Musica, ritmo, energia e storie che guardano a sud, partendo da Roma e dalla Ciociaria considerata “terra di mezzo”,nello spettacolo di Giuliano Gabriele "Danze di passione e malavita" 2 maggio, Parco della Musica.
“E’ importante sapere cosa accade nel nostro paese, e la musica, soprattutto quella popolare, ci aiuta”. Parole di Giuliano Gabriele, musicista italo-francese, nato a Sora, tra i più accreditati nell’ambito della musica world e folk, portatore di venature nuove e originali, che ha presentato lo scorso 2 maggio presso l’Auditorium Parco della Musica (Teatro Studio Borgna), il suo nuovo spettacolo “Danze di passione e malavita", un crescendo di musica, ritmo, energia e storie che guardano a sud, partendo da Roma e dalla Ciociaria considerata terra di passaggio da nord a sud. Si comincia con un trio, e tre strumenti tradizionali come il tamburo, la viola e l' organetto che sanno anche essere contemporanei- Giuliano Gabriele (voce e organetto), Lucia Cremonesi (viola e lira calabrese) e Eduardo Vessella (tamburi a cornice)- per dare il via a un viaggio sonoro che parte dalle campagne romane per arrivare alla Vucciria, dai piedi del Vesuvio alla Grecìa salentina, da San Basilio all’Aspromonte tra tarantelle, serenate e stornelli, ballate per raccontare una terra affascinante qual è il nostro sud ma anche piena di contraddizioni e contrasti. E culminare poi nel ritmo sferzante del gruppo Taranta Experience Band con le tradizionali maschere antropologiche e zoomorfe di origine lucana che accompagnano spesso i racconti in musica di Gabriele.
Gli spettatori sono stati avvolti da una intensa e forte atmosfera musicale e grazie al primo brano “anche resi liberi dal malocchio come insegnava il maestro Infantino”. E poi tante storie che illuminano le ombre di questo meridione, dalla Tarantella di Pulcinella ispirata a La paranza dei bambini di Saviano, a destini segnati, arricchita da una simbolica tamurriata danzata da due giovanissimi (Ludovica e Samuele), alla Tarantella Santissima ricordando La musica della mafia , una trilogia di cd musicali con storie, detti, abitudini, riti e tutto ciò che riguarda la mafia calabrese, con brani estremamente crudi, diffusa soprattutto in Germania e Francia negli anni 2000, fino ai canti di malavita e dei carcerati, dedicando uno spazio anche alla canzone romana con il supporto della voce magnetica di Vanessa Cremaschi.
Ma in questo sud c’è anche il ritmo trascinante della festa, della passione, il suono della Sicilia, il suono felice dell’organetto, uno degli strumenti preferiti dall’artista Gabriele.
Tanti suoni e ritmi, luci e ombre per raccontare un mondo composito e dalle mille sfumature, come spiega l'artista: “Le luminarie della festa, la processione che si inchina al boss, l’anziana vestita a lutto che “incanta” il malocchio, le tavole imbandite e la povertà, le serenate, i riti pagani dell’uomo-animale, la devozione e la fatica, l’omertà e le nicchie dei santi…sono solo alcuni degli elementi racchiusi nella danza del disagio psichico, la danza che scandisce i giorni insieme al ritmo incessante di un tamburo, un battito vitale, essenza meridionale viva e nascosta».
Sul palco: GIULIANO GABRIELE (voce e organetto), LUCIA CREMONESI (viola e lira calabrese) e EDUARDO VESSELLA (tamburi a cornice); la musicista, autrice ed attrice Vanessa Cremaschi e la Taranta Experience Band.
Ester Ippolito
GIULIANO GABRIELE è considerato uno dei giovani più interessanti nel panorama italiano della World Music. Si avvicina giovanissimo allo studio dell’organetto e il grande interesse verso la musica tradizionale lo porta ad approfondire il repertorio popolare studiando il canto, la zampogna, il tamburo a cornice e la chitarra battente. Dal 2009 inizia la lunga esperienza live collaborando con diversi gruppi e successivamente con i propri progetti: Giuliano Gabriele trio, Giuliano Gabriele Ensemble e Officine Meridionali Orchestra. All’attivo importanti esperienze live, dal Moods di Zurigo al festival Le Grand Soufflet di Rennes, dall’European Jazz Expo di Cagliari al Ravenna Festival, dal Folk-Est di Spilimbergo al Dhow Festival in Qatar. Vince alcuni importanti concorsi come il premio Andrea Parodi nel 2015 (il più importante premio dedicato alla World Music in Italia). Nel 2011 lavora come attore-musicista al fianco del leggendario Lindsay Kemp. Il suo ultimo disco, “Madre”, uscito nel 2015, è stato recensito in tutte le più autorevoli riviste e webzine di World Music -tra le altre, “Songlines Magazine” (UK) e “World Music Central” (USA)-, entrando anche nella prestigiosa Top 20 World Music Charts Europe. E’ stato direttore artistico di alcuni importanti Festival Folk italiani.