Dieci anni di musica d'autore alle spalle , un CD TUTTO L'UNIVERSO uscito il 4 febbraio , la partecipazione apprezzata al 72° Festival di Sanremo con il brano Mio padre, tua madre Lucia, e nella serata delle cover una bellissima interpretazione con Vinicio Capossela e Mauro Pagani de Nella mia ora di libertà di De Andrè. E dall'8 febbraio ,partendo da Roma , il via al’instore tour che porterà Giovanni Truppi nelle librerie La Feltrinelli di tutta Italia per presentare la sua ultima antologia musicale. Da maggio un tour ( Tutto l'universo in tour ) con tappe a Napoli, Roma e Milano. Un'agenda ricca che porterà la sua musica sempre più lontano.
Dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo, un contenitore/carrozzone dove l'immagine a volte ha superato il contenuto, Giovanni Truppi, musicista e cantautore napoletano, legatissimo a una immagine essenziale simbolizzata dalla sua una canotta (" E' così che canto da sempre, perchè cambiare per Sanremo?-ha spiegato) , si è distinto, ha colpito e non solo per il non look. Ma per la sua musica, il senso poetico della sua canzone, l'originalità. E anche per la splendida cover presentata nella serata dedicata , Nella mia ora di libertà di Fabrizio De Andrè, interpretata con Vinicio Capossela , figura musicale unica , e a sorpresa con Mauro Pagani. Qualcosa di intenso che ha colpito senza fiori e lustrini.
Truppi ha scelto di essere a Sanremo per ampliare il suo pubblico- e sono molti quelli che lo hanno scoperto con piacere- facendo attraversare alla sua musica altri canali , con una canzone , come egli stesso ha precisato, non scritta per Sanremo ma scelta perché sembrava più adatta all'occasione. Una scelta sentita come per la cover di De Andre " una canzone che sento, dove mi ritrovo". E adesso, non rimane che raccogliere i frutti , e il programma è molto ricco tra il via agli Instore tour dove Truppi vorrebbe offrire un mix tra parole e musica e il tour di maggio: tre date speciali che lo porteranno il 16 maggio nella sua Napoli (Teatro Trianon), il 22 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica) e il 31 maggio a Milano (Auditorium di Milano).
Per quanto riguarda gli Instore Tour il calendario prevede , dopo l' 8 febbraio a Roma ( LaFeltrinelli, Galleria Alberto Sordi), mercoledì 9 febbraio a Napoli (ore 18.30 - LaFeltrinelli, Piazza Martiri), giovedì 10 febbraio a Firenze (ore 18.30 - LaFeltrinelli, Piazza della Repubblica), venerdì 11 febbraio a Bologna (ore 18.30 - LaFeltrinelli, Piazza Ravegnana), lunedì 14 febbraio a Milano (ore 18.30 - LaFeltrinelli, Piazza Duomo), martedì 15 febbraio a Palermo (ore 18.30 - LaFeltrinelli, Via Cavour) e infine mercoledì 16 febbraio a Torino (ore 18.30 - Cap10100, Corso Moncalieri 18).
Tutto l'Universo e Sanremo
Il CD Tutto l' Universo, uscito lo scorso 4 febbraio su tutte le piattaforme digitali per Virgin Records Italy/Universal Music Italia , racchiude l’essenza artistica del cantautore napoletano e dei suoi dieci anni di musica. Scelte tra le più rappresentative tra quelle pubblicate nell’arco di un decennio nei quattro album di inediti, le quattordici canzoni contenute nel CD affiancano e quasi circondano musicalmente Tuo padre, mia madre, Lucia, il brano di Sanremo, di cui è uscito anche uno " strano " video" diretto da Francesco Lettieri (https://youtu.be/oO7P6cz8vxM). Nella canzone sanremese c'è intimità, un racconto privato , tra parlato e musicale . Un' analisi dell'amore, quando diventa percorso di vita ,con le sue criticità, a volte incomprensioni, momenti difficili , ma che rimane amore. Una testimonianza lasciata alla cerchia più intima , al di fuori della coppia , un padre, una madre, una figlia.
