Un filo indistruttibile lega Buenos Aires al tango. L'abbraccio sensuale del ballo diventa l'abrazo della capitale, tutta da scoprire accompagnati da note struggenti
di Ester Ippolito
Il tango, un abbraccio sensuale, elegante e struggente, un misto di poesia, dolore, passione, è strettamente legato a Buenos Aires. Una danza e una città legate da un filo indistruttibile e da una storia lunga iniziata più di 100 anni fa ( i 100 anni del tango sono stati compiuti nel 2010) nelle vicinanze del porto, nei bassifondi, nei locali malfamati...
Una storia intrigante che prende il via ai primi del 900 quando l'Argentina, Terra d'Argento, è meta di flussi migratori da tutta Europa, tanti anche dall'Italia e dal Centro America. Buenos Aires diventa così il grande scenario di vite tristi e faticose, di incontri tra diverse umanità in quartieri popolari e sovraffollati, di intrecci di culture e di suoni, un modo per scacciare la nostalgia. La fusion, inoltre, dei ritmi Condombè, afroamericani, l'influenza degli spagnoli (del resto milonga è una parola di origine spagnola), le note evocate dagli schiavi provenienti da Cuba con l'Habanera, fanno il resto e danno vita a una miscela di canzoni piene di umanità, e a sequenze di danza dove il soggetto assoluto è la coppia e il suo rapporto. Le prime canzoni vengono composte in lunfardo, un gergo influenzato da italiano e spagnolo, considerato oggi l'idioma del tango. Forte l'influenza degli immigrati italiani sulla sua evoluzione musicale : tra i compositori più noti ci sono figli di immigrati italiani come Di Sarli, Pugliese e De Caro. Mentre lo strumento più caratteristico del tango diviene in breve tempo il bandoneon, mai abbandonato. Un ballo dal percorso lungo e dal grande futuro, cresciuto “tra malavita e stiletti di coltelli” ma che è poi riuscito a sbarcare nel salotti europei negli anni 30 grazie alle musiche di Carlos Gardel ( a Buenos Aires è possibile godere di un tour che ripercorre i luoghi più importanti della vita del musicista), si è imposto al pubblico mondiale e si è rinnovato negli anni senza mai tradire il suo primo impulso.
La forza dell'abrazo
“ Il tango è un incontro, un “abrazo” tra un uomo e una donna, sensuale e intimo, che nei tre minuti di musica sapranno condividere una passione - afferma Daniel Binelli, considerato uno dei più noti bandoneisti attuali, nel 1989 membro del sestetto di Astor Piazzolla, e direttore musicale dello spettacolo “ Tango Metropolis”, in tournée mondiale nel 2009 (Italia, Milano) che ha portato sulle scene lo spirito del tango dalle origini agli anni 50, la rivoluzione di Piazzolla, la fusion con ritmi contemporanei. “Ballare il tango – dice Gabriel Perrone, coordinatore turismo del mercato Italia per l'Argentina (Inprotur)- presuppone sempre un forte sentimento nella coppia ... e non esiste età né altro limite quando si volteggia su una pista da ballo”. Dal 30 settembre 2009 il tango è stato dichiarato Patrimonio Immateriale dell'Umanità (Unesco), “un riconoscimento giusto - sottolinea Perrone - perché il tango è riuscito a superare opposizioni e frontiere per affermarsi quale fattore culturale universale e quale linguaggio non parlato, in tantissimi paesi e soprattutto nella sua culla, Buenos Aires. In seguito a questo riconoscimento la città ha in agenda diverse iniziative a favore della storia di questa danza come la creazione di un Centro di Documentazione e Registro del Tango, vestiario di epoca e strumenti musicali. Inoltre, è in fase di costituzione un Istituto di insegnamento della tango-danza e una "cattedra del bandoneón". E' forte, inoltre, la convinzione che la musica e sensualità di questa danza rappresentino un ottimo richiamo turistico verso tutta l'Argentina,che ha chiuso il 2010 con 5 milioni di turisti.Il paese considera l'Italia uno dei suoi mercati prioritari.
Le suggestioni di Buenos Aires
“Le vie di Buenos Aires
sono ormai le mie viscere. Non le avide vie,
scomode di turba e d’affaccendarsi,
ma le vie svogliate del quartiere,
quasi invisibili tanto sono abituali,
intenerite da penombra e da tramonto
e quelle di periferia estranee di alberi pietosi
dove austere casette si avventurano appena,
sopraffatte da immortali distanze,
a perdersi nella profonda visione
del cielo e della pianura...”
Sono i versi di Jorge Luis Borges che illuminano Buenos Aires, città dai cento quartieri diversi tra loro per le varie influenze europee, e dall'anima ricca e cosmopolita e che riconosce la sua icona proprio nel tango. Una città da amare e da conoscere. Tappe imperdibili il quartiere della Boca, nato intorno al porto ormai non più attivo e noto come il quartiere operaio e dei genovesi: di grande suggestione la passeggiata lungo il Caminito, tra le casette di legno e lamiera tutte colorate le cui tinte vengono rinfrescate costantemente. Questo è il luogo naturale del tango, e qui si aprono tanti locali che offrono spettacoli e la possibilità di sperimentare questa emozione. E ancora il fascino aristocratico di Recoleta, quartiere residenziale nel centro della città, un'area di enorme interesse storico e architettonico (Cimitero della Recoleta), e ricco di ristoranti e caffè. Da non mancare una visita al quartiere Palermo e Retiro dalle influenze parigine, e naturalmente Avenida de Mayo e Plaza de Mayo dove fu fondata nel 1580 Buenos Aires.www.argentinatravel.it
(le foto del testo sono di Vanda Biffani e Carlo Cappellari)
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Tango del 900 alla Boca, uno spettacolo con coreografie che ricreano i vecchi quartieri di Buenos Aires
Tour e lezioni di ballo
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L'operatore argentino propone pacchetti che uniscono alla visita di Buenos Aires e delle sue bellezze lezioni di tango e serate nelle milonghe più famose e ricercate www.argentinaexplorer.com
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L'operatore italiano ha costruito pacchetti di viaggio alla scoperta di Buenos Aires, della sua architettura e delle sue tradizioni da alternare a lezioni di tango e spettacoli show di professionisti www.jangadatravel.it
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Appuntamenti 2011
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World Tango Festival, ottobre, una rassegna di danza e musica che invade tutta la città
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