“ C’era una volta il beat italiano” , un film per la memoria

Grande festa alla Sala Anica di Roma il 16 dicembre scorso per la visione privata del docufilm firmato Piefrancesco CampanellaC’era una volta il beat italiano” ( distribuzione Parker Film) , nelle sale già dal 21 novembre scorso. E  anche per celebrare il compleanno del regista.

Una grande folla di amici, attori,  cantanti, giornalisti e addetti ai lavori per un grande brindisi. Dopo i festeggiamenti ,  è arrivata la visione del docufilm molto atteso, un affresco di quello che è stato il beat italiano grazie a tanti protagonisti nostrani che hanno portato nuovi ritmi nella musica, nuove vision di vita, nuove mode.

Un fenomeno di "importazione",  ma che ha svecchiato profondamente il panorama italiano, quello musicale e non solo. Il racconto di Piefrancesco Campanella è filtrato attraverso le testimonianze dirette di molti dei protagonisti e addetti ai lavori che hanno dato linfa a questo periodo fermo nel cuore e nella mente di chi l'ha vissuto. Tanti gli interventi, alcuni divertenti, altri che puntualizzano più aspetti, tante sfumature. Tante voci che vanno a comporre un grande quadro d'epoca e di memoria.  

Come ha ricordato lo stesso autore e regista " in Italia il beat iniziò a diffondersi con le cover incise da gruppi come l’Equipe 84, i Nomadi, i Giganti, i Dik Dik, i Camaleonti , i Corvi, i Ribelli e a solisti come Lucio Dalla, Patty Pravo e Caterina Caselli, diventando un vero e proprio fenomeno di massa". Tra gli intervistati Don Backy , Ricky Gianco , Renato Brioschi dei Profeti . Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik , Livio Macchia dei Camaleonti . Gianni Dall’Aglio dei Ribelli , Donatella Moretti , Mario Pavesi dei Fuggiaschi , Giuliano Cederle dei Notturni, Franco Oppini, Mita Medici , la prima “Ragazza del Piper”.... Rosanna Fratello, che all’epoca del beat ancora non cantava ma sognava di emulare la carriera dei suoi idoli : Patty Pravo, Rita Pavone e Caterina Caselli.

E tra gli addetti ai lavori Fernando Fratarcangeli (direttore della rivista di collezionismo musicale Raropiù ), Massimiliano Canè (autore della trasmissione Techetechetè su RaiUno), il press-agent Niccolò Carosi , i parolieri Alberto Salerno e Claudio Daiano , i musicisti Natale Massara , Mauro Goldsand e Rodolfo Grieco , discografici Federico Monti Arduni , Italo Gnocchi e Andrea Natale , l’operatore culturale Franco Mariotti , la conduttrice tv Morena Rosini (già nel gruppo Milk and Coffee), il regista Luca Verdone e gli esperti di beat Francesco Lomuscio , Federico Gnocchi e Carlo Lecchi (Presidente della AVI , Associazione Vinile Italiana). Infine l’estroso Ivan Cattaneo che il beat lo ha rilanciato negli anni Ottanta con i suoi album di cover (in particolare Italian Graffiati ).

Il film è caratterizzato da un modo di procedere documentaristico, pulito, lucido senza retoriche o falsi ricordi mitici. E " culturalmente preciso", come ha sottolineato Franco Oppini nel suo video di saluto non potendo essere presente. 

Tra gli intervenuti alla serata  Anica Rosanna Fratello, Donatella Moretti, Mita Medici, Franco Mariotti, Morena Rosini ,che hanno dato vita a un dibattito  partendo dal film e dall'epoca , tra esperienze e ricorsi. Tra gli altri ospiti   Nadia Bengala, Sergio Siciliano, Ottavia Fusco Squitieri, Roberta Gulotta e molti molti altri. 

L'impegno  " musicale " di Campanella non finisce qui.  In agenda altri due docufilm, per la produzione  di Sergio De Angelis per la Parker Film,  dedicati al rock progressivo e alla dance italiana, completando così  una trilogia. 

testo e foto di Elio Ippolito

Foto 1- da sinistra Massimiliano Fratarcangeli, Pierfrancesco Campanella, Massimiliano Canè,Franco Mariotti, Niccolò Carosi, Mauro Goldsand, Francesco Lo Muscio

Foto 2- Pierfrancesco Campanella con Mita Medici e Rosanna Fratello 


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