La compagnia Visual Arts Department di Antonio Di Vaio e Danza Espanola di Lily De Cordoba in una rappresentazione intensa di flamenco tra colori e molteplici scenografie al Teatro Greco di Roma
di Manuela Ippolito
Flamenco e contaminazione ad arte. Questo lo spettacolo presentato al Teatro Greco di Roma che ha ospitato Visual arts Department e Danza española, nell’ambito della rassegna Danze del Mondo, che ha visto in scena flamenco, mambo, tango, danze orientali e hip-hop per un viaggio interculturale nel cuore di Roma.
Visual Arts Department di Antonio Di Vaio e Danza Espanola di Lily De Cordoba hanno presentato Alma Flamenca con gli interpreti Juanjio Garcia Fernandez, Laia Salvador Ramos, Fernando Alfaro Rubio, Pedro Antonio Monje Merino, Antonia Estepa Orellana, Ana Marcia Garcia, Carlos Elgueta Gonzalez, Vito Bortone, Elisa Lliani, Serena Dell’Unto, Valentina Santo e Di Vaio stesso. Lo spettacolo multiforme ha raccontato l’intensità e la sincerità espressiva del Flamenco, la storia di questa forma d’arte, dalle sue origini spontanee fino alla forte contaminazione con altri stili di danza. Abiti di scena sempre diversi e numerose coreografie hanno animato la platea del teatro passando da momenti allegri a sprazzi molto più intimisti e intensi. Una fusione interessantissima con la danza contemporanea con la regia di Antonio Di Vaio e le coreografie di Vito Bortone e Juanjo Garcia Fernandez tra musiche tradizionali, chill out e contemporanee.
Il flamenco, contaminato o classico, resta “potere misterioso che tutto il mondo sente e che nessuna filosofia spiega … un potere e non un modo di fare, una lotta e non un pensiero… non è questione di capacità, ma di stile vivente… non è nella gola, sale all’interno a cominciare dalla pianta dei piedi”, come scrive Federico Garcia Lorca.