La pizzica e la musica salentina invadono Palestrina e Colleferro, Teatro Prencipe e Teatro Vittorio Veneto, direzione artistica Stefano Raucci, con l'energia e l'allegria del gruppo I Calanti di Ugento . Successo di pubblico, coinvolgimento sopra e sotto il palco nella danza e nel canto. Al via a Colleferro presso il Teatro Vittorio Veneto corsi di danza popolare a cura di Francesca Trenta (Associazione Il Flauto Magico)
di Ester Ippolito
Blitz nel Lazio per I Calanti, gruppo musicale salentino di Ugento, Lecce, in formazione standard dieci elementi tra musicisti e danzatrici (due coppie di ballerini), tutti legati dall’amore per la musica popolare e da legami di parentela. In versione un po’ ridotta ma sempre esplosiva, I Calanti hanno recentemente fatto un tour nel Lazio con due tappe - il 24 gennaio a Palestrina, Teatro Principe, e il 25 gennaio a Colleferro Teatro Vittorio Veneto- riscuotendo un gran successo e dimostrazioni di entusiasmo da parte di tanti fan che li seguono da tempo nonostante la lontananza.
La partecipazione del gruppo ha dato un tocco di “tradizione” al già ricco cartellone (teatro e musica) dei due teatri laziali, che conta sulla direzione artistica di Stefano Raucci, giornalista e conduttore radiotelevisivo nonché voce principale di Radio Radio. Raucci con grande soddisfazione ha presentato la band salentina, parlando " di giovani virtuosi, musicisti che inseguono una passione e che ci legano a tradizioni e valori musicali del sud facendoci rivivere la pizzica, un genere che riscuote sempre più seguito. E sono pronti a farci ballare, cantare e divertire".
Per dare continuità a questo filone legato alla musica e alle danze popolari, Raucci ha annunciato l'avvio proprio presso il Teatro di Colleferro di corsi e seminari di danza tenuti da Francesca Trenta (Associazione Il Flauto Magico), I Passi della Tradizione, per avvicinare giovani ma anche persone di tutte le età a questa cultura così ricca. Francesca Trenta, danzatrice di danze popolari, docente, coreografa e ricercatrice, musicista e cantante, coltiva una da anni una passione che viene da lontano con studi sul territorio, i cui frutti si riversano nei suoi spettacoli e nella sua intensa attività di insegnamento, dallo Ials di Roma a varie sedi nel Lazio con laboratori che ruotano intorno alla pizzica, tarantella e altri generi popolari legati al Sud Italia. Francesca Trenta annovera collaborazioni con Tarantella Power di Eugenio Bennato, Nando Citarella e Ambrogio Sparagna e con l’Orchestra Popolare. "Per il teatro - afferma- sto lavorando a un progetto didattico per fare stage e un rassegna di musica popolare in primavera affinchè la location diventi un polo un punto di incontro fra gruppi professionisti ma anche del territorio".
I Calanti fanno spettacolo
“ Siamo molto contenti del riscontro registrato nei nostri due spettacoli di Palestrina e Colleferro, è bello vedere le sale piene e la grande partecipazione del pubblico- le parole di Daniele Colitti, portavoce del gruppo."Queste due due date romane sono state stupende, nonostante si siano svolte in teatro; la tentazione di ballare è stata davvero forte ma si è creato un giust mix tra il pubblico attento nell'ascolto dei canti, e il pubblico che si è si é lasciato trascinare dalla musica incalzante, che ti fa " cotulare lu pete" proprio come il tito lo del nostro ultimo lavoro discografico. Tra non molto seguirà un video clip tratto da un brano all'interno del disco, mentre il calendario del Tour 2015 si va componendo, toccando tutte le regioni d'italia. Invitiamo tutti gli appassionati de I Calanti a visitare il nostro sito www.icalanti.com oppure la nostra pagina facebook per conoscere tutte le date dei concerti. E.... W CI ZUMPA".
I Calanti hanno proposto nel loro spettacolo, che ha appunto coinvolto in allegria buona parte del pubblico nel canto e nella danza, con irruzioni sul palco, danze sottopalco, trenini in sala e quant’altro, buona parte del loro repertorio inserito nell’ultimo CD 2014 “Cotula lu pete”. “ Il titolo stesso del CD parla della impossibilità di resistere alla nostra musica ed è un invito alla danza. Diamo molto spazio al ballo nelle nostre performance con i nostri danzatori e a Ugento e altre località del Salento teniamo corsi e seminari. Il nostro impegno é infatti quello di ritrovare le radici anche attraverso la danza - spiega Colitti. Con una impostazione più teatrale rispetto a un concerto all’aperto, I Calanti hanno alternato pizziche trascinanti a canti di lavoro, stornelli e serenate come la bellissima "Beddha ci dormi” interpretata egregiamente da Daniele Colitti. E così il tempo è fuggito piacevolmente tra “Vogliamo le bambole”, “Pizzica di Galatone “, “Santi Paulu”, “Camina ciucciu” e “Pizzica in sol” . Per finire la storia del loro nome. “Calanti - racconta ancora Daniele - viene da Galanteria, per noi Calanteria, e tutto deriva da una canzone che cantava sempre mio nonno “donna calante”. Per questo veniva chiamato Uccio Calante e tutti i figli e nipoti hanno ereditato il soprannome Calanti. Da qui il nome del gruppo, ci è venuto naturale e questo sottolinea ancora una volta il nostro stretto legame con la tradizione”.
Teatroprincipepalestrina.blogspot.it
Francesca Trenta
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