Anteprima. Les Étoiles 2020...l' universo delle stelle

Conto alla rovescia per l’evento di danza cult della capitale, Auditorium Parco della Musica, Roma, 24-25-26 gennaio 2020 : Les Étoiles, a cura di Daniele Cipriani, con la partecipazione  di  fuoriclasse della danza internazionale che   saranno in scena alla Sala S. Cecilia il 24 e 25 gennaio (ore 21) e il 26 gennaio 2020 (ore 17).  In questa 9a edizione di Les Étoiles (poiché alle cinque precedenti edizioni romane si devono aggiungere quelle di Venezia, Cagliari e Ravenna, ricordandosi che la 10a edizione si terrà al Comunale di Bologna il 26 e 27 settembre 2020), aumenta il numero delle stelle che danzeranno ed aumentano anche il numero delle serate, portate eccezionalmente a tre. E anche la ‘sorpresa’, preannunciata ogni anno ma svelata solo all’ultimo, potrebbe rivelarsi particolarmente gustosa…..Omaggio ad Alicia Alonso

 

Il conto alla rovescia per questo viaggio stellare è iniziato, così come è iniziata l'attesa degli spettatori non solo italiani.  Le étoiles non sono state ancora tutte annunciate ma possiamo intanto anticipare che la portabandiera dell’armata danzante sarà la popolarissima ballerina argentina, ormai simbolo de Les Étoiles per numero di presenze in campo, Marianela Nuñez che avrà accanto il russo Vadim Muntagirov, danseur noble dei più puri (detto “Vadream” perché considerato il partner del sogno dalle ballerine del Royal Ballet di Londra, compagnia da cui sia lui che la Nuñez provengono); interpreteranno passi a due del repertorio classico (La Bayadère e Bella Addormentata), mentre la coppia, costituita dal tedesco Friedemann Vogel e dalla spagnola Elisa Badenas, interpreterà Legend, brano di John Cranko, demiurgo dello Stuttgart Ballet (loro compagnia di provenienza), e una scelta contemporanea, Mona Lisa di Itzik Galili, brano che colpisce per il suo atletismo spinto.

Una delle caratteristiche che rende Les Étoiles così diverso da altri gala di danza è proprio la scelta del programma, che spazia dai classici di repertorio di Petipa, conditi di fouettés, grands jetés ed altri virtuosismi mozzafiato, a brani firmati da grandi nomi della coreografia del 20° secolo o da coreografi contemporanei di punta. La ballerina francese Aurélie Dupont, già étoile dell’Opéra di Parigi di cui oggi è la direttrice, sceglie di interpretare la ricostruzione di Ekstasis, leggendario assolo di Martha Graham, e un brano di Alan Lucien Øyen, coreografo norvegese attualmente molto in vista. Invece Robert Fairchild, già principal del New York City Ballet, arriva direttamente da Broadway per condurci nello scintillante mondo dei musical con un brano tratto da Un Americano a Parigi, acclamato spettacolo di Christopher Wheeldon. Attesi anche la stella del Bolshoi di Mosca, il russo Denis Rodkin, e il coreano Young Gyu Choi del Balletto Nazionale Olandese, mentre a grande richiesta ritorna lo spagnolo Sergio Bernal del Balletto Nazionale Spagnolo, ballerino carismatico che elettrizza gli spettatori fin dall’istante in cui appare in scena.

Les Étoiles 2020 sarà soprattutto l’omaggio di Roma ad Alicia Alonso, mito del balletto mondiale scomparsa poche settimane fa. Per celebrare la loro grande maestra arrivano i cubani Yanela Piñera (Queensland Ballet di Brisbane, Australia) e Luis Valle (Ballet Méditerannée dell’Opera di Nizza), sfoderando in un brano tratto dal Don Chisciotte e nel passo a due Acque di Primavera di Asaf Messerer (dove i ballerini passano più tempo in aria che sul palcoscenico), quello scatenato brio caraibico che contraddistingue le stelle formatesi sotto la guida dell’Alonso, all’ombra delle palme de L’Avana.

È naturale, parlando di Les Étoiles- dice Daniele Cipriani- accennare all’internazionalità dell’evento, visti i molteplici paesi di provenienza degli artisti (ballerini, coreografi, compositori), e sottolineare la sua universalità, dovuta al linguaggio tersicoreo che li riunisce tutti sotto un’unica bandiera. Lo faccio tutti gli anni, e lo voglio fare ancora. Ultimamente, mi è capitato di ripensare all’ultimo quadro, quello più celebre, del Ballo Excelsior (balletto ottocentesco italiano che fece furore in tutto il mondo) dove si vede una “Marcia delle Nazioni” in un tripudio di bandiere svettanti da tutto il mondo. È l’apoteosi della Pace, il trionfo della Concordia, con tutte le nazioni che si salutano sorelle. Mi piace pensare che il gala Les Étoiles sia l’”attualizzazione” – cioè, la loro applicazione in un contesto moderno – degli ideali che furono alla base di Excelsior, diventandone i personaggi, con i nomi di Luce, Civiltà, Progresso, Fratellanza, Amore. Ne Les Étoiles, gli stessi ideali sono, in veste attuale, alla base dell’intero ed ambizioso progetto.”

Daniele Cipriani Entertainment è riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali come organismo di produzione per la danza

www.danielecipriani.it

Credit foto Malcom Levinkind

 


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