Tra estate e autunno la Repubblica ceca offre molti eventi ricchi di folklore, musica e danza. Sfilate storiche in costume, celebrazioni e festival animano i borghi della Moravia e della Boemia, patria della polka. Travolgente, ancora oggi, il successo di questo ballo nato all’inizio dell‘ Ottocento dall’evoluzione di alcune danze popolari boeme
di Livia Rocco
Il popolo ceco sembra sempre pronto a fare festa, puntando su tradizioni lontane e su un folklore molto vario e ricco di costumi colorati. Attingendo dalla storia del Paese, dal calendario agricolo, dai riti religiosi e dalle credenze pagane, non mancano le occasioni per sagre, rievocazioni e celebrazioni, quasi sempre animate da danze popolari.
Soprattutto d’estate, il calendario della Repubblica Ceca è denso di appuntamenti in molti paesi della Moravia e della Boemia. Ed è stata proprio quest’ultima regione – di grande rilevanza storica – a dare origine ad una delle più famose e apprezzate danze europee: la polka.
La polka, da danza contadina a regina del liscio
La polka nasce da alcune danze popolari diffuse in Boemia all'inizio dell'800, di cui è un'evoluzione. Come accade per altri balli celebri, la sua origine è avvolta nelle leggende. L'ipotesi più accreditata è quella dello storico boemo Alfred Waldau. Secondo Waldau il maestro di musica Jesep Neruda, che insegnava a Praga, si trovò ad osservare una contadina ballare e cantare; sui suoi passi e su quella melodia elaborò un ballo, la polka appunto, che lanciò prima a Praga e poi a Baden, dove ebbe un incredibile successo. Nel 1835 la polka entrò nel repertorio di una banda musicale militare boema, per poi diffondersi in tutta l'Europa.
Il nome deriverebbe da "pulka", parola ceca che significa "metà", in riferimento al passo "chassé" ('scivolato') usato come passo base nella danza. Partita da Praga, la polka diventò rapidamente popolare nelle altre capitali europee al punto da fare ombra al valzer. La polka-mania fu tale che si chiamarono col nome "polka" numerosi articoli: tabacchiere, ventagli, tessuti. In Francia conobbe un enorme successo, sostituendosi a passi più elaborati in contraddanze popolari, ronde e quadriglie nelle zone rurali. A testimonianza della dimensione insieme popolare e colta di questa danza, tra i compositori di polke figurano anche grandi musicisti classici, tra cui Strauss figlio.
La polka è una danza festosa e facile da apprendere per il suo ritmo allegro, marcato e travolgente. Si danza su un ritmo musicale vivace ed è composta essenzialmente di salti e passi chassé realizzati durante lo spostamento della coppia intorno alla pista sulla linea di danza. Ma ne esistono anche varianti con passi diversi: polka saltata, polka glissée o polka piquée, senza dimenticare la particolarissima polka chinata (vedi diversi articoli di BV).
Feste e danze tradizionali in Boemia e Moravia
La Boemia è ricca di feste e di luoghi da visitare; per esempio la provincia di Chod è una sorta di isola etnografica a Sud di Pilsen, dove tutto è rimasto intatto: dialetto, costumi, cucina, musica di zampogne e violini, danze tradizionali e artigianato. Qui matrimoni, nascite, Pasqua, Natale, Carnevale sono ancora feste della comunità. Tra gli appuntamenti più importanti la sagra di San Lorenzo, in programma la prima domenica dopo il 10 agosto. Restando nella regione, da non perdere il Festival Internazionale del Folklore di Pilsen a giugno e la festa di Vyhledy a luglio. A Kutna Hora alla fine di giugno si celebrano le Argenterie Reali, feste in stile medievale e barocco che ricordano l’epoca fiorente della dinastia reale dei Premyslidi.
Nello stesso periodo, in Moravia, il grande Festival Folkloristico Internazionale di Straznice, affascinante festa popolare durante la quale i giovani vengono ufficialmente ammessi come adulti nella comunità. Nella provincia di Blansko –nota come il Carso moravo- a giugno si tiene la Festa storica e della birra con appuntamenti musicali, folkloristici ed enogastronomici in giro per il territorio. Le Feste della Rosa a cinque petali, a Česky Krumlov, verso fine giugno, sono un viaggio romantico nel tempo, all’epoca dei Signori di Rozmberk. Corteo in costume, giocolieri, musici, danzatori, schermitori e mercato medievale. Ancora a fine giugno, le feste della città di Olomouc: sfilata in costume storico, mercato dell’artigianato, degustazione delle specialità locali, primi fra tutti i rinomati formaggi di Olomouc.
Le Feste Contadine di Holasovice, a fine luglio, animano il delizioso villaggio della Boemia meridionale, raro esempio di barocco rurale, con mercato popolare, folklore, tornei cavallereschi, giullari, maghi e la tipica pesca della carpa a mano nuda in un grande mastello.
Con un omaggio al glorioso passato della città, a Telc si celebrano Zaccaria di Hradec e Katerina di Wallenstein, a metà agosto, mentre a fine mese tocca alle Feste medievali di Trebic. Nel borgo medievale, il mercato d’epoca, l’accampamento militare, il corteo storico, la danza e la musica del tempo.
A settembre poi, in tutto il Paese, si apre una nuova stagione di festeggiamenti, dedicati all’uva, alla vendemmia e al vino. Accanto a quelle storiche di Mikulov e Znojmo, che aprono il calendario delle feste popolari d’autunno, vendemmie spettacolari vanno in scena in numerosi borghi vinicoli di Boemia e Moravia.
Una capitale tra le più affascinanti d’Europa
Dopo un giro in Moravia e in Boemia, come si fa a trascurare Praga, una delle città più affascinanti d’Europa, e anche città dalla quale la polka è 'partita alla conquista' del vecchio continente?
La capitale, con le sue case antiche, le stradine e i ponti sulla Moldava, è ricca di monumenti e testimonianze storiche. Tra le principali attrazioni turistiche troviamo Staré Mesto, la Città Vecchia, con la sua piazza; il uartiere medievale Mala Strana; il Ponte Carlo, uno dei più importanti monumenti dell'architettura medievale in Boemia.
Ma la città, patrimonio Unesco, ha anche molto altro da offrire, per esempio il Castello, che sorge su una delle nove alture su cui si sviluppa la capitale ceca e che fu il primo nucleo abitato di Praga. Particolare e indimenticabile l’atmosfera del Vicolo d’Oro; la leggenda vuole che in queste casette sghembe abbiano lavorato gli alchimisti incaricati da Rodolfo II della ricerca della Pietra Filosofale.
La città è tutta da vedere e da godere; dal vecchio cimitero ebraico con le sue tombe sovrapposte al quartiere Nové Mesto (Città Nuova) con la sua Art Nouveau.
(Fonti: www.czechtourism.com)