SHOPPING TOURISM, MUST NELL’AGENDA DI TERRITORI E OPERATORI

 

Shopping Tourism, che passione! Il made in Italy è  senz'altro una ottima carta per crescere in questo segmento  ma non si può e non si deve dare niente per scontato.

L’Italia - ha detto Francesco di Cesare, presidente Risposte  Turismo, al termine del Forum dedicato allo Shopping Tourism ( 23 novembre a Firenze), appuntamento   ideato e organizzato da  Risposte Turismo- non può dare per scontato che un qualificato made in Italy e una buona rete di outlet rappresentino vantaggi più che sufficienti ad attrarre il segmento degli shopping tourist così come ad incentivare il ricorso ad acquisti vari da parte del turista in genere. Informazioni, trasporti e collegamenti,   servizi   on   demand,   guide   specifiche,   personale   e   materiale   promozionale   multilingue, ​agevolazioni fiscali, pacchetti dedicati, campagne di comunicazione pensate specificatamente per questo comparto, maggior dialogo e coordinamento tra gli operatori coinvolti ed interessati: sono molte le direzioni verso le quali si potrebbe e dovrebbe andare in Italia per trarre effettivo valore da questo fenomeno”. C'è quindi ancora molto da fare e il Forum fiorentino, attraverso il suo Shopping Italian  Tourism Monitor, ha offerto dati e considerazioni utili a percorrere questa strada  nel miglior modo.

Il profilo dello shopping tourist, figura appetibile..,g

Il report    realizzato da Risposte  Turismo quest'anno ha fotografato  per la prima volta il profilo del turista motivato dallo shopping che si mostra una figura a   360 gradi.  Abituale, giovane, tra i 18 e i 35 anni, preferisce  soggiorni di breve durata (41% tra i 3 e i 5 giorni) , organizza  le proprie vacanze in modo indipendente e  si muove accompagnato soprattutto da amici o dal proprio partner. Questo   turista,  oltre a fare acquisti, è interessato principalmente all’arte e alla cultura (50%), al divertimento e agli eventi (22%) e all’enogastronomia (15%) e che è influenzato nella scelta della destinazione principalmente dagli sconti (32%), dai prodotti in vendita (25%), dai servizi a disposizione e dalla reputazione del luogo. “ Si tratta di un cliente – spiega  Francesco  Di  Cesare, Presidente Risposte Turismo - particolarmente appetibile ed interessante per le destinazioni, proprio perché oltre ad avere una buona propensione media alla spesa  combina più interessi e manifesta apertura a cogliere le varie vocazioni di un territorio”.

Spesa Shopping Tourism, vince Venezia

Secondo l’indagine di Risposte Turismo, possono essere stimati in circa 1,5 milioni i turisti che visitano ogni anno Firenze, Milano, Roma e Venezia con motivazione principale lo shopping, spendendo mediamente a testa 112 euro al giorno, una cifra dunque ben più alta di quella attribuibile alla media di tutti i turisti, la maggior   parte   dei   quali   in   gioielli   (18%),   abbigliamento   (16%)   e   accessori   e   oggetti   di design/arredamento/antiquariato/quadri (entrambe al 13%). Nella classifica della spesa procapite giornaliera degli shopping tourist, Venezia è in testa con 238 euro, seguita da Firenze (120 euro), Milano (113 euro) e Roma (94 euro). Complessivamente è stimata in 2,6 miliardi di euro la spesa annuale in shopping da parte dei turisti nelle  quattro città italiane.  " E’ importante sottolineare- ancora De Cesare- come chi arrivi in una destinazione con lo shopping quale motivazione principale della vacanza ha una naturale maggiore propensione a spendere. Per questa ragione è fondamentale saper offrire a questo particolare target tutti i servizi che ormai si pretende di trovare in una destinazione che vuole proporsi   come   meta   per  gli   shopping   tourist,   così   come   diventa   cruciale   conoscere   e   scegliere   con attenzione gli strumenti e le soluzioni di comunicazione più adatti per conquistare le preferenze di questa particolare domanda”.

