Le Etoiles 2022, il trionfo della danza e i suoi messaggi: amore, poesia e libertà

Emozioni, perfezione, armonia nel Gala Les Etoiles 2022 di Daniele Cipriani, andato in scena il 30 e 31 gennaio al Parco della Musica , Sala Santa Cecilia.  Su uno sfondo nero le etoiles internazionali , e la nostra Eleonora Abbagnato, hanno disegnato bellezza, arte , e sentimenti comunicando al pubblico la gioia di vivere e il senso dell'amore. Amore universale, senza confini e pregiudizi. Come ha insegnato Touchè, la performance di punta del programma. Il Gala di quest'anno è stato  definito Galà della Gioia perchè ha segnato  il ritorno sul palco e a teatro, in grande stile. I costumi di Roberto Capucci e un profumo per la danza.

Dopo due anni di attesa, tanti applausi ed entusiasmo puro hanno segnato le serate magiche del Gala Internazionale de Les Etoiles 2022, una produzione di Daniele Cipriani Entertainment, (30 e 31 gennaio, Parco della Musica di Roma), precedute (29 gennaio) da un incontro a palazzo Bonaparte, in collaborazione con Arthemisia, per il pubblico e addetti ai lavori con alcuni dei protagonisti del Gala. Incontro  condotto da Simonetta Allder, giornalista e esperta di danza e ufficio stampa di Daniele Cipriani, e da Graham Spicer, corrispondente dall’Italia per il mensile inglese Dancing Times, ideato per  per conoscere qualcosa di più dello vita professionale delle etoiles,curiosità ed emozioni,  e lo spirito con il quale interpretano la loro danza. Ed è in questa occasione che Daniele Cipriani, l'artefice di tutto questo, ha accennato alle difficoltà che si incontrano per mettere insieme un parterre di danzatori così prestigiosi provenienti da tutto il mondo in un momento storico che rimane comunque difficile. " Le difficoltà ci sono sempre e di vario tipo - le parole di Cipriani - e quest'anno è stato più complicato per varie ragioni, e abbiamo concluso la programmazione in ritardo rispetto agli anni passsati. Ma preferisco non chiamarle difficoltà bensì sfide".

Un ricco programma 

Mantenendo uno spirito di sfida ,il programma del Galà si è presentato ricco e innovativo, con alcune prime importanti, come la prima europea di Touchè, con Calvin Royal III e Sergio Bernal;  la prima nazionale di Ashes, (31 gennaio) con Natalia Osipova; la prima assoluta di Danza de Los Ojos Verdes, con Sergio Bernal, e sempre con Sergio Bernal Le Roi Danse. E poi  classici immortali che incantano ogni volta, da Giselle al Lago dei Cigni, da Don Chisciotte al Corsaro, e suite anche molto contemporanee. E non solo danza o , per meglio dire, danza a più di 360 gradi: il Galà ha goduto infatti anche quest'anno dell'arte di Roberto Capucci nel creare costumi favolosi , a cominciare dai tutù per il cigno bianco e il cigno nero del Lago dei Cigni.

 

E poi un nuovo modo di godere della danza anche attraverso un profumo dedicato: è quello che ha fatto , su richiesta di Daniele Cipriani, la profumiera Laura Bosetti Tonatto, creando le fragranze White Swan e Black Swan , che il pubblico ha potuto apprezzare attraverso il programma di scena. " Il profumo ci può far vedere arte e danza- ha spiegato Laura Bosetti Tonatto, " naso" propfessionista" che ha ideato molti profumi ispirandosi a importanti opere d'arte, e che ha anche creato il profumo esclusivo per la principessa Elisabetta d'Inghilterra. " Il naso si trova tra occhi e bocca ed è in grado di amplificare le nostre emozioni. ll nostro obiettivo è stato quello di far vedere il balletto sentendone il profumo".

In scena .....

In apertura il Passo a due di Eleonora Abbagnato e Mathueu Ganio, Opera di Parigi, Le Rendez Vous, coreografia di Roland Petit, su musica di Joseph Kosma (tracce musicali de Le foglie morte), un pezzo molto intenso e interessante con il quale l’étoile italiana ha dato l’addio alle scena all’Opéra di Parigi nel giugno scorso ,e che per la prima volta fu danzato nel giugno 1945, alla fine della guerra, alla fine dunque di un periodo doloroso, in una Parigi ,però, ricca di fermenti culturali. Un balletto che testimonia inoltre il profondo legame con Roland Petit sia della Abbagnato che dello stesso Ganio , per il, quale . come ha sottolineato  lui stesso " è stata una figura importante e decisiva per la carriera". Abbagnato e Ganio di nuovo insieme  per Le Parc, coreografia di Angelin Preljocal, musica Mozart, in un incontro amoroso che culmina nello splendido " bacio volante" di una leggerezza unica e incredibile  e che contrasta con la danza ritmica dei giardinieri.

