Un concerto jazz con molte sorprese ha aperto l'anno di Pasolini a Madrid, in uno dei teatri del Circulo de bellas Artes, istituzione che rappresenta il cuore pulsante delle attività cuturali e artistiche della capitale spagnola. L’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e il Círculo de Bellas Artes, con il patrocinio dell’Ambasciata d'Italia a Madrid, hanno dato vita, il 6 febbraio scorso, allo spettacolo "Le Nuvole di Pier Paolo”, un progetto musicale che ha come obiettivo la commemorazione dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi scrittori italiani nel mondo.
In scena un gruppo straordinario creato per il concerto, prodotto da Esound Music&Arts e composto da otto grandi artisti italiani del momento: Emilia Zamuner (voce), Daniele Sepe (sax), Flavio Boltro (tromba), Daniele Di Bonaventura (fisarmonica), Jacopo Mezzanotti (chitarra e arrangiamenti), Mario Nappi (piano), Davide Costagliola (basso e contrabasso) e Paolo Forlini (batteria e percussioni).
Le opere di Pasolini, poeta, scrittore e regista nato a Bologna nel 1922, hanno avuto sempre un forte legame con la musica. Un legame che ha portato alla collaborazione con celebri musicisti come Ennio Morricone, Piero Piccioni e Domenico Modugno. Il Jazz è stato il fil rouge di questo originale viaggio nel mondo dello scrittore, ma soprattutto è stata una chiave di lettura che ha permesso agli otto musicisti sul palco di reinterpretare in versione jazz anche canti popolari cari al Pasolini poeta, colonne sonore scelte dal Pasolini regista, e vari frutti della collaborazione con altri artisti. Tra i brani più apprezzati dal pubblico, il bellissimo “Che cosa sono le nuvole?” scritto per Domenico Modugno e “Il soldato di Napoleone” per Sergio Endrigo. Ma anche musiche che pochi si aspettavano di ascoltare durante un concerto di jazzisti; canzoni napoletane, romane e canti popolari italiani selezionati dal Canzoniere di Pasolini, tra cui il bellissimo “Partire partirò”. Composizioni di Ennio Morricone si sono intrecciate con brani scritti per l'attrice Laura Betti e con il travolgente twist tratto dal film “La ricotta”, che ha trasportato la platea nell'atmosfera tipica e irripetibile degli anni sessanta.
Un concerto unico nel suo genere, anche per la presenza di musicisti di alto livello che hanno creato uno spettacolo poliedrico, in grado di unire la musica popolare, la musica classica e l'improvvisazione di grandi solisti.
Livia Rocco
I brani eseguiti
- Tears for Dolphy (Ted Curson)
- Che cosa sono le nuvole (D. Modugno - P. P. Pasolini )
- Macri Teresa detta Pazzia (P. P. Pasolini - P. Umiliani)
- Cristo al Mandrione (P. P. Pasolini - P. Piccioni)
- C’è forse vita sulla terra (P. P. Pasolini, D. Maraini - Manos Hadjidakis)
- Sono tanto triste | Dal film Saló o le 120 giornate di Sodoma (F. Ansaldo)
- Il valzer della toppa (P. P. Pasolini - P. Umiliani)
- Una vita violenta (P. Piccioni)
- Ricotta twist (C. Rustichelli)
- Partire Partirò (Canzone popolare dal Canzoniere di Pasolini)
- Tammuriata (Canzone popolare)
- Bammenella (R. Viviani)
Gli interpreti
Emilia Zamuner (voce) nasce a Napoli nel 1993. A partire dal 2011 svolge un’intensa attività concertistica sia in Italia, che nel resto dell’Europa. Ha collaborato con diversi e numerosi artisti, tra cui Pietro Condorelli, Giulio Martino, Marco Sannini e Francesco D’Errico. Incide come band leader insieme a Carlo Lomanto il disco “Ella & Louis”, omaggio ai miti del jazz e con Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Giulio Martino e Massimo del Pezzo.
Daniele Sepe (sax), sassofonista e compositore di stile zappense con più di 40 dischi alle spalle. Tra le collaborazioni più importanti Stefano Bollani, Roberto Gatto e direttori di cinema e teatro quali Mario Martone, Davide Ferrario e Gabriele Salvatores.
Flavio Boltro (tromba) è uno dei più importanti artisti italiani che ha collaborato con musicisti del calibro di Michel Petrucciani, Steve Grossman, Cedar Walton, Billy Higgins e Joe Lovano, per citarne alcuni.
Daniele Di Bonaventura (fisarmonica), fisarmonicista, pianista e compositore che ha collaborato con Enrico Rava, Paolo Fresu, Oliver Lake, David Murray, Miroslav Vitous, Rita Marcotulli, Dave Liebman, Toots Thielemans, Omar Sosa, Greg Osby e Sergio Cammariere.
Jacopo Mezzanotti (chitarra) chitarrista e compositore, recentemente ha arrangiato per l’Orchestra Sinfonica dell’Uruguay (OSSODRE). Negli ultimi anni ha realizzato e composto musica per tre concerti dell’orchestra sinfonica di jazz e ha suonato con artisti quali Erik Ineke, Iván Melón, Polo Ortí, Sebastián Laverde e Nacho Mañó.
Mario Nappi (pianoforte) è nato a Napoli nel 1984 ed è un pianista jazz, arrangiatore e compositore. Grazie al costante studio, nel 2013 ha vinto il primo premio al "Piacenza Jazz" e all'"European Jazz Contest".
Davide Costagliola (basso e contrabasso), nato a Napoli nel 1978, lavora principalmente come bassista turnista. Collabora con molti musicisti sia in Italia che all'estero. In particolare, fa concerti con Daniele Sepe & Rote Jazz Fraktion. Nel 2010, ha preso parte allo spettacolo di Giorgio Gaber "Il caso di Alessandro e Maria". Insieme al sassofonista Marco Zurzolo ha registrato l'album Vesuviana.
Paolo Forlini (batteria e percussioni), nato a Napoli, ha iniziato gli studi classici sotto la direzione del Maestro C. Di Blasi. Inizia a dedicarsi alla batteria durante gli studi alla scuola CAMBIOMUSICA di Brescia, diretta da uno dei più grandi batteristi italiani, Alfredo Golino, dove si diploma. Nel 2008 ha vinto una borsa di studio assegnata dal DIPARTIMENTO GARY CHAFEE.