L'Italia delle tradizioni, dei riti e delle feste tra fede e reminiscenza di antichi culti: lo scenario della rassegna Incontri Popolari, su Zoom ogni mercoledì a cura di Roberto D'Agnese, che riunisce intorno a questo tavolo virtuale un ottimo parterre di ospiti, con partecipazione di pubblico anche dall'estero, è ancora la Campania, una regione davvero ricca di momenti di tradizione da condividere. Al centro I Riti Settennali di Sanframondi, Benevento , e I Gigli di Nola (Napoli).
Come sottolinea spesso Roberto D'Agnese, " la tradizione è un punto fermo della nostra vita ed è essenziale mantenere sempre un approccio delicato per riuscire a divulgare la reale essenza delle varie manifestazioni". Nella puntata del 9 febbraio di Incontri Popolari, siamo andati alla scoperta dei Riti Settennali di Guardia Sanframondi e della Festa dei Gigli di Nola, definita anche " la festa più potente del Sud Italia". Eventi fortemente sentiti, e fortemente partecipati dalla popolazione, e anche richiamo per i visitatori.
Due riti con affinità profonde. " Entrambe le feste / celebrazioni - l'intervento di Ugo Vuoso, antropologo, ospite fisso di Incontri Popolari, insieme al filosofo musicista Pierpaolo De Giorgi - mostrano cortei processionali, con una danza sacra ,e di fatto c'è un richiamo alla Comunità contro la dispersione. Al centro il corpo umano: a Guardia per le flagellazioni che si impongono i fedeli e a Nola per la forza fisica impegnata nel sostenere le macchine dei Gigli. Inoltre è evidente l'unione di più simboli : comunità, Chiesa, Rioni. Sono riti che testimoniano l'appartenenza al proprio territorio". " In questi riti vediamo una grande espressione dell'inconscio collettivo che diventa palpabile- l'osservazione di De Giorgi- " Nei Misteri raffigurati a Guardia c'è la congiunzione tra vita e morte (Flagellanti), gli opposti complementari di cui è composta l'armonia, e assistiamo all'insieme di più momenti della liturgia cristiana. Tutto questo diventa qualcosa di spettacolare. Nella festa dei Gigli di Nola emerge una danza dionisiaca, partecipata , dove tutti stanno stretti, un orgasmo collettivo , in un movimento su e giù, cielo e terra, (un coito). Nei suoi simboli (Gigli più la Barca) si legge una processione fallica. Una religiosità pura, estetica, spettacolo e teatro." Ma andiamo a scoprire l'anima di questi eventi.
I Riti Settennali di Guardia." Un Guardiese senza riti non è un Guardiese"
Intenso, spettacolare, una testimonianza di fede. Nel corso dei Riti Settennali di Guardia, evento che si rinnova ogni sette anni, " la città si trasforma in una Basilica a cielo aperto, dove tutta la popolazione testimonia la propria devozione alla Madonna - le parole di Don Tonino, Parroco di Guardia. "La celebrazione dura una settimana, ma è importante capire cosa succede prima e dopo , ovvero nei sette anni che intercorrono fra le celebrazioni: è una preparazione continua, un cammino di penitenza, che ci chiede la Chiesa , che vale per tutti, cittadini e clero. Molti Guardiesi tornano da fuori per partecipare, i Rioni (quattro) preparano con passione il loro Rito, organizzando processioni durante le quali vengono raffigurati i Misteri, scene dell'Antico Testamento o della vita di Cristo. Durante la processione i penitenti, incappucciati, si flagellano le spalle. Si intonano canti legati ai Misteri raffigurati e in questa testimonianza di fede la Madonna torna in mezzo al suo popolo. Tutto parte da una evangelizzazione totale di tutta la Comunità".
L'essenza di questi riti è raccolta nel sito dedicato e autogestito, a cura di Giovanni Lombardi, cittadino di Guardia (www.ritisettennali.org)." Il sito è nato - ha spiegato Lombardi- per rispondere a tante curiosità e interrogativi che ruotano intorno all'evento , dalla struttura della festa al percorso, al ruolo dei quattro Rioni. Un lavoro didascalico di un semplice cittadino. Al sito si affianca anche una pubblicazione che intende far conoscere al meglio questa festa".
Grazie a questi eventi, è possibile, e lecito, stimolare un turismo culturale che sviluppi anche un indotto economico a beneficio delle aree interne? In sintonia su questo tema il sindaco di Guardia Raffaele Di Lonardo, che ha definito " il turismo culturale e religioso due grandi opportunità per il territorio". Fermo restando che i Riti Settennali prima che una festa sono un momento di grande fede e penitenza " è auspicabile che chi viene a Guardia possa godere di questa festa e anche della bellezza del Borgo , di origine longobarda, tra viuzze e casette tutte attaccate che risalgono verso la collina, del suo mare di verde, vigneti, vino buono (2019 Città Europea del Vino) e ottima cucina. Il visitatore può trarre un benessere fisico e spirituale, soprattutto dopo la pandemia. Possiamo dire che Guardia accompagna i suoi Riti e i Riti sostengono Guardia".
