Gli " Incontri Popolari" di Roberto D'Agnese aprono al mondo

Un viaggio in musica alla scoperta di nuovi ritmi, diversità e affinità ,una musica che spesso guida alla scoperta del mondo ma anche di se stessi. Come hanno raccontato gli artisti protagonisti dell'appuntamento del 17 febbraio su Zoom di " Incontri Popolari", rassegna ideata e condotta da Roberto D’Agnese, un modo per ritrovarsi in una piazza virtuale e confrontarsi sulla tradizione e sulla musica popolare , sul suo linguaggio universale, sui suoi stimoli e sulla sua forza attuale.

Vento internazionale , questa volta ,con cinque ospiti portatori di racconti, suoni, percussioni e atmosfere. Ognuno con le proprie storie , la propria ricerca musicale o di danza, gli strumenti preferiti ,quelli che parlano al cuore, le radici popolari dei propri sound: Giovanni Imparato, Francesco Banchini, Amal Orsana, Marzouk Mejri, Bifalo Kouyate.  

Giovanni Imparato, a lungo percussionista nell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore, musicista con due patrie, Napoli e Cuba , l’Isla Grande “ dove ho davvero trovato il linguaggio musicale che mi rappresenta-  come ha spiegato. Un qualcosa di trascendentale, che vale come una preghiera. Tra le atmosfere di Napoli e Cuba nasce così il suo progetto di Afrocubania  e Tammumba , ovvero tamurriata più rumba africana , stili uniti da canto, danza e tamburo.

Amal Orsana , specialista di medicina cinese e danzatrice di origini marocchine, vissuta in Fancia, ha incontrato la danza Sufi e il suo misticismo in un periodo particolare della sua vita. Si è  abbandonata al movimento rotatorio che gira  intorno al cuore sentendo in questo movimento il ritorno alle origini e una spinta liberatoria, ritrovando la propria  identità. " Il movimento è terapeutico e la musica è una vibrazione positiva che tocca le nostre cellule. Del resto ,anche nelle danze popolari del  sud Italia troviamo la stessa spinta  a uscire dal proprio spazio e liberare le proprie emozioni".

 Marzouk Mejri , cantautore e musicista tunisino, noto come  uno dei più grandi percussionisti, arrivato in Italia nel 1994, si è pienamente immerso nel mondo popolare musicale  di Napoli e della Campania , affiancando grandi protagonisti, senza dimenticare il ritmo tunisino che ci ha raccontato con il suo Darbouka nelle sue varie  sfumature.

Francesco Banchini ,in collegamento dall’ Azerbaijan, polistrumentista  (principalmente clarinetto), esperto di musica medievale, italiana, dell'Europa orientale e del Medio Oriente, ha raccontato i suoi inizi musicali  da giovanissimo nella Banda di Pozzuoli, che dà l’idea di Comunità e di insieme, e attraverso i suoi tour internazionali l’impatto con tante tradizioni musicali e culture, diversità e affinità. E nel sound balcanico, soprattutto, ha trovato tante affinità con la nostra tarantella.

Infine  Bifalo Kouyate, polistrumentista e ballerino, proveniente dal Mali, figlio di una  importante famiglia di Griot ( un poeta e cantore che svolge il ruolo di conservare la tradizione orale degli avi ma che ha anche un ruolo sociale nella Comunità), in Italia per amore,  che ha proposto  ritmi africani, canzoni tradizionali rivisitate con lo stile di oggi.

 

Gli "Incontri Popolari" si svolgono di mercoledì, 21,30 sulla piattaforma Zoom. 

Per informazioni e prenotazioni  WhatsApp 3402829757

Foto Roberto D'Agnese Giuseppe Iannicelli


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