Avvalendosi della preziosa complicità del coautore Marco Vicari del regista Gioele Dix, PAOLO HENDEL si racconta con una sincerità disarmante in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano. Partendo da sè il racconto dell'Italia di oggi. Dal 7 al 12 marzo .
“Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa, la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: ‘Prego, sta a lei...’.”
Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a suo modo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita”.
Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù sommati agli “errori di maturità” sono una continua occasione di gioco nel quale è impossibile non rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria. Avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel si racconta con una sincerità disarmante e, attraverso una esilarante carrellata di commenti di “utenti indignati” sul web, racconta l’Italia di oggi. E se la giovinezza è in qualche modo sopravvalutata, non vuole essere frainteso e precisa: “Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene, mi è piaciuto e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri...”. Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che calca con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico., sua seconda casa da oltre trent'anni.
Dal 7 al 12 marzo 2023
Teatro Vittoria
LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA
scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari
regia di Gioele Dix con Paolo Hendel
scene Francesca Guarnone - musiche Savino Cesario
Produzione Agidi Srl
Credit foto Ruby Falomi