Mario Martinelli e il suo Fitness Burlesque (con tacchi alti)

Il Fitness Burlesque di Mario Martinelli è stato la novità più esplosiva e frizzante dell’ultima edizione di Danzainfiera, il prestigioso appuntamento dedicato al ballo di ogni tipo. Alla kermesse fiorentina (26 febbraio-1 marzo), di cui Ballareviaggiando è  stato media partner, i tacchi a spillo e l’energia inesauribile di questo originale ballerino-ginnasta hanno catturato l’attenzione generale. La curiosità suscitata dall’ardito abbinamento tra danza, fitness e burlesque si è concretizzata in una folta partecipazione agli stage di Martinelli, che ha già vinto la sua scommessa: “Sensualità, ironia e passione possono coesistere con energia, lavoro fisico e ballo”

di Livia Rocco

Il Fitness Burlesque di Mario Martinelli è stato la novità più esplosiva e frizzante dell’ultima edizione di Danzainfiera (Firenze, 26 febbraio-1 marzo), il prestigioso appuntamento dedicato al ballo di ogni tipo. L'inventore di questa nuova disciplina ci racconta, tra l'altro, come è nata l'idea, quali sono le attrattive e le particolarità del fitness burlesque.

B&V - L’unione tra fitness e danza sembra una tendenza del  momento, ma quella  tra fitness, danza e burlesque è una novità. Come e quando ti è venuta l’idea?

M. Martinelli Il Fitness Burlesque – che unisce fitness, danza e burlesque - è davvero unico nel suo genere e, cosa importante, supportato da professionisti del settore. Prima di propormi al grande pubblico con questa nuova disciplina, ho voluto il meglio, sia dal punto di vista professionale che da quello tecnico. I miei collaboratori sono Pasquale Fusco, esperto in materie fitness e posturali nonché creatore della parte tecnico-scientifica del manuale Fitness Burlesque; Laura Marchesi, Antonella Arcuri e la new entry Antonietta Russo, ballerine, coreografe professioniste e istruttrici di fitness.

L’idea nasce nel lontano 2007, ma si è sviluppata definitivamente nella primavera 2011 con i primi workshop, grazie alla mia lunga esperienza nel mondo del Burlesque Classic, secondo me una grande forma d’arte indirizzata più al mondo femminile, e poi del Boylesque, indirizzato invece ai maschi. Ho pensato di sdoganare quest’arte trasformandola in una specialità di fitness, per poterla avvicinare ai più diffidenti e far capire che sensualità, ironia e passione possono coesistere con energia, lavoro fisico e ballo.

B&V-   All’’ultima edizione di Danzainfiera abbiamo seguito la tua lezione, piena di ragazze incuriosite da questa disciplina, che ci è sembrata sexy ma anche faticosa, divertente ma anche impegnativa. Quali sono le attrattive più forti del tuo fitness burlesque?

M. Martinelli - Innanzi tutto è importante specificare che in Fitness Burlesque non si usano corpetti, autoreggenti, guanti e boa, ma semplicemente il comodo e tecnico abbigliamento fitness. Le scarpe con il tacco sono usate solo per un 30% della lezione, dopo aver creato con la classe una coreografia che prima viene proposta con le scarpe ginniche per poi svilupparsi su tacchi. Le scarpe possono essere le classiche ‘Cuccarini’, oppure quelle da latini e danze standard, o stiletto e decolleté rinforzate; tutto questo solo perché la scarpa con il tacco rende più femminili e sensuali i movimenti e rende una donna grintosa e un po' civettuola. Energia, femminilità, ironia, coinvolgimento, tecnica e lavoro fisico sono le attrattive principali, senza dimenticare che questo esercizio fisico mascherato dalla danza permette di perdere da 600 a 800 calorie a lezione lavorando su tutto il corpo, senza tralasciare nessuna parte.

B&V-  Il burlesque fatto da un uomo – e con i tacchi alti – suscita curiosità, ma potrebbe anche fare ‘scuola’, creando una nuova tendenza: ti senti un pioniere in questo campo?

