Dal 9 al 14 maggio 2023 al Teatro Vittoria di Roma va in scena " Meridiani", spettacolo vincitore della 13 a edizione della rassegna SALVIAMO I TALENTI - Premio Attilio Corsini 2022. Meridiani "vuole festeggiare la morte, vuole compiere un rito collettivo di saluto e ricongiungimento con chi crediamo di aver perso".
Meridiani nasce dal desiderio di coniugare tematiche universali: l’infanzia, l’amore, la malattia, la morte, la percezione del tempo, l'intrinseca fragilità di ogni fenomeno che ha l'ambizione dell'eternità. Cercare di raccontare una storia che custodisca qualcosa di magico, di universale e allo stesso tempo di giocoso ed effimero. Il tema della morte viene affrontato dal punto di vista di chi resta e di chi muore.
Reii, Gigo e Dinamo sono gli anagrammi di ieri, oggi e domani. Reii è il passato, è indolente e immerso nei suoi vizi, seduto sulla vita, vittima di se stesso e dei suoi errori, della sua goffaggine e della vigliaccheria che lo condanna a non dichiararsi alla donna che ama. È incastrato nei suoi difetti, vive una continua condizione inadeguatezza a volte irresistibilmente comica. Sempre un po’ sotto o un po’ sopra le righe, mai al posto giusto nel momento giusto, cerca in tutti i modi di allontanare il futuro e di attrarre a sé il presente. Gigo è il presente, in continua tensione tra passato e futuro, tra abitudine e scoperta. Non riesce a credere di bastare a se stessa, subisce l’angosciante proiezione indietro o in davanti, senza mai godere della pace del suo tempo. Gigo e Reii sono immersi nella nostalgia, orfani senza radici, non hanno mai ricevuto una festa di compleanno e passano la vita cantando e suonando alle feste di altri bambini. Dinamo è il futuro ed è un malato terminale che vuole uccidersi prima di assistere alla rovina definitiva del suo corpo. Il futuro è già morto o quasi morto, non è ancora o non è più, è l’oggetto dell’innamoramento del presente ed è un archeologo, colui che sa leggere, interpretare, comprendere le rovine del passato. Quando proviamo a pensare al futuro, coesistono in noi speranze e paure, in Dinamo convergono le speranze e le paure per eccellenza, quelle che riguardano ogni persona: l’amore e la morte.
Meridiani vuole festeggiare la morte, vuole compiere un rito collettivo di saluto e ricongiungimento con chi crediamo di aver perso, vuole raccontare la sensazione di sentirsi seguiti e protetti dai nostri morti, celebrare chi c’è stato prima di noi
MERIDIANI
con Giuseppe Brunetti, Loris De Luna, Chiarastella Sorrentino
drammaturgia Carlo Galiero -
regia Chiarastella Sorrentino
musiche originali Giuseppe Brunetti - scene Rosita Vallefuoco - costumi Rachele Nuzzo disegno luci Sebastiano Cutiero -
progetto sonoro Filippo Conti aiuto regia Elvira Scorza - assistente alla regia Caterina Modafferi
realizzazione scene Mauro Rea
Produzione Attori & Tecnici