione della sala con ampie citazioni  dalla Divina Commedia, dove vengono citati prodotti tipici di Marta  (anguille di lago e Vernaccia). 

La Tavola rotonda si è conclusa con l' intervento del giornalista e scrittore Antonio Castello , autore del  volume “I Sapori della Tuscia” – Viaggio Enogastronomico attraverso le Sagre e Feste di paese ", che citando le sagre più importanti di Marta, come quella del Lattarino e del Pescatore, ha evidenziato l'importanza di questi eventi che celebrano i piatti locali ,spesso legati a eventi religiosi, e  motivatori di flussi turistici importanti. Per non parlare del valore economico . " Le sagre  di qualità  devono diventare momenti di socializzazione , godimento di   buon cibo legato al territorio e occasione per conoscere storie e leggende del luogo". 

Ester Ippolito


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