Vita e morte, bene e male, patto con la natura affinchè favorisca la Comunità, maschere, simboli, riti , tradizioni, colori, emozioni, musica, canti e danze. Con lo spettacolo La Tarantella del Carnevale (19 febbraio 2023, Auditorium Parco della Musica), settima edizione, un progetto originale del maestro Ambrogio Sparagna , si è celebrato ancora una volta con una grande festa il Carnevale. Non il grande Carnevale dei carri o dei grandi eventi ma il Carnevale delle tradizioni e delle maschere regionali. In scena l'Italia più vera.
Al centro la natura che dobbiamo difendere, i sacri cicli stagionali , le forze del bene e del male in costante lotta. Anche se è il bene che alla fine la vince. E sul palco le melodie tradizionali dell’Orchestra Popolare Italiana, i canti del Coro popolare diretto da Annarita Colaianni, le favole di Trilussa in musica, e il Corpo di Ballo dell’Auditorium diretto da Francesca Trenta che, con costumi che hanno espresso una grande creatività, hanno onorato con i loro balli la natura .. alberi e rami si sono mossi al suono della musica, un albero gigante o Uomo Selvatico ha invaso la scena e ci ha ricordato che dobbiamo rispettare il verde , uno splendido cervo ha danzato con passione, insieme a tante altre maschere zoomorfe, focus di questa edizione de La Tarantella del Carnevale, che rappresentano una tradizione forte nelle aree alpine e appenniche , e che si caratterizzano per i travestimenti dalle sembianze animalesche , orsi, capre, cervi, e anche vestimenti villosi.
Un patrimonio culturale di grande valore che ha reso protagonista una Italia regionale colorata che festeggia e celebra il Carnevale confrontandosi con le forze della natura alla ricerca della rinascita. Così come il Carnevale segna l’inizio del risveglio della natura con la Primavera dietro l’angolo. " Il Carnevale non è solo rappresentato solo dai grandi carri allgorici, pensiamo a Viareggio, Polignano o altri grandi eventi, ma anche dalle maschere che mantengono vive antiche tradizioni dell'Italia più vera- ha sottolineato Sparagna.
Ospite dal Molise il Diavolo di Tufara, espressione della lotta tra il bene e il male, che ha lottato sul palco con chi lo voleva contrastare...Ma la sua fine è segnata da un processo e condanna e morirà come muore il Carnevale.... .
E dal Lazio- Trivio e Maranola- sono giunte le statue giganti degli sposi (Vinzenzella, portata in scena da Antonella Sparagna e Don Nicola, portata in scena da Antonio Guglielmo) a cantare e ballare . Statue di realizzazione artigianale con materiali di riciclo, a cura di Antonio Guglielmo di Trivio, che ha curato anche la realizzazione dell'albero gigante. E nella folla colorata e divertita di maschere anche il cappello a cono del Capoballo del Carnevale di Montemarano , la Vecchia di Carnevale , " vecchiae bambino, uomo e donna", tipica della Campania, e tanti altri simboli di un Carnevale rituale.
La danza, e i costumi ideati per l'occasione, ha avuto un ruolo rilevante nell'azione scenica. "Lo spettacolo di questa settima edizioe dellla Tarantella del Carnevale- racconta Francesca Trenta, alla guida del Corpo di Ballo! popolaredell'Auditorium di Roma - ha valorizzato la vita. La nascita, la rinascita, la morte, il passaggio. Il Cerchio coreografia che richiama il mondo vegetale buono e maligno, è l'essenza di questo pensiero. La bellezza delle donne si esprime con radici e rami, le chiome sono coperte, siamo forti come gli alberi secolari e affasciananti come anche il male può essere.. La natura nasce dalla danza di una donna che scava nella terra, la madre terra ruota su una tarantella che ha vortici ed accenti ritmici..così ho interpretato il brano in cui Madre Natura si incontra con l'animale e con l'uomo ... E' stato un lavoro complesso, ho cercato tutti gli elementi nei corpi valorizzando le differenze stesse che i nostri corpi potevano trasformare in unicità. Il lavoro sui costumi, sulla ricerca dei tessuti, sui quadri scenici, le architetture corali reinterpretati fisicamente...e la presenza delle maschere antropofmorfe con cui ci siamo relazionati per la prima volta hanno aperto nuovi canali interpretativi anche della musica e dei codici coreutici tradizionali. E' stato un lavoro unico e totale, abiti copricapo passi strumenti abiti danza tutto ha camminato insieme. Ho avuto la possibilità personalmente di esprimermi teatralmente e di trasferire questa modalità al corpo di ballo che mi ha seguito dimostrando veramente una crescità e capacità che sono maturate nel tempo".
Come già è accaduto per La tarantella del Carnevale 2022 , quando già forti venti di guerra ci minacciavano, a un anno dall’inzio del conflitto Russia Ucraina, non è mancato un rinnovato pensiero alla pace “ che va sempre cercata” con una canzone popolare, che è quella che racconta al meglio l'animo umano. E tra le emozioni e i battimani del pubblico, l'annuncio del prossimo appuntamento al Parco della Musica con il maestro Sparagna, Orchestra a e Coro: Primo maggio nel ricordo del sindaco, e poeta, lucano Rocco Scotellaro.
e.p.i.
Un progetto originale di Ambrogio Sparagna per Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica ,Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni , Gruppo Danzatori Popolari diretti da Francesca Trenta Con la partecipazione di Le maschere zoomorfe molisane Una produzione originale di Fondazione Musica per Roma
I Danzatori del Corpo di Ballo! sono: Silvia D'Afflisio, Silvia Cesaroni, Miriam Tocca, Simona Danieli, Fabiola Barbierato, Massimini Serafini, Anna Candeliere, Mattia Carlucci, Riccardo Cananiello. Nuovi danzatori in scena: Antonella Raffaelli, Roberta Tomassi, Zoe D'Alessandro. Con la partecipazione di Stefano Campagna che ,da sempre, è parte integrante dei progetti di danza popolare con l'Orchestra Popolare Italiana. Coreografie e direzione del Corpo di Ballo Francesca Trenta, Direzione artistica Ambrogio Sparagna.
FOTO BALLAREVIAGGIANDO.IT di ELIO IPPOLITO
Foto Unpli Diavolo di Tufara
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