Questo è un anno particolare ma la Regione Umbria, che ha partecipato al TTG Travel Experience di Rimini, vuole dare un segno di ripartenza presentando la sua offerta turistica ampia e diversificata capace di intercettare i diversi target interessati, dalla famiglia, alla coppia, al viaggiatore attivo che ama scoprire il territorio, a piedi o in bici, senza rinunciare al buon cibo.
L’aeroporto di Perugia è sempre più al centro degli interessi di possibili mire espansionistiche e lo dimostra l’idea di andare a intercettare nuovi viaggiatori provenienti dalla Sicilia. Dal 27 ottobre al via il nuovo volo bi-settimanale da Palermo a Perugia operato da Ryanair che ha deciso di investire ulteriormente sullo scalo umbro portando a 5 le destinazioni servite. E focus particolare sulla Valnerina, area da vivere pienamente tra natura incontaminata, tour, escursioni prodotti golosi, dallo zafferano, al tartufo, ai salumi. Un territorio pieno di suggestioni che anche in un periodo difficile come questo è riuscito a essere fortemente attrattivo raggiungendo numeri di affluenza significativi che arrivano dalle diverse realtà locali. La sola Cascata delle Marmore, simbolo riconducibile dell’Umbria e della Valnerina nei primi 15 giorni di agosto ha segnato 85mila visitatori (nel 2019 erano 55mila) che hanno potuto apprezzare la bellezza del luogo nelle 11 ore di apertura quotidiana mentre il Museo delle Mummie di Ferentillo ha registrato 1500 visitatori a luglio con un + 65% di visitatori rispetto all’anno precedente, questo possibile grazie anche all’introduzione del biglietto integrato che permette di visitare oltre alle cascate e il museo anche l’abbazia di San Pietro in Valle.
La Valnerina è anche un territorio ideale anche per chi ama le due ruote. La ex ferrovia Spoleto-Norcia ne è un chiaro esempio, una ciclabile piena di suggestione apprezzata da viaggiatori di tutta Italia e non solo. Recentemente è stato inaugurato il nuovo tracciato della ciclovia del fiume Nera e del percorso ciclabile della Via di Francesco che si sviluppa da Sant'Anatolia di Narco alla Cascata delle Marmore. Il percorso si snoda per una lunghezza di circa 30 chilometri lungo la sponda sinistra del Nera, utilizzando strade minori a bassa e bassissima intensità di traffico, toccando i centri urbani di Scheggino, Ferentillo e Arrone. "L'itinerario - spiega la Regione - costituisce anche un primo tratto del percorso ciclabile della Via di Francesco di cui si realizza la segnalazione in campo, che si aggiunge a quello pedonale, ampliando l'offerta ciclistica anche nel settore dei cammini. Ora si sta lavorando per completare la ciclovia del Nera verso il Tevere, con la realizzazione dei tratti mancanti Cascata delle Marmore-Terni, Terni-Narni e San Liberato-Otricoli, per i quali la Regione ha già individuato le risorse finanziarie, per proseguire verso Roma con la ciclovia del Sole ora in fase di programmazione a livello nazionale. In ultimo va ricordato che la ciclovia del Nera fa anche parte della rete ciclabile nazionale Bicitalia, definita in collaborazione con il Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e le altre Regioni, di cui ne costituisce un importante tassello lungo l'asse Civitavecchia-Orte-San Benedetto del Tronto".
La Valnerina è anche sinonimo di religione basti pensare a Cascia o a Norcia. La cittadina famosa per il culto di Santa Rita è meta da sempre di un pellegrinaggio significativo, sono infatti tanti coloro che visitano il santuario tanto che nel solo mese di agosto Cascia è stata al 9°posto tra le città umbre più visitate dagli italiani. E poi come non citare San Benedetto, Patrono d’Europa, a cui è dedicato il cammino omonimo che dalla sua città natia, Norcia, porta a Cassino in un viaggio lungo 300km che per quel che riguarda l’Umbria coinvolge i monti Sibillini e prosegue verso Castelluccio, Cascia e Monteleone di Spoleto, uno dei borghi più belli e caratteristici della Valnerina. Insomma un prodotto di punta parte integrante di quel turismo slow che sempre di più interessa e che fa dell’Umbria una meta da amare.