Colori e culture con "Le danze dei continenti"

La nuova rassegna prevista a Roma ai primi di marzo  dà spazio alle radici etniche del ballo con un inedito confronto tra popoli di tutto il mondo

di  Livia Rocco

Le danze dei continenti è un’assoluta novità nel panorama degli eventi dedicati al ballo e alla danza. La prima edizione di questa rassegna di danze etniche e popolari di ogni parte del mondo si svolgerà il 5 marzo a Roma (Teatro Viganò).
“L’intento è soprattutto quello di incoraggiare un confronto diretto tra culture diverse che attualmente manca in questo campo – spiega Alessandra Micarelli, organizzatrice della manifestazione insieme a Gloria Bandinelli."Ho notato, anzi, che alcuni centri culturali sono un po’ chiusi in sé stessi, non abituati a questo tipo di esperienza”.

Forse ci volevano il retroterra e i precedenti di Alessandra per trovare la chiave giusta. “Ho studiato danze popolari al Centro Mousikè di Bologna, frequentando il  corso per ‘danzeducatore’ – continua  l’organizzatrice."Là ho avuto il primo approccio con le danze etniche di tutto il mondo, dalle Hawaii alla Nuova Zelanda”. Come sempre, spetta ai più coraggiosi aprire nuove strade, e la prossima  manifestazione romana rompe un po’ gli schemi abituali dei concorsi di ballo settorializzati e superspecializzati, dove ogni realtà vive e lavora nella sua nicchia.
Non è un caso se Le Danze dei continenti privilegia la conoscenza alla competizione, in base a una filosofia ben precisa. “In fondo tutti i balli hanno un’origine popolare, anche quelli che poi si sono trasformati in balli da sala – spiega Alessandra Micarelli -  e proprio per questo motivo il nostro raggio d’azione è molto ampio. Lo spirito è quello di una festa, e il premio da assegnare alla danza che rappresenterà meglio un continente sarà più un simbolo che il frutto di una competizione, anche perché spazieremo tra stili e modi di ballare difficilmente paragonabili tra di loro: dalla danza indiana alla salsa, dai balli maori al tango, e così via. La giuria, composta da esperti, valuterà la bellezza dei balli ma anche la loro ‘fedeltà’ alla  tradizione”. Sempre con l’obiettivo di mettere in risalto la comune matrice popolare della danza, ogni esibizione sarà preceduta da una descrizione.Ci sta a cuore l’approfondimento culturale, soprattutto per le danze meno conosciute, e penso anche di inserire nella rassegna la lettura di una breve poesia dedicata alla pace, in diverse lingue, proprio per dare il senso della varietà", annuncia Alessandra.
Una varietà testimoniata anche dalle adesioni; la prima a iscriversi è stata una ballerina indiana, alla quale ha fatto seguito un gruppo latino-americano. E  sul sito http://ledanzedeicontinenti.xoom.it si può avere un’idea del repertorio – potenzialmente inesauribile - offerto dai cinque continenti, Europa compresa. Per le iscrizioni, aperte sia ai gruppi che ai solisti, c’è tempo fino al primo marzo.


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