Il turismo è uno tra i settori più colpiti dagli effetti del Covid 19, ma le prime indagini sulla voglia di normalità e di viaggi ,confermano che gli italiani saranno pronti a ricominciare.
Da un sondaggio di Confturismo-Confcommercio, realizzato in collaborazione con SWG tra il 18 e il 23 marzo scorsi, emerge che la metà degli intervistati ha intenzione di fare una vacanza appena l’emergenza sanitaria finirà e l’allarme sarà cessato. L’83% farà vacanze in Italia, il 16% teme però di non avere una disponibilità economica sufficiente per farla, mentre il 44% la farebbe se potesse detrarne parte del costo. Il turismo quindi è uno dei primi settori che fa sperare in una ripresa rapida e diffusa dopo la crisi, tenendo ben presente che, secondo dati del Conto Satellite del Turismo (CST)-Istat, 100 euro di transazioni nel turismo ne generano ulteriori 86 in altri settori, secondo il meccanismo dei moltiplicatori. “Sostenere il turismo adesso significa investire in un settore che mette in moto a sua volta altri consumi portando ossigeno all’economia dell’intero Paese”, spiega Luca Patanè, presidente di Confturismo- Confcommercio. “Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive. Questo - aggiunge Patanè - potrebbe essere un buon incentivo per il recupero del settore e un’accelerazione al ritorno alla normalità”.