Nomad Fest, e il viaggio continua

La Gipsy Route  non si ferma dopo il successo del primo Festival Nomad Dance di Milano. In agenda un viaggio magico  in India, Rajhastan,  e una crociera  Nomad Fest sul Mediterraneo 


Tessuti fruscianti, sete morbide,  risuonar di  medagliette e tanti colori sgargianti. Melodie  evocatrici, ritmi coinvolgenti, profumi  inebrianti. Gioia, allegria e armonia. In questa atmosfera si è svolto e  si è concluso a Milano (29-30 ottobre, Superstudiopiù di via Tortona 27 ) il primo Festival  delle danze nomadi, il  Nomad Dance Festival.

Una manifestazione ad ampio respiro culturale  che ha portato su un unico palcoscenico  una miriade di danze  frutto della  Gipsy Route, La via dei Gitani: un lungo cammino  partito  600 anni fa  dall’India, dal deserto dei Thar, che ha attraversato la Persia, la Turchia, l’Egitto, il Marocco, i Balcani fino al Mediterraneo, Creta, Grecia, l’Andalusia e alcune zone del Sud Italia…Un cammino che si è nutrito di scambi culturali, incontri, contaminazioni, arricchendo “passo dopo passo” le proprie danze e le proprie  tradizioni. L’obiettivo del Festival è stato proprio  quello di riscoprire tradizioni e culture dei popoli nomadi e le radici anche comuni delle danze folk. Un progetto  nato dal cuore e dall’esperienza di  Monica Maya Devi, danzatrice ed insegnante di danze Nomadi e Indiane, maestra di Yoga e Tantrismo, ricercatrice spirituale e fondatrice della scuola di danza e yoga Mudrarte di Milano, membro dell’International Dance Council Cid Unesco.

La ricchezza culturale  si manifesta nell’unione delle  varie forme di espressione artistica di ogni paese ed è questo che abbiamo voluto far conoscere - afferma Maya Devi. “L'obiettivo principale  del  Festival Nomade  è stato quello di diffondere la cultura e le tradizioni di popoli non conosciuti o molto spesso dimenticati o confusi con etnie di basso profilo.  I nomadi o  Gitanos sono sempre stati viaggiatori che portavano la loro cultura nei paesi in cui passavano attraverso la musica, la danza e la libertà d'espressione. Saggi popoli hanno attraversato continenti a ritmo di danze e musiche, al suono di cavigliere, al ritmo incalzante dei cavalli”. Nel carnet del Festival una magia  di danze, movenze e linguaggi di tanti paesi   con danze nomadi,   danza del ventre  turca, egiziana, marocchina, mediorientale, le danze persiane, afghane e greche, le danze indiane classiche e di fusione (anche la Bollywwod), il  flamenco … fino   alle danze del sud Italia di Napoli e Salento...Tutto con la partecipazione di artisti internazionali. Più  l'atmosfera  del Nomad Bazar con  thè alla menta e dolci arabi  e  sfilate di abiti gipsy.

I nuovi progetti

L'eco della musica non si èancora spento e   dietro l’angolo ci sono già nuovi progetti. Sulla scia del  successo del festival,  la direttrice artistica della manifestazione Maya Devi, in collaborazione con l’azienda indiana Hi Tour, lancia  infatti  una magica  proposta di viaggio  alla scoperta di un 'India inedita, paese culla del grande cammino dei nomadi.  Si tratta del   tour  The Festival of Colours and Deserts Road ( partenza dal 19 febbraio al 2 marzo 2012), aperto  a tutti coloro che desiderano   conoscere  questo paese, danzatrici e non. Nel corso del viaggio in  Rajasthan, oltre a conoscere angoli stupendi di questo paese, sarà possibile conoscere le danze, la musica e le tradizioni nomadi dell'India  suonare strumenti, cantare con i pù grandi maestri di danza e musica.  E a maggio  (4-8 maggio) tutto il patrimonio culturale ispirato alla Gipsy Route si trasferirà  a bordo della nave   Costa per  una crociera Nomad Fest nel Mediterraneo con tappe a Savona, Barcellona, Ibiza e Marsiglia. A bordo spettacoli e stage con artisti internazionali, dalle  danze orientali alle  indiane, dal flamenco ai balli gitani e Yoga...e il viaggio continua…


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