Per la serata delle cover, si è fatta luce su un altro lato della personalità di Truppi. La scelta è caduta sul brano Nella mia ora di libertà di Fabrizio De André, canzone tratta da Storia di un impiegato, l’album più politico del grande cantautore genovese. In più , accanto al cantautore napoletano, è stato chiamato Vinicio Capossela , una forte storia musicale che poco a che vedere con Sanremo. E al duetto si è aggiunto lo storico musicista e produttore, nonché collaboratore di De André, Mauro Pagani. “Ho scelto questa canzone perché credo nelle sue parole e me ne sento rappresentato- ha spiegato Giovanni. "Credo fortemente, come dice De André, che siamo tutti coinvolti, anche perché siamo collegati tra noi più di quanto riusciamo a realizzare: ce lo dicono la biologia e la fisica, ce lo ha detto Jung e ce lo dicono la storia e l’economia. Nel mio piccolo, cerco di affrontare certe tematiche anche nelle mie canzoni, mi sarei sentito in difficoltà, in un momento di esposizione come quello del festival, a non raccontare anche questa parte di me e a non fare alcun accenno a quello in cui credo”. “Vinicio - ancora Truppi- è uno degli artisti che ammiro di più, oltre che per le sue opere, per la postura che ha da sempre nell’ “edificarle” e, da questo punto di vista, non mi viene in mente un altro cantautore più vicino di lui a Fabrizio De André. Ho sempre desiderato collaborare con lui e, pur non avendo mai immaginato di farlo in un’occasione del genere, ho pensato che fosse importante “coinvolgerlo” ora. Credo che abbia accettato e sia dei nostri perché la sua sensibilità ha colto lo spirito dell’iniziativa”.
Un invito che Caposela ha accolto come " naturale". "Truppi è un artista fedele alla sua idea di musica e mi piace il modo in cui interpreta il ruolo del cantautore. Abbiamo diversi amici e collaboratori in comune che si sono rivolti a me affettuosamente come a un vecchio zio. La musica è una lunga fila di gente che si passa il secchio per spegnere un fuoco lontano, ho pensato che potevo dare una mano a passare il secchio. Inoltre mi è piaciuta la rivisitazione che Giovanni mi ha proposto de “Nella mia ora di libertà”, probabilmente la più forte canzone mai scritta sul tema del carcere. Una canzone di grande radicalità che sottolinea come non ci sia possibilità di conciliazione tra detenuto e detentore. La nostra società ha sempre più bisogno di punizione. Calano i reati ma crescono esponenzialmente le detenzioni, in condizioni di precarietà e sovraffollamento, che riguardano soprattutto gli strati più deboli. E non dimentichiamo cosa il Covid abbia significato per la popolazione carceraria, in termini di perdita di diritti, a partire da quello più importante che a prescindere dal Covid in carcere è già profondamente sacrificato: il diritto all’affettività". È sempre emozionante partecipare al Festival di Sanremo,- ha aggiunto Mauro Pagani-e condividere le tavole del palco dell’Ariston con un caro amico di vecchia data, un cuore poetico, Vinicio Capossela, insieme a un nuovo talentuoso amico dall’animo delicato, Giovanni Truppi, e ancora una volta, magari dal mare, con un amico “speciale”, Fabrizio".
e.i.
Giovanni Truppi- Classe 1981, napoletano, nella sua carriera ha pubblicato cinque dischi, di cui quattro di inediti: C’è un me dentro di me (2009), Il mondo è come te lo metti in testa (2013), GIOVANNI TRUPPI (2015), la raccolta Solopiano (2017) e Poesia e civiltà (2019), indicato tra i migliori dischi dell’anno dai principali media italiani e francesi. Il suo lavoro 5 (2020), un Ep di cinque tracce, raccoglie collaborazioni con Calcutta, Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Dario Brunori accompagnato da un libro di storie a fumetti edito da Coconino Press. Chitarrista e pianista, Truppi è uno dei più autentici parolieri del nostro tempo, e fin dagli esordi ha coltivato una scrittura musicale varia capace di attingere da linguaggi diversi come il jazz, il rock, il punk e la canzone d’autore. Nel 2021 ha anche scritto il suo primo libro, "L'avventura" (La Nave di Teseo). Alla vigilia della sua partecipazione al Festival di Sanremo ha vinto "Il Premio Lunezia per Sanremo 2022" e la "Targa MEI Artista Indipendente di Sanremo 2022".