Meridiana... il tempo che scorre nella musica Canzoniere Grecanico Salentino

Un viaggio nel tempo ancestrale e contemporaneo, questo è "Meridiana", l'ultimo album del Cgs, una produzione Ponderosa con il sostegno di Puglia Sounds . Dal 21 maggio in tutti gli store digitali e dal 28 agosto in cd e vinile. Coprodotto da Mauro Durante e Justin Adams, tra gli ospiti i Red Baraat e il maestro Enzo Avitabile. Per Songlines Magazine disco " Top of the World". E per BBC Radio “un ritorno incontenibile e prorompente”.  On line anche il sito www.meridiana-cgs.it per una esperienza immersiva nell'album.

" Il tempo è la misura del cambiamento"- Aristotele

Una riflessione sul tempo, sul suo scorrere, veloce e lento, il rapporto tra generazioni, fatto proprio di tempo che va, nascita e morte, attimi lunghi come eternità, attimi che fuggono... E' questa l'anima del nuovo e stupendo album del Canzoniere Grecanico Salentino "Meridiana" , 12 tracce come le ore segnate dalla Meridiana , che racconta il tempo " come dargli un senso e come non sprecarlo". Suoni coinvolgenti che affondano nel sud più assolato ,ora nella tradizione, ora nella contaminazione, ora nella contemporaneità in una armonia assoluta. Violini e tamburelli come fuochi di artificio , voci calde e intense. Da ascoltare nel silenzio e da ballare...

Anticipato dal singolo Balla Nina , Meridiana è stato presentato su FB e altre piattaforme in streaming il 20 maggio sera (Meridiana Premiére) alla vigilia della sua uscita , per un ascolto condiviso e con una regia attenta: i brani e le parole di artisti, filosofi, fisici, ognuno dei quali ha portato un contributo sul tema del tempo. Dal mondo della filosofia sono intervenuti i fondatori di Tlon Maura Gancitano e Andrea Colamedici; per l’astrofisica Domenico Licchelli dall’Osservatorio R. P. Feynman; per la fisica Roberto Vacca e per l’antropologia Gianfranco Salvatore dell’Università del Salento. Ancora, Massimiliano Morabito del Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce sull’etnomusicologia, mentre Francesca Corbo di Amnesty International ha approfondito la situazione legata ai diritti umani, e la condizione della donna, a seguito dei cambiamenti avvenuti con la pandemia.

Il tempo viene raccontato e indagato attraverso il dialogo intergenerazionale (Balla Nina, Vulía); la mitologia e il confine tra la vita e la morte (Orfeo, Balla Nina); il potere magico di musica e danza di annullare le distanze e influenzare il mondo (Pizzica Bhangra, Orfeo). C’è l’amore che nasce e quello che finisce (Quannu Camini Tie, Ntunucciu); il tempo sospeso, tra sogno e lucidità, infanzia e inconscio (Ninnarella); il Sud contemporaneo, a cui l’Italia intera appartiene, con la sua luce abbagliante e le ombre che inevitabilmente proietta (Stornello alla Memoria, Vulía); e le riflessioni sul peso del tempo nelle nostre vite (Tic e Tac, Meridiana)- si spiega.  Quali sono i suoni che accompagnano questi temi  in questo album che rompe vigorosamente  il silenzio di questi mesi, coprodotto da Mauro Durante e Justin Adams in uscita per Ponderosa con il sostegno di Puglia Sounds? Tamburi di ogni forma, materia e misura, che battono il tempo come un cuore pulsante. Violini psichedelici e struggenti, organetto, corde pizzicate e fiati che  si intrecciano a synth bass, loop e suoni elettronici tessendo una trama unica e ammaliante che odora di Mediterraneo.

Il nuovo album arriva 4 anni dopo “Canzoniere”, che per la prima volta ha portato un gruppo italiano sul gradino più alto del podio dei prestigiosi Songlines Music Awards 2018 (Miglior Gruppo di World Music al mondo) e ha fatto volare la band alla Royal Albert Hall di Londra per i BBC Proms nel 2019. Dodici tracce, come sono 12 le ore segnate dalla Meridiana, in cui passato e presente si sovrappongono. "Il tempo del nostro Sud tra passato e presente, con la sua luce abbagliante e le ombre che ne derivano. Il tempo in cui tutto diventa astratto, persino l’empatia. Il tempo che ci culla nell’eterno ripetersi di giorno e notte, ma anche quello che ci rende schiavi della frenesia contemporanea. Il tempo della memoria e della resistenza. Dei sogni e dell’amore più puro. Il tempo dell’incertezza. Il tempo sospeso. Il tempo che dà il ritmo alla nostra musica, al nostro danzare in questo mondo".

