Alte ,altissime le aspettative delle associazioni di categoria nei confronti di Massimo Garavaglia, Lega , neo ministro del Turismo. Una svolta storica per il comparto aver riconquistato una denominazione , e una casa , ad hoc.
“ Salutiamo con grande soddisfazione la prossima creazione di un Ministero con portafoglio dedicato esclusivamente al turismo. E' il frutto di tante battaglie fatte dalla nostra e da altre associazioni che hanno ripetutamente chiesto un ministero dedicato. Finalmente si restituisce al #Turismo la dignità e l’importanza che merita. I tempi per il passaggio di consegne ci preoccupano molto però perché la grave crisi del settore richiede soluzioni urgenti e non può attendere”. Questo l’intervento di Astoi Confindustria Viaggi che esprime un mix di soddisfazione e peroccupazione sui tempi di messa a punto del nuovo dicastero.
“ L’attenzione del premier Mario Draghi al nostro settore è tale da dedicare, finalmente, al Turismo, un ministero specifico- le parole di Ivana Jelinic, presidente Fiavet Confcommercio. “Un ministero atteso da anni dal comparto e che giunge nel momento più difficile della storia del turismo italiano. Siamo certi che agenzie di viaggio e operatori turistici avvieranno presto un fattivo dialogo e una collaborazione in vista di una rinascita completa del settore basilare per il nostro Paese, che occupa 13% del PIL, e impegna il 15% della forza lavoro. Non era più possibile non dedicare un ministero a un comparto che, come attestano i dati di Confcommercio, contribuisce per 44 miliardi alla bilancia commerciale italiana e registra un valore della produzione di 190 miliardi.In qualità di presidente di Fiavet-Confcommercio, do la mia piena disponibilità, da subito, per un dialogo fattivo e concreto”.
“Con la reintroduzione di un Ministero del Turismo con portafoglio- le parole di Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria- il turismo italiano, la prima industria del Paese con il 13% di contributo al PIL, finalmente dopo 18 anni di attesa ritrova la propria casa. Si tratta di un risultato storico, frutto di anni e anni di battaglie portate avanti nella convinzione che solo con un dicastero ad hoc si potesse governare un sistema, un mercato, così complesso e variegato come quello turistico che oggi tocca ogni aspetto della vita economica del Paese. Le sfide che attendono il neo Ministro sono enormi, il settore turistico post pandemia è praticamente stato azzerato e saranno necessari ancora mesi per una lenta ripartenza che dovrà necessariamente essere accompagnata da aiuti economici finalmente concreti e adeguati. Non possiamo quindi che essere estremamente soddisfatti di questo risultato e confermiamo al neo Ministro del Turismo, On. Massimo Garavaglia, persona esperta e di grande cultura imprenditoriale, tutto il supporto di cui avrà bisogno per garantire al suo lavoro il miglior successo”. Ma ,prosegue Lalli , al nuovo Governo e al nuovo Discastero “chiediamo non solo ristori ma rispetto “.“Con il cambio di Governo ci aspettiamo innanzitutto un cambio di passo verso un maggiore rispetto degli operatori Non sono più accettabili queste modalità di procedere, chiediamo maggiore chiarezza, trasparenza e regole certe. La decisione arrivata in extremis di posticipare l’apertura degli impianti sciistici al 5 marzo non è rispettosa nei confronti di tanti imprenditori, lavoratori e turisti e rappresenta un duro colpo per l'economia della montagna.Questo significa non conoscere il lavoro propedeutico ad una riapertura annunciata ormai da settimane e non riconoscere lo sforzo di chi ha sempre lavorato nel rispetto delle regole, investendo in protocolli di sicurezza e che, fidandosi delle disposizioni ricevute, era pronto a ripartire ma invece è stato nuovamente bloccato”.