Tra gli studiosi che hanno approfondito le celebrazioni di Guardia , l'antropologo Vincenzo Esposito, che ha fatto ricerce in loco per 14 anni, autore dell'opera Il tempo dell’Assunta riti, immagini e storie a Guardia Sanframondi , intervenuto in trasmissione raccontando " come sia emozionante, facile e difficile insieme, fare ricerca sul campo indagando sui Riti di Guardia. Ci vuole attenzione e rispetto per chi vive questo territorio. Ogni tradizione popolare, anche solo una festa patronale, sono realtà molto complesse".
Nola e i suoi Gigli
La Festa dei Gigli, dal 2013 Patrimonio Immateriale Unesco, è una festa popolare cattolica che si tiene ogni anno a Nola (22 giugno) in onore di San Paolino, Vescovo di Nola, e il punto centrale dell'evento è la processione dei Gigli, le macchine della festa che nel tempo si sono evolute passando dal fiore delle origini al cero ,fino alle macchine di oggi di forma prevalentemente piramidale, dei veri e propri prodotti artistici.
" La festa è una esplosione di colori. In quel giorno- ha raccontato l'architetto Maurizio Barbato, esperto di storia e tradizioni del territorio, - non c'è alcuna differenza tra le varie categorie e classi di persone. Tutti uguali e uniti nella celebrazione del Santo, una festa che i Nolani sentono in modo intenso. Una festa che mostra anche altri aspetti, come la musica e dalle lavorazioni artistiche dei Gigli (Botteghe d'arte)".
" La festa dei Gigli- le parole di Antonio D'Ascoli, responsabile comunicazione Fondazione Festa dei Gigli - rappresenta una intimità di fede e una esplosione dionisiaca , un concentrato di emozioni che la cittadina, ricca anche di storia e di arte, rinnova ogni anno, con un rituale sempre uguale, la folla nella grande piazza e il percorso cittadino, quello della mattina e quello del pomeriggio, con la partecipazione di tutte le cooperazioni che danno vita e nome alle nove macchine dei Gigli. Ruolo importante quello della musica con una orchestra vera e propria di fiati e strumenti elettronici e canzoni inedite. La speranza è che questi luoghi tornino presto riempirsi di energia dopo il buio".
" Nel giorno della Festa la piazza di Nola accoglie oltre 200,000 spettatori , una folla inimmaginabile, e gli obelischi , dopo la benedizione , diventano oggetti di fede da portare in processione- le parole di Luca De Risi, presidente della rete delle Grandi Macchine a Spalla (Gramas). Infatti, I Gigli di Nola fanno parte della Rete delle grandi macchine a spalla italiane , associazione nata nel 2006, e che include quattro città e quattro feste religiose cattoliche italiane ( la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi Calabro, i Candelieri di Sassari e la Festa dei Gigli di Nola). Dal 2013 la rete è inserita nel patrimonio UNESCO .
" Un riconoscimento frutto di un lungo iter e di un grande lavoro per la realizzazione del dossier di candidatura , qualcosa che nasce dalla Comunità, che ci porta grande visibilità , ed è una spinta ulteriore alla tutela e alla salvaguardia della tradizione. Nel dicembre scorso è stato anche creato un Osservatorio Nazionale con la collaborazione del Ministero della Cultura , dell'Economia e delle Politiche agricole e Forestali-ancora De Risi.
E poi musica e arte, come già è stato accennato. " L'aspetto musicale viene dal passato- le parole di Tino Simonetti , cantore, che per 40 anni ha cantato per i Gigli. " Si canta all'unisono e con il ritmo di marcette sosteniamo l'alzata dei Gigli. Oppure i Gigli danzano seguendo ritmi del momento per esempio il rap, con canzoni adattate. Per far " ballare" i Gigli arrivano a Nola ben 500 musicisti e c'è sempre un direttore artistico. Nel passato ricordiamo Franco Zeffirelli e Roberto De Simone". Importante anche l'aspetto artistico, a carico di storiche Botteghe Artistiche di Nola . "I Gigli , di legno, - 25 metri di altezza e un peso di 20 quintali- vengono rivestiti in cartapesta con vari temi, dal contemporaneo al gotico o barocco con la collaborazione di artisti o professionisti locali. Il momento oggi è difficile, l'economia è danneggiata ma guardiamo con fiducia al futuro- il racconto di Peppe Napolitano e Giuseppe Tudisco.
Ester Ippolito
www.fondazionefestadeigigli.it
Gli "Incontri Popolari", centrati sulle tradizioni italiane, proseguono ogni mercoledì, alle 22,00 sulla piattaforma Zoom. Per partecipare basta inviare un messaggio WhatsApp al 3402829757 con scritto Incontri Popolari. Poco prima dell’inizio dell’evento verrà inviato un link per l’accesso. Evento gratuito
Ballareviaggiando.it è tra i partner di Incontri Popolari