Notte della Taranta, è la volta di Shablo, maestro concertatore. Parola chiave " contaminazione"

Sarà Shablo, dj, producer e musicista innamorato della musica , nato in Argentina ma con radici lucane, il maestro concertatore della prossima edizione de La Notte della Taranta, Melpignano, 24 agosto 2024. Una edizione " matura" che guarda alle sue origini, al passaggio di più generazioni dalla prima Notte del 1998. Da qui il nome che etichetta questa edizione " Generazione Taranta ". L'annuncio del maestro concertatore e della nuova edizione della Ndt è avvenuto a Bari negli spazi della Fiera di Levante.

Passato e futuro, tradizione e sonorità del presente, ricerca e contaminazione, valore della musica, energia e   terapia.  Sarà Shablo  il maestro concertatore della 27esima edizione del Concertone La Notte della Taranta, il rito collettivo che celebra la cultura popolare salentina in programma il 24 agosto a Melpignano (LE).

Punto di riferimento della musica urban italiana degli ultimi vent’anni, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, in arte Shablo, è un musicista, produttore, manager, dj e discografico italo-argentino, che spazia tra i vari generi, dal soul alla trap, dal rap all’elettronica d’avanguardia. Figura di richiamo  per  i giovani, si pone alla guida di un  Concertone che ai giovani è dedicato, a tutti quei giovani che sono cresciuti attraverso le Notti della Taranta, ormai un lungo racconto. Mission di Shalbo sarà quella di far dialogare due mondi apparentemente lontani cercando un equilibrio tra passato e futuro. Il musicista,  che ha già iniziato gli incontri con l'Orchestra  de La Notte della Taranta, sarà affiancato dal pianista e compositore prodigio Riccardo Zangirolami che a soli 23 anni ha già diretto l’iconica Hollywood Studio Symphony Orchestra. Allievo di Conrad Pope, Zangirolami collabora con il maestro Andrea Morricone, e sono suoi alcuni degli arrangiamenti orchestrali degli artisti Marracash, Elisa e Giorgia.

" Sono davvero felice di essere qui - le parole di Shalbo in conferenza stampa- e so anche di assumermi una grande responsabilità. La musica è un linguaggio universale e magico che viene messo a disposizione di questi grandi eventi e la La Notte della Taranta è qualcosa di più di un grande Concerto. La sfida oggi è riuscire a coniugare la tradizione, passo fondamentale da portare avanti nel tempo tramandando i valori della pizzica, con la contaminazione dei nuovi generi e generazioni. Nel 2024 la musica deve riappropriarsi del suo ruolo di unione e di incontro, compito della Taranta è riportare questa tradizione in piazza non solo per ballare ma per far proseguire l'innamoramento dei giovani delle  proprie radici. Sono nato in Argentina, vengo dal profondo sud e ho origini lucane, e con la direzione del Concertone il cerchio si chiude. In Argentina ho sempre ascoltato musica, a casa dei nonni sentivo la tarantella e sono stato sempre affascinato dal tarantismo e dal valore terapeutico della pizzica. Venendo dal mondo urban riconosco il valore della musica come terapia per molti giovani provenienti da situazioni sociali difficili. La Taranta è un rito , dagli aspetti tribal, che riporta ad un periodo senza tempo, ma non è solo una ferita ma anche la riscoperta della propria storia. Contaminazione sarà la parola chiave del Concertone 2024:  unire il mondo tradizionale, senza stravolgimenti, alla mia storia musicale.  In un’epoca di omologazione della musica dove tutto è molto simile, andare a riscoprire le radici della musica popolare ed etnica del mondo mischiandole con le sonorità moderne significa proiettare questa musica nel futuro. Ecco perché ho scelto un giovanissimo direttore d’orchestra che mi affiancherà: Riccardo Zangirolami. La sua giovane età è un simbolo."

 

"La scelta di Shablo- ha confermato  Ivan Stomeo, Fondazione Notte della Taranta- è rivoluzionaria e può sintetizzare al meglio il lavoro di questi anni, perché il Maestro porterà sul palco nuova energia e contaminazione. La grande sfida è proprio quella, far incontrare la musica popolare e la musica contemporanea”.

Le premesse per un mix esplosivo ci sono tutte. “Ci sono cose che solo la musica riesce a spiegare. La musica è un modo per leggere la realtà e descrivere i sentimenti, anche meglio delle parole- ha detto Michele Emiliano, presidente Regione Puglia, sottolineando come questo evento oggi rappresenti "l'anima di tutta la Puglia ." Sono sempre curioso ed emozionato a ogni nuovo Concertone, è un po' come un piccolo chimico... E sono tanto più curioso di vedere questa edizione che parla alla “Generazione Taranta”, al pubblico che è cresciuto con questa manifestazione. Quando si riempirà la piazza di Melpignano ci si accorgerà che il ritmo dei tamburi è il ritmo della battaglia di pace, uguaglianza e  giustizia che la Puglia vuole portare nel mondo". Il presidente Emiliano ha dedicato questa conferenza stampa alla memoria del giornalista Ernesto Assante, ricordato dallo stesso Shablo.

"La Notte della Taranta è simbolo della Puglia nel mondo, della nostra tradizione e della cultura popolare salentina- ha inforzato l'Assessore al Turismo Regione Puglia, Gianfranco Lopane-"Lo spettacolo, giunto alla sua 27esima edizione, ha il potere di unire le persone e di restituire, a ritmo di pizzica e colori, la nostra gioia di vivere. È proprio questo che, secondo gli studi più recenti, ricercano i turisti, italiani ed internazionali, dalla nostra terra: la bellezza del nostro stile di vita come la più autentica motivazione di viaggio".

La Notte della Taranta" è uno degli eventi dal vivo più attesi nel panorama culturale italiano. Il Concertone e il festival popolare itinerante che lo precedono contribuiscono a tramandare la nostra tradizione e a farla conoscere a livello internazionale. I turisti vengono in Puglia per poter vivere esperienze uniche al mondo e il Concertone è senza dubbio una di queste, con la musica popolare, il ballo e lo spettacolo itinerante- le parole della  Consigliera delegata alle Politiche culturali Regione Puglia Grazia Di Bari.

È particolarmente intrigante il tema della 27^ edizione della Notte della Taranta 2024: ‘Generazione Taranta’. Un’intera generazione cresciuta nel culto delle Radici della musica e delle danze popolari salentine, a cui è riuscita ad attribuire le Ali giuste per proiettarle nel futuro, consegnandole integre e valorizzate alle future generazioni- l'intervento del  Direttore dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno.

Con l’annuncio del maestro concertatore per Melpignano si rinnova un rito. Il Festival riesce a portare a Melpignano fino a duecentomila persone, il che significa un grande impegno organizzativo che dimostra la capacità del territorio di ospitare grandi eventi, in sicurezza e con grande capacità di accoglienza. Ogni anno ripartiamo dalle origini perché il Salento ha tanto da dire ed ha desiderio di aprirsi e dialogare con il mondo attraverso il linguaggio della musica- ha concluso il sindaco di Melpignano Valentina Avvantaggiato. 

Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia e da Pugliapromozione in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina e Istituto Diego Carpitella.

(Foto NDT)


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