Flamenco, Lisa Flores e l’anima gitana

Torna il flamenco  sul palco del Piccolo Salotto di Pulcinella di Roma ( primo ottobre) con Lisa Flores  e la sua compagnia  nello spettacolo " Dai quartieri spagnoli a Siviglia". Un intreccio  tra l'energia, i colori e i ritmi del flamenco e la melodia della canzone napoletana , interpretata da  Vincenzo De Vivo, fondatore e direttore artistico del Teatro. Il racconto del flamenco , la danza della vita, di Lisa Flores, donna di spettacolo e insegnante, e che ha vissuto  per molti anni all'interno di  una comunità gitana di Siviglia. 

 

"Amo il flamenco puro, quello spontaneo, quello che si improvvisa tra le strade di Cadiz e  Jerez de la Frontera,  quello che ci riporta allo spirito gitano , che va oltre l’estetica, che include le fisicità più diverse e che racconta cose”.  Esordisce così  la balaidora di Flamenco Lisa Flores, docente e donna di spettacolo, una buona parte di vita legata al mondo del flamenco, una laurea in Antropologia Culturale con una tesi su “I gitani andalusi ed il flamenco”,  una scuola -Flamenco Flores- in più sedi di Roma, e una sua compagnia.

 La incontriamo, insieme alla sua allieva Antonella Arduini, ballerina e attrice, alla vigilia della messa in scena, il primo ottobre, presso il Piccolo Teatro Il Salotto di Pulcinella di Roma, dello spettacolo “ Dai quartieri spagnoli a Siviglia”. Si tratta di un intreccio  tra l’energia , i colori e i ritmi del flamenco e la melodia della canzone napoletana, interpretata dalla voce di Vincenzo De Vivo, fondatore e direttore  artistico  del teatro. Un viaggio in due mondi affascinanti , diversi, ma che hanno un legame storico.

Siamo davvero contente di ritornare sul palco del Salotto di Pulcinella, in apertura di stagione,  portando la nostra danza  richiesta anche dal pubblico-  commentano Lisa e Antonella che danzeranno insieme a Cristina Bombasaro e Santina Petrosilli.

Tante le coreografie presentate, molte fusion e contaminazioni. “ Ho scelto di proporre qualche contaminazione tra ritmi che mi sembravano più adatti a intrecciarrsi  con  il flamenco , tango, ballo latino, prendendo ispirazione ,per esempio, da Libertango ,  da un pezzo di un  giovane gruppo  cubano e altro- spiega Flores.  E a intervallare la danza, un dialogo con il pubblico sulle emozioni che suscita il flamenco. Lisa Flores, infatti, tra un passo e l’altro , ama raccontare in pillole l’essenza di questa arte e soddisfare alcune curiosità. “ E’ un modo- sottolinea - per avvicinare davvero al pubblico al significato del flamenco “.  

Flores, per i suoi studi e approfondimenti del flamenco  si è divisa  tra Italia e Spagna, vivendo  per circa quindici  anni all’interno di  una comunità gitana di Siviglia -  di cui faceva parte il suo ex marito, musicista -, abbracciando così non solo l’arte del flamenco ma  una intera cultura  che lo sostiene e circonda.  “ Passando diversi anni  immersa nel  mondo del flamenco e della cultura  gitana ( indiscutibilmente il primo periodo di elaborazione e gestazione del Flamenco è essenzialmente gitano), mi sono impossessata di questo universo  e delle regole dalle quali è dominato- osserva.  

E continua a raccontarsi....

B&V- Scoperta la fiamma del flamenco, come è avvenuto l’approccio a questa disciplina e quali i maestri più significativi ? 

Flores- Ho  iniziato in Italia  con Isabel Fernandez Carrillo,  e  con Carmen Fuentes. Poi negli anni 90 mi sono trasferita in Spagna  dove ho continuato i miei studi  con moltissimi maestri di livello, e tra tutti voglio ricordare il grande Josè Galvan, mio maestro storico. A parte questo punto di riferimento, ritengo che  nella formazione di una danzatrice sia molto importante  avere più maestri, per conoscere e affrontare più stili e metodi. A Siviglia ,poi, ho svolto molte attività tra i tablao e le  Velas, le feste  gitane di quartiere. Al ritorno in Italia   dal 2004 è   nata “Flamenco Flores –Tablao itinerante” Compagnia di musica e danza flamenca”, con sede a Roma, e abbiamo messo in scena molti spettacoli con un cast di musicisti italiani e spagnoli di livello  (   come  Josè Carrillo, Javier Jimenez  ecc) e dallo stesso anno è partita la mia attività di insegnante.   

B&V- Qual è la percezione dell’arte del flamenco oggi in Italia?