I luoghi dello shopping

Presentata, sempre grazie al   report di Risposte Turismo anche un’inedita mappatura dei principali luoghi dello shopping tourism nel nostro Paese. Sul   territorio   nazionale   sono   presenti   26   outlet   per   un   totale   di   oltre   670.000   mq   di   areecommerciali/superficie, con una stima di forte crescita per il 2019 grazie ad alcuni ampliamenti e all’apertura di  The Mall a Sanremo e The Market a San Marino.  Il report evidenzia come 15 outlet abbiano inserito nel proprio sito web una sezione dedicata al turismo e 4 offrano  pacchetti   turistici   (Serravalle   Designer  Outlet,  Fidenza  Village,  Vicolungo  The  Style   Outlets   e Shoppinn Brugnato 5Terre Outlet Village), anche di più giorni, prenotabili direttamente tramite la struttura o attraverso altri canali. Gli elementi più ricorrenti al loro interno sono pacchetti benessere/cultura/natura, alloggio (per i viaggi di durata superiore alla singola giornata) e servizi di navetta/transfer privato. Tra gli altri spiccano anche le vipcard per beneficiare di sconti sul prezzo outlet nei negozi, i food voucher attraverso i quali ottenere       sconti sulle consumazioni effettuate all’interno delle strutture ed il servizio “hands free shopping”, ossia la possibilità di lasciare i propri acquisti nei negozi e di ritrovarli in un punto di ritiro nel momento dell’uscita della struttura. "Dall’analisi dell’offerta di shopping tourism in Italia – sottolinea      di Cesare - continua ad emergere con chiarezza quella doppia velocità rappresentata da un lato dagli operatori del retail, che, ancorché coni ntensità differente, hanno compreso l’importanza di destinare attenzione e servizi a questa particolare domanda, e dall’altro dagli operatori del turismo che, con solo qualche eccezione, sembrano non avere ancora compreso l’effettivo potenziale rappresentato dal fenomeno”.

Shopping Tour, i pacchetti

Per quanto riguarda l’attuale offerta di shopping tour,  è stato inoltre  individuato un centinaio di pacchetti turistici, la maggior parte dei quali proposta su grandi piattaforme on line specializzate nella vendita di esperienze turistiche di diversa natura, tra cui Musement, Italy XP eViator, che a fronte di una serie di servizi forniti prevedono un costo medio di circa 90 euro.Quasi 4 pacchetti su 10 hanno come destinazione gli outlet italiani, a riprova di come, pur nella ricchezza complessiva che un territorio può offrire, il fenomeno dello shopping tourism sia da molti identificato innanzitutto in questi villaggi. Ma molto  può essere ancora fatto da parte delle amministrazioni comunali e regionali e delle altre strutture adibite alla promozione turistica di una destinazione. Da un’analisi  sui portali web delle regioni italiane, infatti, solo alcune propongono informazioni sui luoghi dove fare shopping e su prodotti che si possono acquistare sul territorio.Tra le regioni che hanno scelto di destinare primi investimenti sul fenomeno, la Toscana, la cui Agenzia Toscana Promozione Turistica ha quest'anno lanciato un percorso di riflessione specifico sul tema, la Lombardia, con una particolare attenzione riservata allo shopping sia sul proprio sito internet sia sul sito turistico ufficiale inLOMBARDIA, e le Marche, con una sezione del sito internet dedicata allo shopping di qualità.

Per allargare gli orizzonti, infine,  alla conoscenza delle abitudini, delle preferenze, delle esigenze e delle richieste degli shopping tourist cinesi è stata  dedicata la  tavola rotonda finale del forum, un momento di approfondimento di elevatissimo interesse per chi opera nel turismo e nel commercio attraverso le esperienze e interventi di alcuni rappresentanti di qualificati tour operator cinesi. Per agire di conseguenza.

e.i.

Il Forum Shopping Tourism 2018 si è svolto  in partnership  con l'Agenzia regionale Toscana Promozione Turistica. Mainsponsor Global Blue e Turkish Airlines .


Stampa  
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001
crediti