Maristella Martella apre con i suoi veli l'edizione 2024 del Festival di Fes Musiques Sacrées du monde

Maristella Martella, danzatrice salentina, coreografa e direttrice di Tarantarte, Nuova Danza Popolare, orecchio, cuore e occhio tesi alle sonorità e spirito del Mediterraneo tutto, viaggiatrice nell'infinito con i suoi gesti e figure, sta per volare in Marocco, unica artista italiana, per danzare alla serata di apertura,  il 24 maggio prossimo, dell'edizione 2024 del Festival di Fes Musiques Sacrées du monde (24 maggio-1 giugno). Festival giunto alla sua 27° edizione, con la direzione artistica di Alain Weber, che esprime da sempre, attraverso la musica e la danza, una dimensione di apertura, armonia e convivenza per un futuro migliore.

"Sono felice - le parole  di Maristella Martella - di partecipare per la seconda volta al più importante festival di world music, il Festival di Fes Musiques Sacrées. Il direttore artistico Alain Weber mi ha invitato a partecipare alla residenza di creazione dello spettacolo di inaugurazione del festival insieme ad artisti provenienti da tutto il mondo. Danzerò da solista utilizzando i mie veli bianchi con una imponente video scenografia, cioè un grande video mapping proiettato sul palazzo del re. Ricordo la prima volta che   ho partecipato al Festival di Fes: avere in prima fila la principessa, moglie del re del Marocco, e danzare per lei e per una platea immensa di pubblico è stato veramente emozionante. Tornare anche quest'anno , chiamata  dal direttore artistico Weber , per lo spettacolo con la sua regia per me è  davvero un grande onore".

Maristella Martella sarà ,infatti,  l'unica artista italiana a partecipare alla nuova  creazione  di Alain Weber, insieme a cantanti, musicisti e attori proveniente di diverse parti del mondo scelti direttamente  dal regista. La collaborazione di Martella con  Weber  inizia nel 2016, partecipando come danzatrice allo spettacolo di apertura della 22° edizione " Femmes Fondatrices", diretto da Weber, con la cantante salentina  Cinzia Marzo e le donne Berbere di Tafraout, grazie al sostegno del Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Sounds.

 

Il festival di Fes  da sempre celebra "la pacifica convivenza tra Islam, Ebraismo e Cristianesimo che ha creato in Andalusia una società dinamica e multiculturale durante un periodo conosciuto come "L'Età dell'Oro". Storia che serve a ricordare cosa si può ottenere quando persone di fedi diverse si uniscono in uno spirito di tolleranza e comprensione. Uno spirito che continua nel Regno del Marocco e Fes ne è un esempio edificante - come racconta  illustrando lo spirito dell'evento il  Presidente Abderrafia Zouitene. "  Con la Spagna sotto i riflettori, questa ventisettesima edizione celebrerà i legami storici e presenti che uniscono Spagna e Marocco. Diversi artisti provenienti da entrambi i paesi esprimeranno attraverso le loro fusioni e i loro spettacoli questa particolare dimensione di apertura, armonia e convivenza per un futuro migliore,  più altri artisti provenienti da Uzbekistan, India, Stati Uniti, Italia, Bulgaria, Tunisia, Turchia, Egitto, Irlanda… . Fes, la sua medina millenaria e unica, è pronta ad accoglierei i suoi ospiti con la sua leggendaria ospitalità".

"Per l'edizione 2024- spiega  il direttore artistico Weber- presentiamo un programma che si inserisce nella diversità culturale che questo festival difende da 26 anni. Ogni concerto proposto sarà un invito ad approdare sulle sponde dell'emozione, della conoscenza e forse per qualcuno, chissà, dell'estasi, come in passato quando ciascuna sponda chiamava l'altra, costantemente, necessariamente, dall'Alta Antichità". In  scena  "l'idea  di un'Andalusia armoniosa, dove la bellezza della natura, delle stelle, nutrita dal sapere degli Antichi e dall'antica poesia beduina, dove coesistevano i testi sacri della Torah, della Bibbia e del Corano, è l'ultimo rifugio di una visione dell’esistenza di fronte, tra le altre cose, alle sfide ecologiche del nostro tempo...... - ancora il direttore artistico.

Molto ricco il programma della serata di apertura del Festival del 24 maggio alla quale  parteciperà Maristella Martella con la sua magia Mediterranea, e omaggio al femminile, con una danza libera tra passato e presente, classico e contemporaneo, tra la tradizione del nostro sud e  le ispirazioni del Mediterraneo.

