Sombreri in volo, grandi gonne colorate che volteggiano, pizzi e ornamenti, musica incalzante e travolgente, urli di gioia. E' il Messico in festa, con i suoi balli di lunga tradizione e un 'anima attuale ancora ricca di ritmo. Dal ritmo della bamba alla musica dei mariachi, dal danzon alla salsa agli eventi folk più originali
di Ester Ippolito
"Para bailar la bamba, Para bailar la bamba
Se necesita Una poca de gracia
Una poca de gracia Y otra cosita
Arriba y arriba Ay arriba y arriba ire..."
ll Messico vibra, è incline alla musica, alla danza e all'allegria e presenta un grande universo di ritmi, passi e stili creati, ereditati e trasformati nel corso dei secoli. Come osserva Sarina Alvarez, direttrice della sede romana del Turismo Messicano, sottolineando la vivacità del popolo messicano e la sua musicalità, “il Messico è un paese talmente grande, con i suoi 32 stati, che ogni regione è un piccolo mondo diverso dagli altri per offerta culturale, artistica e anche turistica”. E' un paese che offre un grande mare ma soprattutto storia e archelogia, colori e natura: dalle vestigia più antiche al fascino delle città coloniali, dalle tipicità dei Pueblos Magicos alla suggestiva Baja California.
La danza è considerata un grande patrimonio culturale: lo testimoniano istituzioni come il Ballet foclorico del Messico, fondato da Amalia Hernandez negli anni 50, e seguito negli anni 80, dalla Compagnia del Balletto classico nazionale del Messico, con esibizioni a Città del Messico.
Un lungo viaggio e un caleidoscopio di colori e ritmi
Musica e ballo rappresentano dunque una parte essenziale della cultura messicana, un retaggio antico, di origine preispanica, contaminato poi dall'influenza spagnola e americana, e legato fortemenente al dna del popolo messicano che esprime la propria vitalità nelle feste popolari, carnevali, riti religiosi (la Pasqua è un momento clou per esibizioni e spettacoli) e anche nelle feste di famiglia. E' sempre tempo di fiesta ....
Il filo rosso delle danze messicane parte da lontano, dall'epoca maya con danze rituali e religiose accompagnate da tamburi e flauti. Forte e dirompente è stata l'influenza delle culture europee che hanno portato il ballo di coppia e stili diversi come le Polke e gli “Schottis” di origine est-europea, personalizzate in stile messicano con accompagnamento di fisarmonica e chitarra. Negli anni 40-60 il Messico fu invaso dalle note del Bolero, arrivato dai Caraibi attraverso lo Yucatan, che divenne un genere molto radicato. Ma dall'area del Golfo del Messico ecco un'aria molto popolare e irresistibile: è la “bamba” che invita a battere i piedi (“zapateado”). La Bamba , canzone originaria in stile Jarocho del XVII secolo, ebbe un grande successo nella versione rock di Ritchie Valens nel 1958 e nel 1987 cantata dai Los Lobos.
Il “jarabe tapatìo” e la musica dei mariachi
Il “jarabe tapatío”, danza di corteggiamento caratterizzata dal tradizionale lancio dei cappelli, è considerato ballo nazionale, e rappresenta un po' un simbolo di unità nazionale , con la miscela di stili che propone per le sue origini risalenti al periodo della Rivoluzione Messicana. Questa danza è generalmente accompagnata dai tipici complessi dei mariachi, connotati dai loro costumi scuri stile charro con sombrero, chitarre, violini e trombe, e un vasto repertorio canoro, antico e moderno. L'immagine dei mariachi è un po' l'icona del Messico, della sua allegria e della voglia di fiesta. Le loro figure rappresentano anche “un pezzo di storia “ con i loro brani legati alla Rivoluzione. Da non dimenticare che i mariachi sono originari dello stato dello Jalisco , che è anche la patria della tequila.... due simboli di questo grande paese centro americano.
Dal danzon alla salsa
Il vento dei Caraibi ha spirato sempre forte sul Messico. Ed ecco che ai primi del 900 sbarca nel paese, a Veracruz, il Danzon, danza figurata di origine cubana di fine 800, ispirata alla contraddanza europea e miscelata con uno spirito afro. La tradizione del danzon è molto radicata ed è ancora possibile assistere a esibizioni in posti particolari o in occasione di feste. Da Veracruz il fascino del danzon è passato a Città del Messico (famoso il locale Salon Mexico). Una curiosità: il pezzo musicale di Arturo Marquez intitolato Danzon no. 2 è considerato da molti “il secondo inno nazionale messicano”. Veracruz , intanto, passa con disinvoltura dal danzon alla salsa: è questo il ritmo che oggi travolge le notti della città e dello stato omonimo. La capitale annovera ogni anno, tra l'altro, un importante Festival della salsa: l'edizione 2011 si è svolta a Boca del Rio dal 19 al 22 maggio e ha presentato sul suo palcoscenico gli artisti salseri più famosi del momento.
Le feste - eventi: i Parachicos del Chiapas e la "guelaguetza" di Oaxaca
L'universo delle danze messicane è immenso, ed è complesso tracciarne la mappa completa. Questi due eventi (Chiapas e Oaxaca) sono da considerarsi comunque top per i richiami culturali, il colore e la partecipazione di massa. Dal Chiapas, nella cittadina del 1500 di Chiapas de Corzo, arriva l'invito a partecipare alla “fiesta grande” per San Sebastiano (8-23 gennaio) nella quale si riuniscono circa seimila danzatori, fra“parachicos” e “chuntas”, che ballano sul filo di tradizioni di oltre tre secoli. Los Parachicos, patrimonio immateriale dell' Umanità dal 2010, riassumono nelle loro movenze e nei loro costumi e nell' accompagnamento musicale ( tamburo e piffero) molteplici elementi della cultura tradizionale. Oaxaca, capitale dello stato omonimo, depositario di 16 gruppi etnici che parlano oltre 22 lingue diverse e numerosi dialetti e che va fiero di questo retaggio culturale, ha in calendario a luglio (edizione 2011 il 25 luglio e primo agosto) la "guelaguetza", uno spettacolo composto da musiche, balli e canti, al quale prende parte tutta la popolazione, con la partecipazione di danzatori e musicisti provenienti da ogni parte del paese.
(Fonte: Rafael Rodriguez e foto Turismo Messicano, Roma )
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