Lo schiaffo della prima Guerra Mondiale, la Carnia e i suoi impervi sentieri, la trincea, la paura e il coraggio: pensieri, ricordi e speranze di una portatrice carnica, poesia e dramma. "Un Attimo primo" di Paolo Logli , in scena a Roma, al Teatro Vascello, Sala Studio, fino al 18 novembre. Protagonista magistrale Claudia Campagnola, regia Norma Martelli
di Ester Ippolito
Dopo lo schioppettio di un fucile, il fragore di una granata, resta il silenzio a ricordare la guerra, quella passata, attuale e futura, con i suoi incubi, la sua ingiustizia e il suo furto di vite umane ... Lo spettacolo “Un attimo prima” , scritto da Paolo Logli, unendo ispirazione, passione e ricerca, con una magistrale interpretazione di Claudia Campagnola e regia di Norma Vitelli, in scena al teatro Vascello di Roma ( Sala Studio) fino al 25 novembre, apre uno squarcio poetico e drammatico al tempo stesso sulla prima guerra mondiale.
Evento dolorosissimo ricordato proprio in questi giorni nelle celebrazioni per il suo centesimo anniversario, che in questa opera teatrale prende vita attraverso i racconti, i ricordi, le paure e le speranze di una ragazza, una portatrice carnica, una di quelle figure femminili poco ricordate, che presero parte attiva alla prima guerra mondiale sul fronte carnico e che , ufficialmente “arruolate ” dal comando militare, arrivavano alle trincee, percorrendo sentieri impervi e faticosi e portando gerle cariche di medicinali, cartucce, viveri. Raggiungevano i soldati nel loro posto di combattimento, i loro padri, mariti, figli, fratelli, fidanzati, e talvolta riportavano indietro “ a dorso di donna” corpi mutilati e cadaveri. Un calvario che durò ventisei mesi, dall'agosto del 1915 all'ottobre del 1917, periodo in cui si costituì un vero corpo di ausiliarie formato da donne dai 15 ai 60 anni di età.
E' una giovane ragazza, una delle tante portatrici carniche interpretata da Claudia Campagnola, che racconta in " Un attimo prima" le paure della guerra, il suo impegno, insieme a quello delle altre donne coinvolte nella missione, nel portare aiuto e soccorso ai soldati in trincea " faccia a faccia con gli austriaci a rischio della vita ogni momento... che poi ci vorrebbe così poco per capirsi tra i popoli....”. Ma la guerra ha spazzato via la quotidianità, i piccoli svaghi , la serenità del paese travolto da questo conflitto “ perchè il Governo ci ha detto che gli austriaci vogliono impossessarsi delle nostre terre”. In un monologo intenso e appassionato, ricco di sentimenti, forte e duro ma non retorico, si affollano ricordi sereni e semplici come i festeggiamenti per il Natale e i canti in tempo di pace, i balli di San Lorenzo, o quando da bambina questi monti venivano scalati con gioia insieme alla nonna. E ora incombono la fatica e la paura ,ogni volta che le portatrici salgono in vetta, di non trovare più qualche compaesano, sempre desta l’attenzione a ogni fischio che preannuncia una granata....l'abbandono sotto a una pioggia dirompente che accompagna la salita, o l'abbandono sotto il sole e il cielo azzurro ,quasi un simbolo di speranza.
La protagonista alterna con una potente espressività momenti di gioia nel rimembrare il passato accanto a nuove speranze per il futuro a momenti di angoscia e paura, stanchezza, disillusione. Nel frastuono della guerra si apre anche una porta all’amore, un sogno, un pensiero, uno sguardo, un sorriso, un bacio lanciato....perchè la vita spesso è più forte ... ma la guerra, la morte lo sono ancora di più.
Le parole della protagonista sono accompagnate da un gioco sottile di percussioni, a cura di Gianfranco Vozza, e da brevi intermezzi musicali- o frammenti- di Nicola Piovani. La scenografia, arida e veritiera , ci riporta nel grigio di una trincea, e anche lo spazio ridotto della Sala Studio contribuisce a creare una maggiore vicinanza con la protagonista ,tanto da coinvolgere il pubblico quasi in una trance nel vivere i suoi pensieri.
Nella foto accanto la regista Norma Martelli, Claudia Campagnola, e Paolo Logli
L' AUTORE- Paolo Logli, ligure di la Spezia, scrittore poliedrico e appassionato di musica, è autore televisivo, teatrale e cinematografico.
TEATRO VASCELLO , SALA STUDIO, FINO AL 18 NOVEMBRE
Repliche solo di venerdì e sabato h 21.30 e domenica h 18.30
La Compagnia della Luna
UN ATTIMO PRIMA
di Paolo Logli
con Claudia Campagnola
percussioni Gianfranco Vozza
frammenti musicali Nicola Piovani
luci Danilo Facco
regia Norma Martelli
aiuto regia Maria Castelletto
FOTO BALLAREVIAGGIANDO (Elio Ippolito)