Un progetto musicale che vanta ospiti nazionali e internazionali di spessore come Justin Adams (da anni il braccio destro di Robert Plant), che presta la sua chitarra in Lu Sittaturu e Tic e Tac e co-produce il disco. La band newyorchese Red Baraat che regala la sua anima multiculturale a Pizzica Bhangra; e il maestro Enzo Avitabile, fiore all’occhiello della musica italiana e napoletana nel mondo (due David di Donatello nel 2017), aggiunge la sua firma e talento in Tic e Tac. Valerio Combass degli Apres La Classe suona il basso elettrico in Balla Nina e Tic e Tac; e il batterista salentino Antonio “Dema” De Marianis aggiunge le sue percussioni al groove di Tic e Tac. Accanto a queste effervescenti collaborazioni, si affiancano brani della tradizione salentina (Lu Sittaturu, Quannu Camini Tie, Ntunucciu, Ninnarella), e il lavoro di orchestrazione contemporanea sulla pizzica (Orfeo, Ronda). Continua il confronto originale con la forma canzone (Balla Nina, Meridiana), e non si fermano l’impegno e la riflessione sociale (Stornello alla Memoria, Vulía). Un lavoro di squadra, frutto di una unione - come viene sottolineato "portata avanti in un anno difficile come il 2020, in cui il gruppo guidato da Mauro Durante si è impegnato in uno sforzo collettivo enorme". I compagni di viaggio del Cgs Giulio Bianco, Alessia Tondo, Emanuele Licci, Silvia Perrone, Giancarlo Paglialunga, Massimiliano Morabito e il fonico Francesco Aiello hanno partecipato " come singoli ingranaggi di un unico orologio creativo, ognuno con le sue caratteristiche". Con l’eccezione di Ronda di Giulio Bianco, la firma di Durante è in tutti i brani, a cui partecipano molti componenti del gruppo: Alessia Tondo (Balla Nina, i testi di Ninnarella, Stornello alla Memoria), Giulio Bianco (Lu Sittaturu, Vulía, Stornello alla Memoria), Emanuele Licci (Quannu Camini Tie, Lu Sittaturu, il bellissimo arrangiamento di Meridiana), la danzatrice Silvia Perrone (il testo di Balla Nina). Enzo Avitabile è co-autore di Tic e Tac e il leader dei Red Baraat Sunny Jain partecipa alla composizione di Pizzica Bhangra. Il mix dell’album è firmato dall’ottavo componente del gruppo, il fonico Francesco Aiello, che ha saputo donare un suono caldo, fibroso e potente. Il mastering è a cura di Tim Oliver dei leggendari Real World Studios. Una menzione particolare merita Giacomo Greco, già componente degli Inude, che suona e produce tutti i synth dell’album, e cura la produzione della parte elettronica in Balla Nina, Pizzica Bhangra, Lu Sittaturu e Ninnarella.

 In concomitanza con l’uscita dell’album Meridiana, è on line anche un sito www.meridiana-vgs.it  , un libretto del cd in versione 2.0 per scoprire e approfondire ogni aspetto del disco.

Ascolta Meridiana: https://backl.ink/146857502

Alla scoperta delle tracce....

 

BALLA NINA (Testo: S. Perrone, M. Durante / musica: M. Durante, A. Tondo)-

Il dialogo intergenerazionale tra chi è alla fine del percorso, stanco ma felice della sua eredità, e i suoi figli e nipoti, che ricevono il suo insegnamento di vita e d’amore tramandandolo a loro volta. La vita che finisce e quella che nasce unite nella stessa danza. Le voci si fanno fluide, si intrecciano, si confondono le identità di chi parla, il chi e il quando. E allora chi è Nina? Siamo tutti noi. Il brano (e l’album) si apre con un beat potente e deciso, portato da tamburo, daf, castagnette, e tamburelli di ogni forma e dimensione. Balla Nina è stato composto da M.Durante e A.Tondo (che scrive la melodia dellastrofa da lei cantata), mentre per la prima volta vediamo la firma della danzatrice Silvia Perrone, che scrive il testo.

 ORFEO (Testo e musica: M. Durante) -La potenza della musica di Orfeo era incredibile. Riusciva a influenzare esseri umani, animali e persino gli alberi “si sradicavano per seguirlo”. Il potere magico della sua musica, sommato alla forza del suo amore, riuscì a commuovere persino l’aldilà, guadagnandogli la possibilità di riportare in vita Euridice. Ma nemmeno Orfeo, che con la sua arte cambia il mondo, può superare questa leggei incontrovertibile della natura: Euridice resta tra i morti. Orfeo è anche la persistenza di chi non c’è più, ma che sentiamo ancora accanto. La voce senza tempo di Alessia Tondo riecheggia eterea. “Non la aspettare più che non ritorna”: come un mantra che risuona in tutto il brano.

