Una rappresentazione sincera, genuina, pacata ed elegante, che racconta, nel vero termine della parola, la vita del Califfo attraverso i suoi amori o non amori, solitudini e malinconie, delusioni, rabbia e amarezze, e attraverso i sentimenti forti rappresentati in tutte le sue canzoni. Successo di pubblico per lo spettacolo di Carlo Mucari, musicista e attore, che è andato in scena a fine settembre al teatro Delle Muse di Roma. Incisiva la voce della giovane Giulia Orlandi e non di meno la musica della band “ Razza Bastarda"
di Ester Ippolito
“ Amo distinguermi dalle cover perché nel mio spettacolo porto in scena l’anima e la filosofia di Franco Califano attraverso la poesia e la musica. Rivesto il ruolo di cantattore inseguendo un filo logico della sua vita e pensiero alternando i suoi bellissimi brani e monologhi ,accompagnandomi con la chitarra, con il supporto musicale della Razza Bastarda Band e la voce splendida di Giulia Orlandi”. Con queste parole Carlo Mucari ( nella foto con Maria Teresa Marotta), attore (cinema e televisione) e musicista presenta il suo lavoro “ Er Gigante ”. Omaggio di Carlo Mucari al Maestro Franco Califano. La malinconia di un tempo piccolo”, andato in scena il 25 e 26 settembre al Teatro delle Muse di Roma (direzione artistica Maria Teresa Marotta) , e pronto a ripresentarsi in altri teatri e palchi . “ La perfomance si perfeziona costantemente- racconta l’autore – e si va arricchendo sempre di più”.
Lo spettacolo, che tocca e coinvolge molto il pubblico, nasce da un’ammirazione profonda verso Califano da parte di Mucari e anche da un’amicizia di tempi lontanti quando – dice ancora l’autore- “andavo a trovarlo per portargli a far leggere alcune mie composizioni.E qualcosa di mio lo canto in alcune scene. Tra l’altro sono diventato attore grazie a lui, che mi ha sempre spinto verso questa professione e grazie al fatto di recitare i suoi famosi monologhi che mi venivano proprio bene”. Da un affetto sincero nasce una rappresentazione sincera, genuina, pacata ed elegante, che racconta, nel vero termine della parola, la vita del Califfo attraverso i suoi amori o non amori, solitudini e malinconie, delusioni, rabbia e amarezze, e attraverso i sentimenti forti rappresentati in tutte le sue canzoni.
Incisiva la voce della giovane Giulia Orlandi che nel suo ruolo di solista con canzoni come Minuetto, Nevicata del 56, Un’estate fa e altre, o interpretando brani insieme allo stesso Mucari, richiama fortemente l’attenzione del pubblico con le sue note alte e passionalità. Non di meno la band “ Razza Bastarda" composta da Marco Pietracci alla chitarra, Doriano Prati alla fisarmonica, Mirko Di Tullio alle tastiere, Tonino Censi al basso ed Emilio Galuppo alla batteria. “ Razza Bastarda in stile rap ,tra l'altro– dice ancora l’autore- conclude questo omaggio all’artista con una forza diversa e piena di vitalità: si tratta di una canzone bellissima meno nota e poco o cantata ma che racchiude tutta la sua filosofia di vita”.
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