Una serata che offrirà  le suggestioni di un  viaggio nella  musica  andalusa, tra cielo e terra, montagne e palazzi. La musica araba- si legge nella presentazione del primo appuntamento della rassegna-  quando diventerà andalusa, erediterà l'insegnamento di filosofi antichi come Al Firdûsî o Al Kindi, essi stessi ispirati al pensiero di Pitagora e Platone. La loro visione del cosmo e dei pianeti legata alla musica si unisce a quella del poeta del deserto, che contemplava l'immensità del cielo stellato. Poeta, cantante e musicista di origine curda, Abou Al-Hassan Ali Ibn Nâfi, detto “Zyriab” (“l'uccello o il merlo), fiammeggiante principe di questa grande epopea andalusa, ci porterà attraverso cielo e montagne, fino alla corte degli Omayyadi dell'emiro 'Abd al-Rahman II di Cordoba .... Verso il trionfo della raffinatezza della cultura ispano-araba, le cantigas, jota, canti ladini e flamenco....

Tutto con  la firma (concezione e regia) di Alain Weber e la collaborazione di un eccellente cast tecnico (suoni, luci, immagini).

e.i. 

www.fesfestival.com

 www.maristellamartella.it 

 (Foto Maristella Martella, 2, 4, 6 Festival Fes 2016 credit @Zoubir Ali)

Maristella Martella - Coreografa, danzatrice e interprete di danza etnocontemporanea. Nel 2001 entra nel vivo del movimento culturale e artistico che investe il mondo della musica e danza popolare del sud Italia, fondando con Eugenio Bennato la Scuola Taranta Power a Bologna, la prima scuola di Pizzica e Tarantella contemporanea in Italia e successivamente apre le sedi in Salento e a Parigi. Maristella Martella con la sua danza teatrale incrocia passato e presente, classico e contemporaneo, elementi popolari del sud Italia con elementi del mondo mediterraneo. Con la guida del maestro Antonio Infantino propone una ricerca coreutica e teatrale sul Tarantismo salentino e sulle danze e i rituali di trance del Mediterraneo. Dal 2004 é coreografa di numerose residenze artistiche in Tunisia, Marocco, Francia, Egitto dove incontra musicisti e danzatori del Mediterrano con cui crea i suoi spettacoli e getta le basi per il format del laboratorio residenziale Danzare la terra che, realizza in Salento dal 2012, partecipato da danzatori provenienti da tutto il mondo. Dal 2006 al 2015 è danzatrice solista del Festival La Notte della Taranta, e coreografa delle danze del concerto finale nelle edizioni dirette dai maestri Ludovico Einaudi, Goran Bregovic e Giovanni Sollima. Nell'ed. 2015 di Phil Manzanera partecipa come danzatrice diretta dal maestro coreografo Roberto Castello. Nel 2009 fonda la Compagnia Tarantarte con cui, negli anni, porterà in scena nei teatri e nei festival in Italia e all’estero numerosi spettacoli. Nel 2010 crea il format "Taranta Atelier", laboratorio di danza e coreografia, che propone nelle scuole professionali di danza, in Italia e all’estero. Sono numerose le collaborazioni multidisciplinari che Maristella Martella avvia e nutre nel corso degli anni: coreografa del progetto teatrale Verso Terra, a chi viene dal mare di Mario Perrotta (premio Ubu 2013, 2015, 2022) realizzato in Salento tra il mare Adriatico e il mar Ionio; della processione teatrale Passione 2019.Madre con la regia di Edoardo Winspeare realizzato nel centro storico di Ostuni; danzatrice e attrice del musical Federico II di David Zard e dei concerti realizzati in Salento per la grande artista statunitense Madonna. Dal 2016 al 2019, con il sostegno di Puglia Sounds Export e il Teatro Pubblico Pugliese, Maristella Martella partecipa a tour internazionali in Polonia, Francia, Lussemburgo, Egitto, Giordania, Marocco, Germania, Spagna. Si esibisce in importanti festival internazionali come WOMAD, Londra, diretto da Peter Gabriel, Festival Oriente Occidente, Italia, Musiques Scarées Festival, Marocco, etc. A Il Cairo (Egitto) ha condotto workshop con le donne vittime di violenza provenienti dal sud Sudan, dallo Yemen ed Eritrea, migranti e rifugiate politiche, all’interno del progetto Malazy. “My Peaceful space” in collaborazione con “Tadamon – The Egyptian Multicultural Council for Refugees” e Puglia Sounds Export 2018. Questa esperienza si è conclusa con lo spettacolo Creta andato in scena all’Opera House de Il Cairo e al Centro di arte contemporanea DARB 1718. Maristella Martella è regista e coreografa dei seguenti spettacoli: Orph (2007) Taràn SOLOdiTARANTA (2008) Furie e Fauni (2008) Taràn - Tarante d'Amore di Lotta di Euforia di Trance (2009)Solo di Taranta (2012) Passo a Sud (2013) Kore Ensemble (2016) Mamma Sirena (2017) Premesse a Kore (2017) Creta (2018) Passione 2019. Madre (2019) Veleno (2021) Danzare il Mito (2022). 


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