Paolo Mengoli, energia da vendere

Un personaggio dalle mille sfaccettature: cantante e interprete dalla grande voce, opinionista e animatore di molte trasmissioni televisive, sportivo attivo tra i fondatori della Nazionale Cantanti  in cui  mette entusiasmo e cuore


di Elio Ippolito

Una grande energia, una grande voce e forti doti  interpretative delle nostre migliori canzoni, allegria, coinvolgimento nei confronti del pubblico.  E’ questo il personaggio Paolo Mengoli che trascina nei suoi concerti  lasciando una traccia nei suoi spettatori, intrattenendoli con  brani  romantici e scatenandoli sui balli anni 60.  Bolognese, la sua  carriera  si è sviluppata  dal 1968  con la vittoria del Festival di Castrocaro e l’anno dopo con il grande successo  di “Perché l’hai fatto”, scritta con Mino Reitano, oltre 800.000  copie vendute. A seguire  Un Disco per l’estate (finalista), Cantagiro (vittoria nel 1970), fino al Festival di  Sanremo  nel 1970 con  “Ahi! Che male che mi fai “ ,  nel 1971, con “I ragazzi come noi” e nel 1992 con “Io ti darò”. Nel 2010 e 2011 ha ricoperto il  ruolo di  inviato  al Festival di Sanremo curando  i collegamenti  per la trasmissione Mezzogiorno in famiglia su Rai Uno, partecipandovi dunque in una veste tutta speciale.  Sull’  ultima edizione di Sanremo, guidata da Gianni Morandi, suo grande amico e compagno di squadra (Mengoli è tra i fondatori della Nazionale Cantanti), il giudizio del cantante è molto positivo. “Ho apprezzato  molto la sua conduzione, mentre era chiaramente prevedibile la ventata polemica portata da Celentano,  invitato non certo per fare i dolcetti. Tutto programmato per avere un ritorno giornalistico di un certo tipo”.

Mengoli, oltre che cantante e calciatore (nel ruolo di portiere), vanta tra le sue esperienze  anche un carriera televisiva  quale animatore e opinionista, nella quale  riesce a esternare tutto il suo temperamento.  Da alcuni anni  anima  molte trasmissioni, portando   la  sua   vivacità  e il suo talento.    Così ha attraversato dagli anni 90  I fatti vostri  di Rai 2, dove ha portato al successo   la canzone “Quanto t'ho amato” di Roberto Benigni, L’anno che verrà, Rai 1 con Carlo Conti  nel 2004, è stato opinionista dal 2005  nel programma di Rai Due L'Italia sul 2, nel   2006 e 2007 ha   partecipato a Domenica In su Rai Uno, nel 2008 ai  I raccomandati e I migliori anni, nel 2010 a  I soliti ignoti, La prova del cuoco, Ciak si canta e alla trasmissione di fine anno L'anno che verrà condotta da Mara Venier e Pino Insegno. Nel 2011 ha partecipato  alla trasmissione Cristianità su Rai International in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, interpretando la canzone “Ora parlami d'amore” da lui composta per l'occasione.


Lo abbiamo ammirato in un concerto al ristorante Sole e Luna nei pressi di Velletri , un evento che ha unito la bella musica al fascino delle vacanze, occasione in cui  il cantante ha spaziato da Mina a Gianni Morandi e Lucio Dalla ai classici stranieri.  Un evento svoltosi  quasi alla vigilia della sua tourneè in Canada (aprile). “E’ la quarta volta -  ci ha detto Mengoli a questo proposito – che partecipo a questo evento  in Canada presso le Niagara  Falls con la mia  band e i riscontri sono sempre positivi, e di grande soddisfazione. All’estero le doti  interpretative   di un cantante e il repertorio di brani classici anche del passato sono apprezzate  molto più che  nel nostro paese. Da maggio poi prende il via la mia tournè  fino a ottobre”.   Il valore  dell’interpretazione di un   brano è un molto  caro  a Mengoli che ci tiene a sottolineare il plus di questa dote, oscurata  dal successo dei cantautori e dalle canzoni impegnate politicamente. “E’ bello poter  dare una propria interpretazione  a canzoni di spessore, facendo un omaggio alla vera musica”. Una nota critica  del cantante investe anche  il mondo attuale della musica e
della canzone  “affollato  dai talent  televisivi (X Factor  e vari), trasmissioni che  non riescono a sfornare  nomi che rimarranno nella storia. Questi giovani sono troppo pilotati,  negli anni 60/70 noi tutti abbiamo fatto  molta gavetta ed eravamo sempre noi stessi.  Oggi, inoltre,  è difficile trovare gli spazi per presentare una canzone nuova - continua -   ma  vado avanti comunque  con la  musica,  e quando cambierà il vento, vedremo. Adesso è importante mantenere alto il contatto  con il pubblico”. Pensando al futuro e a nuove canzoni, un rimpianto c’è. “ Un mio grande desiderio
sarebbe stato quello di cantare una canzone scritta da  Lucio Dalla per me,  una promessa che il mio grande amico mi aveva fatto proprio pochi giorni  prima di lasciarci”.

www.paolomengoli.it

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