Successo del live streaming del gruppo toscano Vincanto al teatro Nuovo di Pisa con lo spettacolo “ Me voglio fa’ ‘na casa a mmiezz’o mare", un viaggio guidato dal profumo e suono del mare nostrum .Con questa performance il gruppo ha festeggiato i primi diciotto anni insieme di musica .
Intenso e coinvolgente, presenza scenica , una vocalità armoniosa accompagnata dagli arrangiamenti. Un repertorio interessante che , attraverso il profumo del mare e lo sciabordio delle sue onde – sia questo Adriatico, Ionio , Tirremo o Mediterraneo- ha sempre molto da raccontare. Questa l’essenza dello spettacolo concerto del gruppo Vincanto, “ Me voglio fa’ ‘na casa a mmiezz’o mare- andato in scena in live streaming al Teatro Nuovo di Pisa in diretta venerdì' 9 aprile alle 21,30, con repliche il sabato e la domenica. Un concerto speciale perchè ha segnato i 18 anni di vita e musica del gruppo toscano , nato nel 2003 da Ilaria Savini – voce, percussioni, Alessandro Cei – voce, chitarra ,Simone Faraoni– voce, fisarmonica - musicisti toscani poco più che ventenni ma già con una solida formazione musicale alle spalle, con l’intento di studiare, riscoprire e riproporre i repertori di tradizione orale italiani. Punto di partenza è stata la tradizione orale della Toscana ,prendendo il via dalle ricerche di Caterina Bueno e Dodi Moscati, per poi allargarsi a tutta la penisola. E anche oltre, perchè quando si comincia a viaggiare non si arriva mai..
Stile identitario del gruppo, che si è esibito in centinaia di concerti in Italia e all’estero, il puntare , attraverso il canto, su temi sociali, dalla Resistenza all’emigrazione , dal lavoro contadino al mondo femminile. Sul fronte produzione discografica nel 2004 un libro-cd con il cantastorie Serafino Soldani; nel 2013 cd “Musica popolare”, che raccoglie una parte del repertorio toscano, mentre nel 2014 viene pubblicato un DVD dello spettacolo sulla Resistenza spagnola “Pueblo que canta no morirà”, prodotto dall’Istituto Storico della Resistenza di Grosseto. Nel 2017 esce il cd “Il Canto Rovesciato”.I Vincanto si dedicano anche alla didattica, tenendo regolarmente laboratori rivolti ai bambini delle scuole elementari, ai ragazzi delle medie superiori e agli adulti di tutte le età.
“ Questo spettacolo – hanno raccontato i tre artisti in una intervista in diretta fb, pagina Teatro Nuovo di Pisa, prima del concerto, al musicista Francesco Salvadore - , rappresenta di fatto un segno della nostra maturità, della nostra ricerca che sta andando oltre la Toscana . Il nostro intento è esplorare altre lingue e suoni che si trovano in Italia e oltre (arabesh, lingua occitana ecc) , e mettere accanto ai temi sociali anche canti poetici senza spazio nè tempo”.
La cornice della performance è dunque il mare , storie di lavoratori del mare della laguna veneta, pescatori del sud, emigranti che per trovare lavoro il mare lo hanno dovuto attraversare, il mare come portatore di nemici, come nostalgia , storie di amore e di porti, di insediamenti da altri paesi , canti del popolo, suoni diversi e tante lingue e dialetti. Alla bella musica si alternano letture di Predrag Matvejevic e Fernand Braudel che raccontano sempre il mare , unico e grande.... "Che cos'è il Mediterraneo? Mille cose al tempo stesso. Non unpaesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare ma una successionedi mari. Non una civiltà ma più civiltà ammassate l'una sull'altra dialetti, identità e culture”. Nel repertorio presentato Rondinella, Come te posso ama, Lu Rusciu del lu mare , Me voglio fa’ ‘na casa a mmiezz’o mare, e molto altro.
Nella conversazione con Francesco Salvadore , il gruppo ha anche parlato dello stato dell’arte della musica popolare, dell’attenzione / disattenzione delle isituzioni e del “ fermento Toscano . “ In Toscana l’interesse è crescente , molti i giovani che si avvicinano, il panorama è ricco di musicisti che se ne occupano a livello professionale. A livello nazionale la musica di tradizione orale e popolare rimane sempre di nicchia, non c’è supporto, e a differenza di anni fa , è un repertorio sempre più chiuso nei suoi confini.”
Un confinamento interpretato e spiegato da Alessandro Cei in chiave psicanalitica : “ Dopo il dopoguerra , con l’avvento della civiltà industiralizzata, c'è stato come un fenomeno di rimozione di una epoca contadina, di povertà, e si è preferito ufficializzare la cultura dei padroni”.
e.i.