Galleria Sciarra..”Chiamatemi Mimì", il racconto di una vita spezzata

Grazie alla splendida cornice della  Galleria Sciarra di Roma uno spettacolo nello spettacolo. Tante le emozioni di un racconto intenso e sofferto, una musica bellissima, un pieno coinvolgimento del pubblico....” Chiamatemi Mimì”

Terzo appuntamento della rassegna del teatro Quirino negli spazi della Galleria Sciarra, gioiello Liberty della Capitale , con “ Chiamatemi Mimì”, un omaggio sentito a Mia Martini, testo di Paolo Logli, autore per teatro, tv e cinema e scrittore, con la partecipazione di Claudia Campagnola e Marco Morandi, andato in scena il 19 settembre scorso, alla vigilia di quello che sarebbe stato il compleanno dell’artista, amata e rimpianta.

Un testo intenso che ripercorre la vita di Mia Martini sul filo dei ricordi di infanzia, la giovinezza , le sue gioie, i successi e l’amore –tanti gli amori sbagliati e gli incontri difficili- le delusioni, i dolori antichi sempre presenti , le ferite profonde inferte dagli altri con le note maldicenze,la voglia di riscossa,  una alta professionalità uccisa...una morte silenziosa che non si racconta , perchè è un atto privato, ma sempre assordata dalla musica, una grande ragione di vita per l’artista. Amore e musica: “ Ho bisogno della musica e dell’amore, un soffio nuovo nella vita” ...

Ed è così che Chiamatemi Mimì diventa la narrazione di quelle canzoni immortali , da Chiamatemi Mimì, di De Gregori, che apre e chiude la performance, a  Piccolo Uomo e Minuetto, da La costruzione di un amore ad Almeno tu nell’universo a La Nevicata del 56 “viste come tappe di una vicenda umana prima ancora che di una carriera canora”. LEI, Mia Martini, che nel testo di Logli si racconta su tre livelli- Domenica la bambina, Mia l’artista, Mimì la donna - è interpretata magistralmente da Claudia Campagnola, che con la sua variegata scala di note di recitazione fa sempre più suo questo personaggio .

 

A Marco Morandi è affidata la parte musicale, canzoni storiche  portate in scena con intensità e note vocali nuove per questi testi. “Una scelta ben precisa – sostiene l’autore Logli -quella di aver affidato a Morandi le canzoni di Mimì. Credo sia bello sentire quei brani cantate da un uomo”. “Sono anni che ho in mente di realizzare questo lavoro, anche se non sono il primo a scrivere di Mimì. Ma ho sempre pensato che quello strano mix tra dolcezza e rabbia, tra grinta ed insicurezza, che ho conosciuto in Mia Martini dovesse essere raccontato- ancora Logli che ha dato vita a questo lavoro in tempi di lockdown proprio per ricominciare , con il suo team, a riparlare di teatro e creare qualcosa di nuovo che giaceva nell’animo. E ancora: “ Ho conosciuto Mimì a Sanremo, l’anno di “Almeno tu nell’universo”, era il 1992. L’ho conosciuta, per così dire, su un crinale della sua vita, in equilibrio tra un periodo molto buio, figlio della meschinità della gente e di alcuni colleghi, e la sua voglia di ripartire, di gridare, di riprendersi quello che era suo di diritto.... . Mi colpì la sua malinconia sotterranea, e quella sua risata che scop- piava improvvisa, senza preavviso. Tutto questo è finito nel testo”.

L’opera “ Chiamatemi Mimì “, presentata da Palco Reale , ha debuttato lo scorso luglio nell’ambito della rassegna di teatro e musica “ E...state al Wood”, per poi partire in un tour italiano che riprenderà a breve . Teatri e piazze dove il cuore del pubblico ha seguito note e parole con grande coinvolgimento.

La cornice della Galleria Sciarra è stato un valore aggiunto per la ricchezza  della location,  l’eleganza della ospitalità, la raffinatezza delle degustazioni, il racconto della storia e delle bellezze di questo spazio che fino al 31 ottobre ospiterà piccoli concerti, reading, spettacoli di prosa e danza. Ogni appuntamento viene offerto in abbinamento a un aperitivo o cena in collaborazione con Quirino Food.

Ester Ippolito

Galleria SCIARRA-Prenotazione obbligatoria

www.teatroquirino.it

Foto Ballareviaggiando.it di Elio Ippolito

Marco Morandi  nasce come cantante/musicista: conta due partecipazioni al Festival di Sanremo, una con il gruppo Percentonetto nel 1998, l’altra da solista nel 2002 con il brano “Che ne so” . Dall’exploit televisivo del 1999, dovuto alla sua partecipazione alla trasmissione “C’era un ragazzo” in prima serata su Raiuno col padre Gianni Morandi, Marco prova nuove esperienze: televisione, cinema, fino ad approdare al teatro nel 2004 da protagonista col Musical “GianBurrasca”. Da quel momento è molto attivo nella scena teatrale romana e nazionale con numerosi spettacoli teatrali, musicali e non, anche da lui scritti. Da molti anni continua a colti- vare la sua passione per il cantautore Rino Gaetano portando in giro per l’Italia la band tributo “RinoMinati”.

Claudia Campagnola, romana, attrice formatasi al corso biennale per attori professionisti Teatro Azione diretto da C. Censi e I. Del Bianco presso il Teatro Dei Cocci di Roma e ha frequentato il corso di alta formazio- ne per Attore Sociale presso il Teatro d’Arte della Toscana, Fondazione Sipario di Cascina (PI) con A. Garzella e F. Cassanelli. E’ stata diretta da vari registi tra i quali Massimo Venturiello, Nicola Pistoia, Michele La Gine- stra, Stefano Messina, Augusto e Toni Fornari, Tiziana Foschi, Paola Tiziana Cruciani, Norma Martelli, Gigi Pro- ietti, Francesco Zarzana, Guglielmo Ferro. Ha interpretato ruoli in fiction quali Una madre detective, Questa è la mia terra, I Cesaroni E’ stata protagonista del cortometraggio Melanzane al cioccolato diretto da G. Zito vincitore del premio Impact Audience Award 2004, Los Angeles. Vincitrice del premio “Miglior Monologo Femminile” e “Premio Speciale del pubblico” della Prima Edizione,Marzo 2012 del Premio Teatro Traiano di Fiumicino con “Flora e li mariti sua”. Partecipa nel Giugno 2012 alla rassegna internazionale “Migraction 5” al Theatre de l’Opprimé di Parigi ,e al Premio Fescennino d’oro XIII edizione con il monologo La Città di Plastica di S.Resta e F.Zarzana, per la regia di Norma Martelli. E’ stata tra le protagoniste del docu-film scritto e diretto da Francesco Zarzana “Tra le onde nel cielo”, pellicola proiettata alla 69° edizione del Festival del Cinema di Cannes, in concorso anche per i premi David di Donatello. Nella scorsa stagione teatrale ha interpretato “Fool” nel Re Lear di Shakespeare accanto a Giuseppe Pambieri. E’ stata protagonista del docufilm “ Vorrei dire ai giovani, Gina Borellini un’eredità di tutti “ , scritto da Caterina Liotti e Francesco Zarzana e da lui anche diretto, interpretando la partigiana modenese Gina Borellini. Attualmente in scena con Otto Donne e un mi- stero di R. Thomas, con Anna Galiena, Paola Gassman e Debora Caprioglio e la regia di G. Ferro. 


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