Tutto il fascino del Medio Evo: rocche e castelli, città d'arte e piccoli borghi, rievocazioni storiche , sfilate, banchetti e antichi mercati per far rivivere un periodo storico davvero importante per il nostro paese. E l'esigenza di sviluppare e mettere a sistema il Turismo Storico e Rievocativo , costola del Turismo Culturale, sempre più al centro dell'interesse del mercato domestico e di importanti mercati esteri , in primis il Nord America, che ricercano esperienze nuove e scampoli di storia da rivivere. In questa ottica è nata la Rete delle Città Medievali , a oggi un sodalizio di 28 Comuni suddivisi in 10 regioni , caratterizzati da un patrimonio materiale e immateriale riferito al periodo medievale di indiscutibile rilievo.
La presentazione della Rete, che si affida per il coordinamento, la creazione di una offerta turistica dedicata e la promo commercializzazione a Medieval Italy, Destination management Company, guidata da Renato Chiti, si è svolta in sede Enit, alla presenza del Consigliere Sandro Pappalardo. E in questa occasione è stato firmato il protocollo d'intesa con Enit, partner strategico del progetto, che fornirà il proprio supporto nella pianificazione di indagini e ricerche mirate, nell'organizzazione di work shop sull'area tematica del " turismo delle tradizioni" e sulla comunicazione.
A oggi fanno parte della rete Pistoia Prato, Fucecchio, Calenzano, Volterra, Incisa Scapaccino, Ariano Irpino, Fermo, Monteriggioni, Serravalle Pistoiese, San Gimignano, Sutri, Civita di Bagnoregio, Cairo Montenotte, Anagni, Boville Ernica, Stroncone, Vitorchiano, Tarquinia, Mandas, San Gemini, Viterbo, Narni, Bevagna, Perugia, Santa Fiora, Scurcola Marsicana e Pandino. E molti altri Comuni stanno manifestando il proprio interesse , bussando alla porta della rete. Tra i requisiti dei Comuni per aderire alla rete l'essere dotati una architettura di stile medievale e almeno un evento storico da celebrare.
"Enit, da poco Spa, è la casa di tutti coloro che fanno qualcosa per il turismo- le parole di Sandro Pappalardo, che ha rimarcato come l'Italia sia ricca di territori e borghi con proprie specificità e identità. "Bisogna essere bravi a promuovere questa ricchezza all'estero. Ormai da anni la nostra promozione non si limita più alle città d'arte maggiori ma prende in considerazione borghi minori, attività dell'entroterra , rispondendo a un desiderio del turista consumatore che ama scoprire queste identità. Per questo abbiamo appoggiato il progetto della Rete delle città medievali al quale vogliamo collaborare in modo attivo e attuando sinergia tra pubblico e privato. Unica strada per crescere".
"Valorizzazione, promozione e digitalizzazione sono gli obiettivi della Rete - ha detto Renato Chiti, destination manager, che attraverso Medieval Italy produrrà contenuti editoriali digitali (confluenti nel TDH-Tourism Digital Hub del Ministero del Turismo), e guiderà lo sviluppo della Rete." Il nostro compito è creare una offerta di Turismo culturale, incentrata sull'autenticità dei luoghi medievali e rievocazioni storiche in linea con la recente definizione del quadro normativo governativo su questo tema". Di buon auspicio, a questo proposito, il fatto che dall'Assemblea della Camera dei deputati, il 20 febbraio 2024 scorso, sia stata approvata la normativa relativa alle manifestazioni di rievocazione storica per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, provvedimento ora all'esame del Senato. In attesa di una legge Nazionale, alcune regioni hanno già deliberato sul tema per farsi trovare pronte.
"Puntiamo - ancora Chiti- alla realizzazione di un calendario nazionale di eventi e rievocazioni di qualità, per fornire un richiamo turistico di valore nell'arco di tutto l'anno, per far scoprire il nostro immenso patrimonio e rendere davvero Pop (popolare) il turismo medievale. Considerando che l'Italia vanta tra 800/900 luoghi medievali di rilievo che ospitano eventi da aprile a ottobre, c'è una vasta scelta per il turista e nuove opportunità di destagionalizzazione turistica per il territorio con benefici per imprese ricettive e ristorazione ".
"Questo progetto dei luoghi medievali è nato a Pistoia, che la vede tra i soci fondatori, e ora si sta diffondendo in tutta Italia con i vari comuni capofila che si alternano per rendere visibili tutti i luoghi con le rievocazioni e le tradizioni storiche – ha infine ricordato l’assessore al turismo del Comune di Pistoia Alessandro Sabella –. "Siamo contenti che Enit abbia sposato questo progetto e orgogliosi di far parte di questa rete che valorizza il lavoro portato avanti da tante associazioni di volontariato e calendarizza a livello nazionale gli eventi di rievocazione storica così da dare a cittadini e turisti, italiani e stranieri, un'informazione puntuale sui luoghi da visitare in occasione di ogni singola rievocazione».
Il Comune di Viterbo si pone come capofila della rete, e in questa veste accoglierà il 22 marzo prossimo la sesta edizione del Festival dei Luoghi Medievali presso Palazzo dei Priori. Della splendida anima medievale di Viterbo ,la città della macchina di Santa Rosa, del suo meraviglioso quartiere San Pellegrino che rivive vive tra i fiori in occasione dell'evento San Pellegrino in Fiore (1-5 maggio) , da quest'anno a cura del Comune, ha parlato Francesca Pietrangeli, Consigliere del Comune di Viterbo, sottolineando come il Medio Evo sia il filo conduttore della candidatura di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033, progetto sul quale già si sta lavorando . " Un progetto- ha sottolineato la dottoressa Giovannelli, che si occupa dello studio per la candidatura - che farà volare l'identità di Viterbo e della Tuscia in Europa. Il nostro Dossier si basa sul Turismo storico, sul patrimonio identitario e sullo spirito comunitario che si crea supportando i vari eventi. E guardiamo all'esempio di Matera che ha saputo far crescere le sue presenze turistiche in modo ragguardevole".
Presenti all'incontro Enit i rappresentanti della regione Lazio e Umbria. Daniele Sabatini, Consigliere Regione Lazio, ha sottolineato " la centralità di questo progetto che ha colto l'essenza, la tipicità e che propone un nuovo paradigma di turismo. In attesa della legge sulle rievocazioni storiche la Regione Lazio si sta attivando anche nella ricerca di risorse" . Per l'Umbria, che è avanti nella rielaborazione di una legge regionale sulle rievocazioni storiche, è intervenuta Eleonora Pace. " Sono felice di far parte della rete con Narni, che vanta la manifestazione La Corsa dell'Anello, evento che ho vissuto da vicino fin dall'infanzia. E' importante trasmettere la tradizione coinvolgendo i giovani per continuare a fare comunità.. e ricordarsi del valore del lavoro dei volontari. Fare squadra è fondamentale per crescere".
Ha partecipato all'incontro una delegazione di Amministrazioni Comunali con Francesca Pietrangeli, Viterbo, Luigi Serafini, Tarquinia, Luca Profili, Bagnoregio, e i Presidenti delle Associazioni Regionali di rievocazione storica Umbria e Lazio Carlo Paolocci e Antonio Tempesta.
Ester Ippolito