Tra le danze thailandesi per assaporare quella grazia tipica dell’Oriente..

Un viaggio in Thailandia, il paese del sorriso, alla scoperta delle danze tradizionali specchio della bellezza e gentilezza del paese. I segreti e il fascino della danza thai


di Livia Rocco

Grazia e bellezza in tutto, anche nella danza: è la Thailandia, il Paese del sorriso e della gentilezza. Per i turisti, sempre accolti con tutti gli onori, non è difficile avere una piccola idea delle tradizioni locali…A Bangkok, ma anche in molte altre splendide località, come ad esempio le isole Koh Samui o Phuket, molti ristoranti propongono,  insieme alle specialità gastronomiche, esibizioni o spettacoli di danze accompagnate da musica classica thailandese: un modo di intrattenere gli ospiti che ha radici antiche, anche se una volta la danza thai veniva eseguita soltanto alla corte reale ed esclusivamente da donne. I movimenti delicati della danza sono impreziositi dai tradizionali costumi ricamati. Le movenze sono elaborate e piuttosto lente, un po’ ipnotiche, ma con ritmi vivaci e accompagnate da suoni di vari strumenti orientali. In queste occasioni il pubblico può vedere diversi tipi di danza, ognuna con i suoi passi e  tempi.

Diversi stili accomunati dalla grazia

La danza thailandese è molto espressiva, ma  si differenzia da regione a regione, in base alla cultura e all’ambiente. Al nord è caratterizzata da movimenti eleganti e aggraziati mentre al sud e nel nord-est è più vivace e movimentata. Le danze vengono eseguite quasi esclusivamente da giovani donne dal viso perennemente impostato al sorriso che effettuano gesti e movimenti  aggraziati e mimano o interpretano ogni singolo evento della storia messa in scena. I balletti, infatti,  hanno sempre una trama che narra vicende dove il bene alla fine vince sulla cupa potenza del male. Come nella vicina India, anche in Thailandia si danza a piedi nudi appoggiando al suolo tutta la pianta del piede. I costumi indossati dalle danzatrici sono sempre di grande bellezza e riccamente adornati, mentre l’acconciatura può essere impreziosita da fiori di orchidea.

Curiosando tra le danze thailandesi emerge il forte legame con il teatro, quasi come se danzatori e attori fossero la stessa cosa. Il Lakhon, parola che significa semplicemente “storia o trama”, è la forma basilare della danza classica thailandese. E’ una danza drammatica che attinge ai temi del Ramakien, la storia di Rama, conosciuta in India come Ramayana, e del Principe Panji della tradizione Giavanese. La forma più classica del genere è il Lakhon Nai, cioè “teatro interno”, che veniva rappresentato da attrici di corte dentro al Palazzo Reale. Più popolare è invece il Lakhon Nok, cioè “teatro esterno”, rappresentato da attori ed attrici e spesso associato a celebrazioni religiose. I costumi indossati si ispirano in gran parte ai vestiti di corte durante il periodo di Ayutthaya. Gli attori che rappresentano personaggi reali indossano alti cappelli dorati a forma di stupa (monumento buddhista).

Il Likay, invece, è l’attrattiva principale di quasi tutte le feste di provincia, e occupa un posto analogo a quello della musica folk nei paesi occidentali. Potrebbe essere descritto come una forma burlesca della danza classica, con attori che in parte improvvisano sulla base di un canovaccio. Il Likay mette spesso in scena storie di intrighi amorosi.

Il Khon – che non è mai stata una forma d’arte destinata alle masse - è un vero e proprio dramma danzato con uso di maschere, che risale al XV secolo. Si pensa abbia avuto origine dal Nang Yai, il teatro delle ombre, con la sostituzione delle marionette con attori. Infatti, fino a qualche anno fa, la scenografia tradizionale aveva uno schermo bianco come fondo-scena. Originariamente tutti gli attori del Khon portavano maschere e l'impossibilità ad emettere qualsiasi suono ha reso necessaria la presenza nell´orchestra di "recitatori-cantori" (il khon-pak). Più tardi, gli attori che interpretavano esseri umani e dèi sostituirono alle maschere l´uso di particolari copricapi appuntiti. Ma nonostante questo solo ai clowns è consentito usare la voce. I movimenti degli attori devono essere perfettamente sincronizzati alla recitazione del testo. Il libretto del Khon è quasi invariabilmente il Ramakien, la versione thailandese dell´epica indiana Ramayana, integrate con le scritture buddhiste e con l´epica giavanese Srivijaya, elaborata dal re Rama. Questo dramma è accompagnato dalla musica sia vocale che strumentale.

orchestra piphat è formata da: pi-nai (oboe), kong wong (piccoli gong), raned-ek (xilofono), tapone e klong tad (due strumenti a percussione) e ching (piccoli cembali).
Dei sette toni della scala thailandese, solo cinque sono maggiormente usati e questo avvicina la musica dell’orchestra thailandese alla musica pentatonica cinese. I praticanti sono quasi tutti giovanissimi, perche' dopo una certa eta' e' difficile abituare il corpo alle contorsioni in base alle quali un danzatore viene giudicato; le dita, ad esempio, devono piegarsi all'indietro fino a toccare il polso. In una danza khon, le maschere, il trucco pesante e gli elaboratissimi costumi ricoperti di gemme relegano in secondo piano la personalita' dei danzatori, ogni gesto e' altamente stilizzato e immediatamente riconoscibile da un esperto, e una danza puo' durare anche otto ore.

Festival ed eventi

Per chi va in Thailandia è imperdibile una visita a Bangkok, con  i  suoi spettacolari templi buddhisti, il grandioso Palazzo Reale ricco di  pagode e preziose statue, i suoi mercati sempre aperti. E  proprio la  capitale ospita il Festival della danza e della musica, che si svolge di solito tra settembre e ottobre. La manifestazione è nata dall’idea di organizzare ogni anno un evento culturale internazionale a Bangkok, che potesse competere con gli eventi dedicati alle arti dello spettacolo in tutto il mondo, sviluppando nello stesso tempo la musica e il ballo thailandese. Oggi il Festival è cresciuto sia come dimensioni che come notorietà e – oltre ad avere fedeli sostenitori nella capitale e in altre città della Thailandia – gode di un forte sostegno in tutta l’Asia e anche in Europa, attirando ogni anno oltre 3 mila visitatori stranieri.

Per chi vuole vedere le danze a teatro, c’è il Sala Chalermkrung Royal Theatre di Bangkok, che propone tra l’altro danza classica thai in maschera (danza Khon).  Al Rose Garden, sempre nella capitale, si svolgono invece rappresentazioni culturali che includono danze e balli tradizionali. In tutta la Thailandia – come abbiamo detto all'inizio -  sono diffuse le esperienze che associano cena e spettacolo di danze, per esempio nei suggestivi ristoranti all’aperto dell’isola di Koh Samui, mentre a Bangkok citiamo, tra gli altri, il Sawasdee e il Silom Village.

Ma la Thailandia – un paese decisamente al passo con  i tempi -  dà spazio anche alle tendenze più alla moda, soprattutto nella città costiera di Pattaya, una delle località turistiche più visitate del mondo. Qui si è svolto il Zoom Festival 2012, il più grande evento nazionale di musica e danza elettronica, con protagonisti stili musicali come Hip Hop, R&B, House,  Dub Step, e  la partecipazione di oltre 50 Dj.

Info:www.turismothailandese.it

http://www.thaiwaysmagazine.com

http: //www.bangkokfestivals.com

www.zoom-festival.com


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