 PIZZICA BHANGRA (Testo: M. Durante / musica: M. Durante, S. Jain)- Pizzica Bhangra è un emblema del desiderio di condivisione, a dispetto della distanza e dell’isolamento imposto dal Covid19. “La senti questa musica ti chiama /suona da New York, Mumbai e Roma”. Il CGS e i Red Baraat trovano il modo di dialogare nonostante siano separati, e di fondere i loro mondi culturali: la Pizzica salentina con il Bhangra del Punjab, passando per l’anima cosmopolita di New York.  Integrazione, inclusione, condivisione. Il migliore antidoto contro i demoni, la“taranta” dei nostri tempi. Verso la fine, una vera e propria chicca per i cultori del genere: il violino di Durante attacca in solitario la celebre “Pizzica Indiavolata” che veniva suonata per curare le tarantate... per poi trasformarsi e lanciare un festoso e travolgente finale collettivo.

LU SITTATURU (Tradizionale / arrangiamento: G. Bianco, M. Durante, E. Licci)- Lu Sittaturu è il dialogo tra uno spasimante che va a portare la serenata a casa della sua amata, e la ragazza che lo respinge in modo deciso. Il ruolo della musica tradizionale ha spesso la funzione di raccontare il presente, fungendo da testimonianza e commento. L’atmosfera del brano è scura, il canto di Licci e Paglialunga apre il dialogo e continua su un tappeto di violino pizzicato e chitarra elettrica. Nello sviluppo il suonosi arricchisce di vari synth elettronici, percussioni e dell’organetto di Morabito, arrivando al testo finale in cui l’uomo annuncia la sua testarda volontà di restare lì.

 NINNARELLA (Testo: tradizionale, A. Tondo / musica: tradizionale, M. Durante)- La ninna nanna è la prima colonna sonora della nostra vita.  Onirico e reale si sfiorano e le parole, scandite da una pulsazione ancestrale, ci cullano e ci istruiscono, mettono radici nel nostro inconscio. La nenia viaggia leggera e si trasforma, diventa filastrocca e poi pizzica. Fino a svanire, come un sogno al risveglio.

STORNELLO ALLA MEMORIA (Testo: A. Tondo / musica: tradizionale, G. Bianco, M. Durante)- M. Proust sosteneva che la realtà si formasse solo nella memoria. La memoria è fondamentale per vivere, ci consente di comprendere il presente attraverso il ricordo del passato, e prevenire gli errori futuri. Eppure oggi troppo spesso si dimentica.  E con la perdita della memoria, personale e collettiva, diventiamo influenzabili. Siamo alla mercé del manipolatore di turno ,capace di intercettare le nostre paure e usarle a proprio vantaggio.  I versi sarcastici e amari di Alessia Tondo fanno da perfetto contraltare al brio e alla spensieratezza della musica e del canto, costruiti sullo stilema dello stornello tradizionale italiano.

 VULÌA (Testo: M. Durante / musica: G. Bianco, M. Durante)- Un padre si rivolge al proprio figlio, consapevole di lasciargli in eredità una terra malata. Gli alberi di ulivo e le campagne che muoiono, insieme ad uno dei tassi di malati di tumore più alto in Europa, sono solo alcuni esempi di una realtà diversa da quello che vogliamo mostrare in cartolina. Una  denuncia disperata, ma anche presa di coscienza verso un cambiamento deciso e consapevole. “Non perdiamo tempo curiamola questa terra, la tua”. Il suono trascinante dell’armonica a bocca (in modo minore) di Giulio Bianco accompagna per tutto il brano l’urlo appassionato e struggente di Giancarlo Paglialunga, in una pizzica travolgente in cui il CGS mostra il suo  “marchio di fabbrica.  

QUANNU CAMINI TIE (Tradizionale / arr. M. Durante, E. Licci / testo originale in griko: E. Licci)- I pregi e difetti di una donna intensamente unica fanno perdere la testa a chi canta, in una dichiarazione d’amore ironica e senza tempo. Organetto, violino, flauto e bouzouki accompagnano il canto melodioso e sognante di Licci. Curiosità: il brano appare nel primo disco della storia della musica popolare pugliese, il vinile del CGSCanti di Terra d’Otranto e della Grecía Salentina, registrato nel 1977 per la Fonit Cetra. A cantare il pezzo era Roberto Licci, padre di Emanuele.

