I Viaggi dell'Elefante, la scomparsa di Vittorio Ducrot

Creatività, competenza, esperienza, originalità, spirito di scoperta, cura dei dettagli. Alcune delle qualità proprie al tour operator  I Viaggi dell’Elefante, qualità che hanno sempre fatto la differenza dall’anno della sua nascita, gli anni 70.  E oggi il padre di questa realtà,  che ha fatto la storia del tour operating , Vittorio Ducrot,  se ne è andato.

Non possiamo che ricordare la sua eleganza, la sua grande cultura, la sua grande sensibilità, l'amore per la bellezza, la sua sensibilità , basti  ricordare la sua passione  per le rose  portate nel suo roseto da tutto il mondo.  Al settore  dei viaggi lascia molto da cui attingere. Qui di seguito il ricordo del figlio Enrico  Ducrot che guida le redini  del tour operator.

"E’ con grande tristezza che annuncio la scomparsa a 89 anni di Vittorio Ducrot, per gli amici Vicky. Papà rappresenta la storia del viaggio di alta gamma nel mondo. Nato a Palermo- a due anni già viaggiava sul transatlantico Rex dall’Italia per New York: il Rex era stato arredato da suo nonno, in particolare il ponte di prima classe. Dopo il collegio in svizzera si laurea in legge ed entra in KLM, in Nord Africa e poi a Roma. E’ proprio con la KLM, come socio fondatore, che papà fonda nel 1973 Viaggi dell’Elefante. L’intento è quello di creare un tour operator che sapesse guidare le agenzie di viaggio e i loro clienti verso mete di tutto il mondo (Americhe, Africa, Asia, Medio Oriente, ecc.) visitando i luoghi più importanti senza rinunciare alla comodità.  L’India è stata la sua grande passione. 66 viaggi in totale. Conosceva le distanze, i chilometri esatti tra due mete che al 99% degli operatori indiani erano completamente sconosciute. Lo chiamavamo Vickypedia. Lavorare con lui è stato un immenso privilegio. Solo chi, la seconda generazione e i più stretti collaboratori, ha l’onere e l’onore di stare a fianco del fondatore può comprendere le sfide che il settore del turismo ha vissuto negli ultimi quaranta anni: ogni 5/6 anni una rivoluzione, continua.  Da qualche anno Vittorio aveva dovuto rinunciare suo malgrado, per ragioni di salute, a venire in ufficio. Ma ogni giorno parlavamo dell’azienda, delle nuove sfide, del tremendo periodo del Covid e negli ultimi mesi della veloce ripartenza del settore: consigli, idee, confronti appassionati, lucidi, pieni di passione e saggezza. Il viaggio è stato un elemento fondamentale della sua vita, come la sua azienda, e una comunità sparsa in tutto il mondo che gli ha voluto bene. Come un amico e una guida. Occorrerebbe un libro, per raccontare papà. Certamente ne varrebbe la pena". 

I funerali si svolgeranno mercoledì 4 Maggio alle 16.00 a Sant’Agostino, Campo Marzio, Roma. 


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