ELIO PANDOLFI..." IO MI RICORDO"

Elio Pandolfi, uno degli ultimi e più grandi interpreti del teatro e dell’operetta italiana. Nello spettacolo " Io mi ricordo", a cura di Paolo Silvestrini, andato in scena a Roma al Teatro Flaiano (11 marzo) , il poliedrico artista  si racconta all’istrionico Riccardo Castagnari e a tutto il  pubblico.   Tanti i ricordi ...perché tutto passa tranne che i ricordi ….da Lina Wertmuller, Marcello Mastroianni, Bice Valori ed altri ancora

di Elio Ippolito

I primi anni alla radio negli anni 50 con Corrado Mantoni (rosso e nero), poi Campo de fiori, trasmissioni di enorme successo popolare…..iniziano da qui le tante fasi della carriera (70 anni!) di Elio Pandolfi, attore, doppiatore, imitatore, cantante di operetta …..I ricordi si affastellano l’un dopo l’altro come in uno tsunami frenetico di apparizioni, lampi incontenibili che solo in una strada d’arte sterminata si possono trovare nello spettacolo" Io mi ricordo", a cura di Paolo Silvestrini, andato in scena a Roma al Teatro Flaiano l'11 marzo scorso.

Come doppiatore e cantante, Pandolfi venne chiamato da Luchino Visconti per doppiare Rina Morelli nello spettacolo “L’impresario delle Smirne” e qui ebbe i primi riscontri bellicosi delle donne famose  da lui doppiate, sia la Morelli che Paolo stoppa (grande attore suo compagno) non la presero bene (“ma che ci posso fare?Mi hanno chiamato!!)

I piccanti ma sempre contenuti commenti di Elio proseguono poi con Anita Ekberg, altra grande delusa per essere stata doppiata da lui che con veemenza gli si scagliò contro tra una mezza ubriacatura e l’altra facendogli “assaggiare” il suo alito pestilenziale. Interessantissimi i suoi mini interventi in lingua francese mentre recita o canta in ruoli femminili…..uno spasso che strappa applausi a scena aperta. Tra una menzione e l’altra vengono nominati i big da lui incontrati da Anna Magnani (e pure qui ne imita la voce) a Bice Valori (che lo fece approdare alla radio nel 1949),alla sua grande amica Antonella Steni con la quale ha formato a lungo una delle coppie più affiatate dello spettacolo leggero italiano. Un suo ricordo speciale è andato a Marcello Mastroianni che fece l’esordio proprio al teatro Flaiano. Pandolfi ha avuto anche successi a Parigi e il suo legame con i francesi è continuato con il doppiaggio di Jacques Dufilho, grande attore che interpretava la serie dei film “Colonnello Buttiglione”.

Tantissimi sono stati gli episodi allegri e divertenti tratti dai  suoi ricordi teatrali come quello delle imitazioni rivolte agli animali (cosa che faceva sin da bambino) dove il picco massimo era certamente il verso della gallina (fatto più volte per la pressante richiesta del pubblico tra il quale c’era Renato Scarpa , altro bravissimo attore venuto ad omaggiarlo e salutarlo a fine spettacolo ).

Ovviamente tutta la performance  è stata supportata  da  una valida spalla , e in qualità di intervistatore ecco  Riccardo Castagnari che ogni tanto ha solleticato  il maestro anche a raccontare episodi critici vissuti nel corso degli anni , come quello nel quale rischiò l’arresto insieme all’autore dello spettacolo Dino Verde per il fatto di aver indirizzato pesanti allusioni alle inclinazioni sessuali dell’allora ministro Colombo. Anche esser “tagliato” dai palinsesti Rai per “voce asessuata” fu un duro colpo mai completamente assorbito. Dei suoi rapporti con Toni Ucci e Paolo Panelli, Lauretta Masiero, solo rose e fiori, come pure per i famosi registi che gli affidarono ruoli nei loro lavori cinematografici: Fellini , Visconti, Bolognini e Salce. La sua passione rimase però l’operetta dove debuttò come cantante nel 1954 nella “La barca dei comici”; fece  poi anche “La vedova allegra”sia al teatro Verdi che alla Fenice di Venezia.

Radio, cinema,  teatro,doppiaggio , recitazione al maschile e al femminile , canto…70 anni di carriera ben illuminata da una grande sensibilità artistica: grazie Elio per averci portato a spasso tra i tuoi ricordi.

ELIO PANDOLFI , ”IO MI RICORDO”-

Teatro Flaiano 11 marzo 2019

A cura di Paolo Silvestrini

Con Riccardo Castagnari


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