 TIC E TAC (Testo e musica: E. Avitabile, M. Durante)- Siamo schiacciati dalla frenesia del mondo di oggi. Inseguiti da scadenze, velocità insostenibili e una cultura che esalta il multitasking e la quantità di produzione a discapito dell’attenzione e della cura. Il groove inconfondibile del maestro Enzo Avitabile lo dice chiaramente: “Tic Tac, fai in fretta che il tempo vola / Tic e Tac, corricorri fratello non ci sta tempo”. .Il Salento incontra Napoli, in una fusione di ritmo e colore. Un groove fatto da 10. tamburi, violino, flauto, organetto e bouzouki del CGS, a cui si aggiungono la pentarpa di Avitabile, il basso di Combass, la chitarra elettrica di Justin Adams e le percussioni di Dema.

NTUNUCCIU (Tradizionale / arr.: M. Durante)- Il dolore senza tempo di un amore tradito, in questa malinconica e struggente versione di uno degli “standard” della musica popolare salentina. Ntunucciu, come Quannu Camini Tie, era parte del primo album del CGS del 1977. Il ritorno dei due brani a 44 anni di distanza, seppure in una veste nuova, costituisce una sorta di chiusura del cerchio, in questo dialogo costante tra presente e passato.

RONDA (G. Bianco)- La zampogna ancestrale di Giulio Bianco circondata dai 4 tamburi di Paglialunga, Durante, Tondo e Licci. Cerchio magico, pizzica, ronda. Come in rituale, è catarsi.

MERIDIANA (Testo e musica: M. Durante / arr.: E. Licci)- La voce calda e dolce di A. Tondo ci abbraccia e ci accarezza, accompagnata dal meraviglioso arrangiamento di E. Licci alla chitarra e dal clarinetto di G. Bianco. Dov’è la Meridiana allora? E qual è il senso del tempo? Alla fine di questo viaggio, ci ritroviamo come siamo partiti. Quello che conta davvero è trovare i punti cardinali delle nostre vite.

 

Crediti disco CGS

Mauro Durante: frame drums, violin, vocals, direction Giulio Bianco: recorders, whistles, clarinet, harmonica, zampogna Emanuele Licci: vocals, bouzouki, guitar, battente guitar; tamburello on Ronda Massimiliano Morabito: diatonic accordion Giancarlo Paglialunga: vocals, tamburello, calebas Alessia Tondo: vocals, castanets; tamburello on Ronda Silvia Perrone: dance FEATURING RED BARAAT Sunny Jain - dhol, effects Lynn Ligammari - soprano saxophone Sonny Singh - trumpet John Altieri - sousaphone Enzo Avitabile: voice and pentarpa on Tic e Tac GUESTS Justin Adams: electric guitar Giacomo Greco: synth, sound design; additional production on Balla Nina, Pizzica Bhangra, Lu Sittaturu and Ninnarella Valerio “Combass” Bruno: electric bass Antonio “Dema” De Marianis: additional percussions on Tic e Tac produced by JUSTIN ADAMS & MAURO DURANTE mixed by Francesco Aiello at Boombox Recording Studio Mastered by Tim Oliver at Top Cat Studios executive production by Titti Santini front cover by Luca Coclite visual project by Luca Coclite photos by Francesco Sambati Music videos direction and concept by Gabriele Surdo

 Crediti foto

1) cover Luca Coclite

2 e 5) Cgs gruppo Francesco Sambati

3) Cgs Ballareviaggiando.it

 

CGS- Fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il primo e più importante gruppo di musica popolare pugliese. La sua musica è un'affascinante dicotomia tra tradizione e modernità: la band è composto dai principali protagonisti dell'attuale scena pugliese, e reinterpreta in chiave moderna la celebre pizzica tarantata, che aveva il potere di curare il morso della leggendaria Taranta. Gli spettacoli del CGS sono un'esplosione di energia, passione, ritmo e magia, che trascinano in un viaggio dal passato al presente sul battito del tamburello, cuore pulsante della tradizione salentina. Guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante, che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007, il CGS continua a innovare e a rappresentare la musica italiana nel mondo, collaborando con artisti del calibro di Ludovico Einaudi, Ballake Sissoko, Ibrahim Maalouf, Stewart Copeland, Erri De Luca. Acclamata da pubblico e critica con 20 album e innumerevoli tour internazionali, la band ha fatto la storia della world music italiana, venendo riconosciuto nel 2018 come Miglior Gruppo di world music al mondo ai Songlines Music Awards 2018. Mauro Durante: violino, tamburi a cornice, voce Giulio Bianco: armonica a bocca, flauti, zampogna, clarinetto, basso Emanuele Licci: voce, bouzouki, chitarra Massimiliano Morabito: organetto Giancarlo Paglialunga: voce, tamburi, percussioni Alessia Tondo: voce, tamburi, percussioni Silvia Perrone: danza Francesco Aiello: ingegnere del suono


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