Bufera Calabria - Easy Jet dopo le parole offensive uscite sul sito della compagnia che definivano la Calabria terra di mafia....Tante le reazioni da parte di rappresentanti nazionali, locali e personaggi politici.
Tra queste quella di Federturismo Confindustria che si è definita “ indignata”. “Lo spot di Easy Jet doveva essere un invito promozionale per visitare Lamezia Terme e si è trasformato in una pubblicità offensiva e irriguardosa nei confronti della Calabria. Ed è solo l’ultima di tante provocazioni pubblicitarie in cui l’Italia viene associata alla mafia. Purtroppo l’immagine del nostro Paese agli occhi di uno straniero è spesso accompagnata da stereotipi e pregiudizi di cui siamo sovente responsabili, ma di cui dobbiamo liberarci. E’ fondamentale riabilitare il brand Italia e dobbiamo farlo con un lavoro sinergico che ci veda tutti coinvolti e compatti”- si legge in una nota.
“Abbiamo veramente bisogno di difenderci da attacchi di immagine di questo tipo al marchio Italia. Le frasi vergognose che denigrano una delle meravigliose Regioni del nostro Sud, suppliscono alla mancanza di fantasia che aleggia negli uffici marketing di questa compagnia, per cui le scuse non bastano più-le parole forti di Ivana Jelinic, Fiavet Nazionale.
Sono arrivate poi le scuse di Easy Jet “ con con tutti i calabresi e la Regione Calabria per la descrizione contenuta nella scheda informativa all’interno del sito. L’intento originale del testo era sottolineare quanto la Calabria sia sottovalutata all’estero da un punto di vista turistico.La Calabria è una terra per noi molto importante, che amiamo e che promuoviamo da sempre con numerosi voli su Lamezia Terme. Ne è una dimostrazione anche il fatto che il primo volo del 15 giugno – che coincide con il ripristino delle operazioni post lockdown – è stato quello verso l’aeroporto di Lamezia Terme. Abbiamo provveduto immediatamente a rimuovere il testo in questione e avviato un’indagine interna per capire l’accaduto e fare in modo che non accada mai più”.
In ogni caso ,la brutta figura resta e la ferita brucia.