Viareggio si prepara per il primo di altri 150 anni di Carnevale. Dal 3 al 24 febbraio sui Viali a Mare saranno protagoniste le gigantesche opere allegoriche realizzate dagli artisti del cartapesta. Straordinarie macchine festose che sfileranno in occasione dei sei Corsi Mascherati e che stupiranno e coinvolgeranno nello spettacolo il pubblico raccontando, attraverso l'allegoria e la satira, i grandi temi contemporanei. Futura è invece il tema del „Fuori Corso“ , il programma di iniziative culturali, mostre d'arte, conferenze, seminari del mese del Carnevale per promuovere riflessioni e scelte per un futuro migliore e sostenibile.
Se la contemporaneità ancora è divisa tra dipendenze, guerre, disastri ecologici, crisi sociali, con l’intelligenza artificiale che avanza a grandi passi, la speranza per un futuro migliore non è utopia, ma l’auspicio degli artisti del Carnevale di Viareggio che stimolano ad agire oggi per costruire un domani migliore. Tante le citazioni artistiche, letterarie e cinematografiche: da Susanna Tamaro a Salvador Dalì, da Alda Merini a Mario Tobino, a Esopo, da Klimt a Čajkovskij fino alla pellicola colossal di Jurassik Park. Una rilettura allegorica del passato per una ricomposizione futura.
In prima categoria i giovani, in particolar modo gli adolescenti, sono il tema della costruzione allegorica di Jacopo Allegrucci che, prendendo spunto dal romanzo di Susanna Tamaro, narra il momento in cui i ragazzi abbandonano la fanciullezza per navigare in mare aperto, verso la vita adulta. Un viaggio non semplice in cui le Arpie rappresentano tentazioni e pericoli. Per Massimo e Alessandro Breschi il maggiore pericolo per i giovani è la droga, rappresentata da una vedova bianca che incombe in uno scenario da rave party. Il passato che ritorna, minaccioso e ammonitore, è sui carri allegorici di Roberto Vannucci e Luca Bertozzi. Vannucci immagina che, dallo scioglimento dei ghiacciai, riprenda vita un gigantesco mammut, che si ritrova in un pianeta inquinato e morente, se l'uomo non cambia. Bertozzi invece, omaggiando i 30 anni del film Jurassik Park , racconta di un grande show in cui l'attore principale è un famelico T-rex. Uno show cruento in cui gli spettatori invece che spaventarsi riprendono la scena con gli smartphone, sempre più alla ricerca di forti emozioni. Il surrealismo di Dalì è scelto da Alessandro Avanzini, che ritrae il famoso artista, tra le iconiche immagini dalla forma liquida, per narrare il narcisistico desiderio egolatrico del terzo millennio. Sul carro di Lebigre e Roger, i robot “Intelligenza Alternativa” cercano di risvegliare un giovane esploratore, simbolo di una curiosità umana addormentata. Per Luigi Bonetti invece l’intelligenza artificiale è una minacciosa una grande piovra, che si insinua con i suoi tentacoli nella nostra vita. E se poi l'uomo volesse ricercare la verità, non dovrebbe far altro che andare al "Bla Bla Bar", dove – raccontano Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri –la rana versa bicchieri di "verità" al gran caprone, in realtà per stordirlo e fargli dimenticare la sua decadenza. La storia di Marco Cavallo, la scultura realizzata nel 1973 dai pazienti del manicomio diretto da Franco Basaglia è l'allegorico contenitore di messaggi di speranza di chi sino ad allora le speranze le aveva perdute, raffigurato sul carro di Carlo e Lorenzo Lombardi. In seconda categoria Alda Merini, sul carro di Priscilla Borri ricorda che la follia può alimentare una forza creativa straordinaria. Invece per Fabrizio e Valentina Galli la rabbia, che nelle tradizioni orientali è l'animale Kitsune, è la forza che ci spingerà sempre a rialzarci. E se Matteo Raciti racconta che l’uomo ingordo si sta mangiando le ultime risorse della terra, per Luciano Tomei e Antonino Croci solo la magica pozione di una strega può liberarci da pensieri e angosce e farci vivere l'atmosfera divertente e coinvolgente del Carnevale di Viareggio.