IBAR ((Italian Board Airline Representatives), associazione che rappresenta una cinquantina di compagnie aeree che operano in Italia, sollecita un intervento urgente del Governo per evitare il rischio di cancellazioni a catena dei collegamenti aerei.
Le Associazioni di rappresentanza del trasporto aereo avevano segnalato già all’inizio di gennaio la necessità di intervenire con un provvedimento che permettesse agli equipaggi di accedere agli alberghi per i turni di riposo normalmente programmati alla fine dei turni di servizio. I membri degli equipaggi sono tutti regolarmente vaccinati in altri Paesi e in possesso di Green Pass Europeo, certificazioni equipollenti e – laddove necessario – di test anti COVID recenti e con esito negativo. Dal 1° febbraio, con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del cosiddetto “green pass rafforzato” per accedere agli alberghi, tutto ciò non è più sufficiente e le Compagnie aeree, piuttosto che affrontare il rischio di trovarsi con equipaggi bloccati alla porta di ingresso degli alberghi per il mancato riconoscimento delle rispettive certificazioni, stanno seriamente valutando la possibilità di ridurre i collegamenti con l’Italia.
Già ci sono le prime ripercussioni. Se non si pone presto un rimedio, viene sottolineato. i servizi a maggior rischio di impatto negativo potrebbero essere i collegamenti intercontinentali, i voli intra-europei di fine e inizio giornata e quelli cargo.