La Georgia, stato caucasico non molto battuto dal turismo internazionale, ha creato una ammirevole sintesi delle sue numerose, diverse e spettacolari danze tradizionali grazie al Balletto Nazionale Georgiano. Questa compagnia folclorica, fondata nel 1945, da decenni fa conoscere al resto del mondo un prezioso patrimonio di balli popolari, originari delle varie regioni del Paese - da quelli guerrieri a quelli di corteggiamento, da quelli montanari a quelle cittadini - arricchendo il repertorio con reinterpretazioni moderne, virtuosismi e bellissimi costumi
di Livia Rocco
Tra nord e sud, tra est e ovest, tra Asia ed Europa, ma anche tra mare - il Mar Nero - e montagne - il Caucaso -. E’ la Georgia, un Paese che ha assorbito molti aspetti delle terre con cui confina e nelle cui danze, soprattutto femminili, è possibile cogliere con chiarezza le influenze turche e arabe, fuse con l’elemento originario del luogo in una mescolanza singolare ed affascinante. Le danze georgiane rispecchiano una cultura ricca e diversificata, e ognuna di esse ritrae le caratteristiche della regione in cui ha avuto origine. Le danze della montagna, come ad esempio la Khevsuruli, sono diverse da quelle di origine contadina o cittadina come la Davluri, la Bagdauri e la comica Kintouri, tipica degli artigiani di Tbilisi. Esistono anche danze di guerra, eseguite con pugnali come la Khanjluri, e di corteggiamento, come l’elegante e romantico Kartuli, probabilmente il più conosciuto ballo georgiano. I tratti comuni di queste danze sono i salti e i giri spettacolari, eseguiti dagli uomini con una tecnica molto originale; a differenza di tutti gli altri, i ballerini georgiani danzano sulle punte senza l’ausilio di scarpette da punta, mentre è tipico per le ballerine “scivolare” come cigni.
Se queste danze sono conosciute all’estero è grazie a Iliko Sukhishvili e sua moglie Nino Ramishvili, fondatori del Georgian National Ballet, cui va il merito di aver raccolto e in parte reinterpretato le danze popolari di questa terra. “La danza è molto amata da noi georgiani, che balliamo sempre alle feste, ai matrimoni e in altre occasioni - sottolinea Irina Kacheishvili, giornalista ed esperta di moda a Tbilisi, la capitale -. Il Balletto Nazionale ha aggiunto anche danze più moderne a quelle tradizionali, sempre molto importanti, e può contare su costumi eccezionali, firmati dallo scenografo e costumista georgiano Simon Virsaladze --. Collaboratore prediletto del grande coreografo Grigorovich e autore del décor dei più celebri balletti del Bolshoj, Virsaladze è riuscito a riprodurre i tipici costumi delle numerose regioni della Georgia.”
Il balletto nazionale della Georgia
Il Balletto Nazionale della Georgia è uno dei più famosi complessi coreografici del mondo. Fondato a Tbilisi nel 1945 da Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili, persegue l’intento di far conoscere le antiche danze popolari georgiane vivificando un repertorio antichissimo. Ai due fondatori lo Stato sovietico conferì molti riconoscimenti, tra cui il “Premio di Stato dell’URSS” e il titolo di “Artisti del Popolo dell’URSS”. Tre sono gli aspetti dominanti del Balletto Nazionale della Georgia: la prima componente, austera e guerresca, è quella degli uomini dal gesto fiero, abili manipolatori di spade e pugnali; la seconda è quella delle dame dalle bellissime vesti che scivolano sul palcoscenico con estrema eleganza; la terza è quella paesana, dei mattacchioni e degli acrobati.
In tutte le coreografie si ritrovano, fuse armoniosamente, le basi della danza popolare. Le danze maschili evocano il coraggio, il vigore guerriero e la baldanza avventurosa. Tutte le danze di ascendenza guerriera, con artistici combattimenti e volteggi di spade, manifestano un sorprendente virtuosismo degli uomini, tra cui quello tipico dei danzatori del Caucaso: muoversi sulle punte di morbidi stivali privi del classico rinforzo. La tradizione vuole che questo passo, tzeruli, sia nato per ricordare gli scoscesi pendii dei monti del Caucaso che, con i suoi strettissimi sentieri, costringeva gli uomini a camminare sulla punta dei piedi per non precipitare nei burroni.
Ma i danzatori georgiani dimostrano anche altri virtusismi, più sottili e raffinati nei balli di corteggiamento, dove la massima abilità consiste nel non sfiorare mai la donna, o in quelli nuziali, in cui anche gli uomini riescono a scivolare magicamente sul terreno al braccio delle ballerine. Le danze femminili simboleggiano la sacralità e la regalità. Il movimento, tutto giocato sulla morbidezza delle braccia e delle mani, testimonia che nell’immaginario più antico del popolo georgiano la donna è una creatura distante, inafferabile.
I delicati virtuosismi d’assieme, la spericolatezza delle danze-duello, la tecnica impeccabile e la bellezza dei costumi creano un insieme che, raccontando da decenni le radici e la storia dell’antico popolo georgiano, non teme confronti come compagnia folclorica. L’originalità e purezza del Balletto Nazionale hanno conquistato più volte il pubblico internazionale, compreso quello italiano, a partire dal debutto al Teatro alla Scala negli anni Sessanta, e poi con le successive esibizioni nei più grandi e importanti teatri, come il Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, il Maggio Fiorentino, l’Arena di Verona.
Natura e cultura da scoprire
Anche dal punto di vista turistico, la Georgia ha molto da offrire. “Abbiamo il mare e la montagna e in ogni stagione ci sono luoghi da apprezzare – fa notare Irina -. D'inverno si può sciare in località come Bakuriani, Gudauri, Svaneti, mentre d’estate si va principalmente al mare; per esempio a Batumi, dove tra l’altro qualche anno fa ha tenuto un concerto di Capodanno Andrea Bocelli, ma c'e anche il villaggio di Kobuleti e altri centri sulla costa. In autunno è molto bello andare nella regione orientale di Kakheti, nota anche per la produzione del vino, e visitare luoghi come Lopota con il suo lago e i suoi boschi.
Ma non finisce qui. La Georgia è ricca di chiese ortodosse e di palazzi, come per esempio il Palazzo di Dadiani a Zugdidi, uno dei più importanti del Caucaso con il suo museo archeologico. E non può mancare una visita alla capitale Tbilisi, la città più grande della Georgia e la più importante del Caucaso”.
Qui, nel cuore del centro storico, c’è il quartiere di Kalaubani, con balconi colorati, vie e viuzze che richiamano storie antiche sulla via della seta. Interessante anche il viale Agmashenebeli, che grazie a un recente restauro ha riportato alla luce gli antichi fasti della città, e il quartiere delle terme, Abanotubani.
Nell’insieme, un Paese con suggestioni da cogliere e con quel fascino delle sfumature e dei contrasti che tocca chi sa farsi sorprendere.