Flores- Fino a qualche anno anno fa eravamo davvero pochi a fare flamenco, oggi , nel bene e nel male, il panorama si  è molto ampliato.   Ma la percezione  giusta non è immediata, spesso domina ancora una visione stereotipata da cartolina : gonnellona a pois, nacchere e ventaglio. Ma quando le allieve vengono a lezione o il pubblico si avvicina a qualche spettacolo pian piano capisce  che mondo profondo e complesso ci sia dietro e se ne innamora. Nel frattempo anche il Flamenco ha avuto una sua evoluzione e variazioni di stile. Per esempio oggi ,ci sono meno differenze tra il modo di danzare dell’uomo e della donna .

B&V-Ci sono cambiamenti anche nel costume ?

Flores- Il costume cambia ciclicamente seguendo un po’ la moda: si va dalle grandi gonne a vestiti più stretti con balzette che io preferisco. La scelta dei colori è fondamentale e per quanto mi riguarda, per me e le mie allieve, prediligo i forti contrasti come verde e fucsia, o altri accostamenti del genere. Accanto al costume, il flamenco richiede numerosi accessori, dal ventaglio alla mantiglia , al cappello /sombrero....

B&V- Dal flamenco puro al flamenco teatrale ....

Flores-  Apprezzo molto il flamenco nei teatri  ma in questi casi è molto studiato, coregrafato, lontano dall’improvvisazione  che è una delle caratteristiche principali  di questa danza. E dal momento che , come ho detto, amo il flamenco puro, quello di Stefania Galvan, pur apprezzando questo tipo di performance , ne rimango un po’ distante.

B&V- Flamenco e insegnamento, quali i valori e i messaggi che trasmetti?

Flores- Nell’insegnare ho una mia metodologia soft , ovvero, pur amando il flamenco puro - e il flamenco presenta anche degli aspetti molto duri-  cerco di rendere questa danza accessibile e fruibile  a tutti. Messaggio fondamentale è far capire  che attraverso il flamenco si riesce davvero a esprimere delle emozioni. Il  flamenco ha anche un ruolo terapeutico :  in questa danza , troviamo una affinità con la tauromachia, laddove il torero affronta il toro  senza sapere l’esito di questa battaglia. E anche nel flamenco  si sprigionano energia, carattere, senso di sfida , e il ritmo richiede una postura particolare, decisa. Atteggiamenti che possono aiutare anche nella vita quotidiana per affrontare determinate situazioni.  

Arduini- Da allieva mi sento di intervenire sulla metodologia di insegnamento vissuto in prima persona. Lisa sa effettivamente trasmettere l’emozione del flamenco  e ti fa ballare anche se puoi incontrare all’inizio delle difficoltà, o timori, o problemi  ad aprirsi. Grazie alla sua capacità  di sbloccare le tue reticenze e i tuoi dubbi sulle proprie capacità, fa davvero ballare chiunque.

B&V- Altri progetti  a breve ?

Flores- Saremo a Gesico, Cagliari, dal 14 al 16 ottobre, per la  festa dedicata a Sant’Antioco , patrono della Sardegna. In occasione della Mostra  " Antioco Il Santo venuto dal mare" , porteremo il nostro flamenco per gemellaggio con la Catalogna.  In agenda anche la partecipazione a un convegno di psicologi per valutare  gli effetti sulla mente e sull’anima del flamenco. Perchè ballare Flamenco è un’avventura misteriosa, un’esperienza unica, quasi magica.

Ester Ippolito

La compagnia Flamenco Flores fa capo a Lisa Flores, balaidora dotata di " grinta , spontaneità, sensualità e forza espressiva" che riesce a riproporre l’atmosfera più tradizionale del ballo gitano andaluso, regalando al pubblico attimi di profonda intensità ed emozione. La Compagnia di danza e musica flamenca , con sede a Roma, è nata dall’ispirazione di artisti formatisi prevalentemente in Andalusia (Siviglia, Jerez de La Frontera) e dalla collaborazione con alcuni tra i più rappresentativi artisti di flamenco spagnoli e italiani.l gruppo ha preso parte a diverse rassegne musicali in Festival e Teatri.

 

www.flamencoflores.it

Contatti Lisa Flores  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

+39 333.73.55.861

Credit foto 1,2,4, 5 Ballareviaggiando.it by Elio Ippolito

1 OTTOBRE 2022, ORE 20,30 PICCOLO TEATRO IL SALOTTO DI PULCINELLA VIA URBANA 9-11, ROMA

" DAI QUARTIERI SPAGNOLI A SIVIGLIA"

Per informazioni e prenotazioni 064823339-3477327033

...e prima dello spettacolo degustazione rigorosamente napoletana in una atmosfera conviviale .." da salotto" .

www.ilsalottodipulcinella.net


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