M. Martinelli - Ricordiamo che il tacco è nato nell'antico Egitto dove i macellai portavano tacchi per evitare il sangue al suolo; i cavallerizzi mongoli indossavano stivali con tacchi per riuscire a tenere più saldamente le staffe. Il primo documento relativo ai tacchi alti ‘estetici’ risale a 1533, mentre nel XVII secolo tutti i nobili si spostavanono vacillando su tacchi di almeno 12 cm, in segno di distinzione sociale, e anche gli uomini li indossavano malgrado la scomodità. Premesso questo, nell’utilizzare i tacchi per una disciplina fitness credo proprio di essere un pioniere, anche perché in fondo nessuno ha studiato (come da manuale FB) l’effetto a volte anche positivo del tacco alto. Il piede è inserito in una calzatura che pone un appoggio plantare in una posizione del tutto innaturale; è proprio lo stare in discesa, infatti, il motivo dell’attivazione dei tantissimi recettori presenti sulla pianta del piede che comunicano al cervello una sensazione di instabilità, soprattutto per coloro che non fanno uso spesso di questa tipologia di scarpa. Questa instabilità porta un’inevitabile contrazione dei muscoli della gamba a tutela della caviglia; si attivano anche i muscoli delle cosce, per aumentare la stabilità, e i glutei, l’addome, il pavimento pelvico, il diaframma e tutta la muscolatura para-vertebrale, senza escludere gli estensori/flessori e rotatori del collo. Questa veloce panoramica generale evidenzia proprio quello che dicevamo all’inizio, ovvero l’impiego durante una performance di FB di tutti i distretti muscolari principali. Il  programma è stato influenzato ed ispirato dalla grande sensualità del mondo del burlesque, la sola che regala un’inimitabile gestualità e ironia. Gestualità e movenze simili a quelle delle stelle del panorama mondiale, da Greta Garbo a Madonna, da Beyoncè a Christina Aguilera, dalle Blue Bell al Crazy Horse, oggi rivisitate in chiave fitness-danza.

B&V - Che reazioni hai raccolto a Danzainfiera?

M. Martinelli - Sono rimasto davvero sorpreso  dalla tanta curiosità e attenzione ricevuta nel contesto di Danzainfiera: ogni giorno una carica di adrenalina  e una buona dose di autostima nel sentire gli apprezzamenti ricevuti da tutti i vari mondi che componevano questa stagione dell’evento fiorentino. Interviste radiofoniche e televisive, richieste di partecipazione ai corsi di formazione istruttori, innumerevoli foto e video, ma soprattutto sempre il tutto esaurito alle mie lezioni!

B&V-   Nella tua vita professionale ci sono state molta danza e molto spettacolo (e si vede): è un percorso che continua o l’hai accantonato per dedicarti completamente all’attività di insegnante?

M. Martinelli - Come si dice: non si finisce mai d’imparare, e questa frase è stata sempre il mio motto, la mia bandiera. Mi sono sempre avvicinato alla danza, al fitness e allo spettacolo con umiltà e con tanta avidità nel voler apprendere sempre di più. Oggi a 46 anni e con tanta esperienza alle spalle ho deciso di dedicarmi anima e corpo a questa nuova mia creatura, ovviamente senza trascurare le altre attività di danza e sportive e aggiornandomi costantemente, ma con la consapevolezza e la voglia di dare spazio alle nuove generazioni e donare il mio sapere e l’amore per ciò che faccio a nuove stelle emergenti.

Mario Martinelli, performer professionista, istruttore qualificato e coreografo, ha iniziato prestissimo il suo percorso nel canto (partecipazione allo Zecchino D’Oro e incisione di dischi) e nella danza, come allievo di diverse scuole di danza, tra cui quella di Mara Fusco. Come ballerino ha partecipato a musical e spettacoli teatrali di successo, per poi perfezionarsi a Londra. Alle esperienze nella danza classica, contemporanea e moderna si sono aggiunte quelle nella danza jazz, funky e hip hop, con una serie di videoclip e tour. Poi la partenza per gli Stati Uniti, l’ingresso nella prestigiosa accademia di danza Miami Dance Machine e l’incontro con il mondo del fitness, una scoperta che ha cambiato la sua vita. Da qui prendono il via tre corsi, ancora oggi attivi e richiestissimi: Absolut atomic, Dance-line e Dance-life, seguiti a raffica da Zumba Fitness®, Zumba Gold®, Aqua Zumba®, Zumba Toning®, Zumba Sentao®, Zumba Atomic®, Zumba Kids® & Kids junior®, Zumba in the circuit®. A queste discipline si sono poi aggiunte Bokwa Fitness®, l’originale Piloxing® e infine Country Fitness, per poi approdare all’invenzione del Fitness Burlesque presentato a Danzainfiera 2015.

Per saperne di più: www.fitnessandburlesque.it


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