Protagonista di più momenti, e tra i fedelissimi del Galà di Cipriani, lo spagnolo Sergio Bernal , Balletto Nazionale di Spagna , che ha esordito con la sua coreografia in prima assoluta Danza de Los Ojos Verdes, musica Chano Dominiguez ,in cui ha riassunto tutta l' energia spagnola con il suo zapateo.  Ha interpretato ,inoltre, " in modo regale", se si può dire Le Roi Danse, con un favoloso costume con raggiera ,creato da Roberto Capucci,  che ci riporta ai fasti di re Sole ( produzione Les Etoiles, prima assoluita) fino al pezzo Touchè, prima europea , con Calvin Royal III, American Ballet, coreografia di Chistofer Rudd, rappresentato, con il permesso dell’American Ballet Theatre. Un passo a due al maschile, una danza pura, delicata e armoniosa, pathos da morire, una presa di coscienza e un messaggio sereno riferito all'amore gay e all'amore universale in genere, suggellato da un abbraccio finale tra i due artisti e lo stesso coreografo. Touché ha debuttato l’ottobre scorso nell’ambito del gala autunnale dell’American Ballet Theatre al Lincoln Centre, New York, con repliche durante le “Pride Nights” ." Questo balletto è stato creato durante la pandemia - ha raccontato il coreografo- e creandolo ho sentito dentro di me l'esigenza di vedere questa danza".

"Ci siamo riuniti per tornare a danzare in un momento difficile- le parole di Calvin III- e durante le prove ho compreso subito che stavo interpretando qualcosa di importante da comunicare". " Innanzitutto ringrazio Daniele per il rischio che si è assunto con questo spettacolo- ha aggiunto Sergio Bernal- "Appena ho ricevuto questa proposta ho accettato. Per me è stata una esperienza totalmente nuova , mi sono dovuto impegnare per rivestire questo ruolo insolito ma questa danza ha mostratro la necessità di essere liberi in tutti i sensi, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo ( Covid, questione Ucraina e altro) . E' bene concentrasi sull'amore , simbolo di libertà".

 

Immancabili dal Lago dei Cigni, i passi a due del Cigno Bianco e del Cigno Nero, interpretati da Vadim Muntagirov e Fumi Kaneko, Royal Ballet di Londra, che hanno indossato i  preziosi tutù per il Cigno bianco e nero disegnati da Roberto Capucci, insieme all 'abito per il principe Montaghirò. Momenti di danza unici  che hanno testimoniato la diversa personalità del cigno nero e di quello bianco.

 

" Una grande emozione provare questo costume la prima volta- ha raccontato Vadim- Sono servite alcune piccole modifiche sartoriali ma l' ho sentito subito adatto alla danza. All'inizio ho avuto qualche difficoltà per cingere alla vita la mia partner per l'ondulazione del tutù , una difficoltà ben presto superata". " E' davvero un sogno indossare questi tutù e Vadim è una ballerino e una persona stupenda- ha aggiunto Fumi Kaneko.

 

La stella a sorpresa ovvero Maia Makhateli - una tradizione del Galà voluta da Daniele Cipriani per creare un p' di suspence svelando il nome solo  alla vigilia dello spettacolo- , ha incantato con il suo  tutù rosso nel Don Chisciotte, passo a due, di Marius Petipa, su musica di Ludwig Minkus, con Daniil Simkin, un partner virtuoso e spettacolare. Raccontandosi, Maia, georgiana di origine, figlia d'arte ( (padre, madre e fratello danzatori, e il nonno danzatore folk) ha detto di aver vissuto fin da piccola il teatro "e la passione, devozione e il tempo che richiede la danza" , e di avere un stretto legame con l'eleganza danza georgiana tradizionale.

E ancora tante emozioni con l'assolo Ashes interpretatro dalla Osipova , coreografo e autore Jason Kittelberger , e con l’assolo Pacopepepluto di Alejandro Cerrudo ,interoretato da Simkin, con il suo innato umorismo, abilità ed elasticità. Grande effetto con Il Corsaro (Osipova e Mutagirov),  e con Esmeralda  e Spartacus, con Ana Sophia Scheller, nativa argentina , una giovane danzatrice che   ha già messo insieme tantissime esperienze internazionali sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, e   Luis Valle, per la seconda volta sul palco de Les Etoiles .

Lo Spartacus presentato non è la versione Grigorovich, ma quella menpo conoisciuta dal pubblico italiano ,   firmata da Azari Plisetsky per il Balletto Nazionale di Cuba. " Una storia d 'amore molto forte dove il protagonista è diviso appunto tra la guerra e l'amore - le parole di Valle, cubano ma radicato a Nizza. Infine la dolcezza, e i virtuosismi , del passo a due di Giselle nella interpretazione di Cassandra Trenary e Calvin Royal III. 

Ester Ippolito

 

I protagonisti

Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra di Parigi e attuale direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma;  Natalia Osipova, Royal Ballet di Londra; Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov, Royal Ballet Londra;  Mathieu Ganio,  Opera di Parigi;  Cassandra Trenary, Calvin Royal III  American Ballet Theatre;  Daniil Simkin, Opera di Berlino ; Luis Valle (già Balletto Nazionale di Cuba), Ballet Méditerannée dell’Opera di Nizza ; Maia Makhtateli , Het Nationa Ballet ; Sergio Bernal (già Balletto Nazionale Spagnolo) ; Ana Sophia Scheller (già New York City Ballet) .

Credit foto Etoiles

Foto dello spettacolo di  Cristiano Castaldi ( 1-2-3-5-6-8-9-10-11-12)

Foto danzatri in città di Massimo Danza  (7 e 13)


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