Soddisfazione da parte di AIDIT, Associazione italiana per la distribuzione turistica. “Un dicastero per il turismo, una scelta che attendevamo da anni per affrontare in maniera organica e prospettica i temi che interessano i tanti comparti produttivi che il turismo comprende e rilanciarlo a livello internazionale . Il turismo organizzato – agenzie di viaggi e tour operator – è il comparto purtroppo più colpito dalla crisi pandemica. Da marzo 2020 per le nostre imprese non c’è la domanda e non ci sono prodotti da offrire. Al momento non sono neppure possibili previsioni di ripresa nel breve termine. Sono quindi necessari interventi concreti e urgenti di sostegno e rilancio dell’intera filiera.I compiti a cui sono chiamati il nuovo Esecutivo e il nuovo Ministro per il Turismo sono molti e impegnativi, siamo certi che il Ministro Garavaglia, con le sue riconosciute capacità e conoscenze, saprà interpretare al meglio il ruolo strategico che il tanto atteso Ministro per il Turismo ha, tanto più in un periodo storico eccezionale come quello che stiamo attraversando. AIDIT garantirà da subito il massimo impegno e il massimo supporto al Ministro Garavaglia”.
“Rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro all'on.le Massimo Garavaglia, neo Ministro del turismo, e ringraziamo il presidente del Consiglio dei ministri, prof. Mario Draghi, per l'attenzione dedicata al nostro settore, al quale vengono finalmente dedicati il rilievo e l'attenzione che merita-la voce di Federalberghi-“Assicuriamo sin da ora la piena disponibilità del sistema Federalberghi a collaborare con il Governo, nell'interesse del Paese. Il turismo ha bisogno di interventi immediati, per uscire dalla tempesta, e di programmare la ripartenza con investimenti che consentano di competere ad armi pari con l'agguerrita concorrenza internazionale”.
Confindustra Alberghi plaude all’istituzione del Ministero del Tiurismo e chiede una road map per la rinascita del settore. “Bene il Ministero del Turismo che finalmente riconosce il ruolo strategico del nostro settore per l’economia del Paese. Il nuovo esecutivo fa un salto in avanti per le politiche del comparto e con l’istituzione di un Ministero dedicato conferma l’importanza economica della nostra attività – le parole di Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi."Il Ministro Massimo Garavaglia ha davanti a sé una sfida complessa che non possiamo permetterci di perdere. Mai come oggi il settore alberghiero necessita di una strategia organica e di una visione di medio/lungo periodo per tornare a crescere e competere sul mercato globale del turismo.Il 2020 è stato un anno spaventoso e abbiamo ancora davanti molti mesi complicati. La crisi ha moltiplicato le esigenze delle aziende e per questo confidiamo in una accelerazione degli interventi attraverso misure robuste indispensabili alla salvaguardia e alla rinascita del comparto. Al nuovo Ministro del Turismo chiediamo una road map per uscire dalla crisi e mettere in sicurezza le aziende del settore che sono un potenziale importante anche per la rinascita del Paese. Il recovery plan è un tassello fondamentale, ma il settore ha purtroppo ancora bisogno anche di interventi di diretto supporto alle imprese.Ci auguriamo soluzioni rapide ed incisive e confermiamo sin da subito la nostra piena disponibilità a collaborare con Garavaglia – conclude la Vice Presidente Colaiacovo.
“Dopo un anno così complesso, accogliamo il cambiamento con positività e grande speranza. Da oggi può essere l'inizio di una nuova fase per l'Italia e soprattutto per il settore turistico, in assoluto uno dei rami economici più colpiti dalla crisi. Il nostro sincero augurio quindi di buon lavoro al neo ministro Massimo Garavaglia. Sappiamo che lo attende un compito arduo, ma al tempo stesso di grande valore, che potrà essere apprezzato da migliaia di aziende". Così Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale. "Confidiamo che i prossimi mesi siano caratterizzati da apertura e confronto costante"."Occorre sicuramente un cambio di passo nel settore del turismo e soprattutto in quello residenziale I cali dei fatturati nella nostra categoria sono stati drastici, le presenze dimezzate. E adesso ci sono oltre 500 mila alloggi e 70 mila lavoratori che attendono una ripresa rapida e reale. Con questo nuovo Governo speriamo si torni a dare importanza al turismo, consapevoli delle nuove necessità e degli scenari profondamente mutati. Ridiamo ossigeno al settore extra alberghiero italiano e rendiamolo ancora più competitivo nel contesto europeo, attraverso un nuovo e più semplice quadro normativo".