La Prima assoluta di Coppelia ci sarà il 17 dicembre, con la nuova étoile Nicoletta Manni nel ruolo di Swanilda. La produzione sarà registrata da RAI Cultura e trasmessa il 28 dicembre su Rai 5 e RaiPlay , all’estero sulla piattaforma digitale Medici Tv il 17 dicembre. Rappresentata per la prima volta nel 1870 all'Opéra di Parigi, sulla splendida musica di Léo Delibes, Coppélia è un balletto vivace, ambientato in un villaggio della Galizia dove l’amore tra Swanilda e il fidanzato Franz viene rannuvolato dalle attenzioni che il giovane riserva a una misteriosa sconosciuta che appare a una finestra... Si apre una nuova storia per questo amatissimo balletto con la sensibilità creativa di Ratmansky. Per gli appuntamenti " Prima delle Prime ", Sergio Trombetta parlerà della nuova Coppelia il 15 dicembre, ingresso libero.
La Stagione di Balletto del Teatro La Scala 2023-2024 si inaugura con una prima assoluta: una nuova Coppélia che Alexei Ratmansky, tra gli autori più richiesti del nostro tempo, sta creando per il Corpo di Ballo scaligero, rinnovando ed approfondendo la lunga e stimolante collaborazione con il Teatro e la Compagnia. Rappresentata per la prima volta nel 1870 all'Opéra di Parigi, sulla splendida musica di Léo Delibes, che si annovera tra i capolavori del repertorio del balletto, Coppélia ha una lunga storia, documentata anche alla Scala dalla fine dell’Ottocento fino al 2009, con l’ultima produzione su questo palcoscenico.
Ora con l’apertura della nuova Stagione si apre un nuovo capitolo: la sensibilità creativa di Ratmansky arricchirà il repertorio della Compagnia, con la sua visione di questo amatissimo balletto. Non una ricostruzione ma una nuova coreografia, che segue la storia ma con l’energia del nostro tempo, fresca e moderna. Il linguaggio di Alexei Ratmansky si dipana sulla musica di Délibes, ricchissima di finezze, temi e motivi che caratterizzano azione, trama e personaggi. Una ricchezza di coloriture e sfumature stilistiche e coreografiche che permetteranno ai talenti della Compagnia di mettersi in evidenza nello svolgersi dei tre atti del balletto, con le loro personalità e versatilità, trainati dal personaggio di Swanilda: vero motore dell’azione, con la sua intelligenza e la sua risolutezza insegna a Franz, Coppélius e a tutti noi, che l’amore non è un viso perfetto, richiede e merita molto di più.
Coppélia è un balletto vivace, ambientato in un villaggio della Galizia dove l’amore tra Swanilda e il fidanzato Franz viene rannuvolato dalle attenzioni che il giovane riserva a una misteriosa sconosciuta che appare a una finestra; si scoprirà essere una bambola meccanica costruita dall’eccentrico Coppélius convinto di poter infondere la vita alle sue creazioni inanimate. Tra gelosie, avventure, giochi d’identità svelati, disordine e riappacificazioni, il lieto fine è celebrato con le nozze dei due giovani.
Quattro i cast nei ruoli principali per le dieci recite in programma fino al 13 gennaio - più l’Anteprima Giovani, andata esaurita in meno di cinque minuti - capitanati dalla nuova étoile Nicoletta Manni nel ruolo di Swanilda, nella recita inaugurale del 17 dicembre, oltre che all’Anteprima del 15 dicembre e nelle repliche del 9 gennaio e della sera dell’11 gennaio. Accanto a lei Franz sarà Timofej Andrijashenko e Coppélius Christian Fagetti.
Con questi interpreti, il balletto sarà ripreso da Rai Cultura e trasmesso in Italia il 28 dicembre alle ore 21.15 su RAI 5 e su RAI Play, all’estero il 17 dicembre in diretta sulla piattaforma MediciTv. E sui circuiti cinematografici italiani e internazionali in data da definire.
Nelle recite del 20 dicembre, 31 dicembre (alle ore 18) e 5 gennaio, a ricoprire i ruoli di Swanilda, Franz e Coppélius saranno Alice Mariani, Nicola Del Freo e Massimo Dalla Mora; Camilla Cerulli, Claudio Coviello e Matteo Gavazzi saranno protagonisti nelle rappresentazioni del 29 dicembre e nella pomeridiana del 13 gennaio; Martina Arduino, Marco Agostino e Massimo Garon della pomeridiana dell’11 gennaio e della serata conclusiva del 13 gennaio. Sul podio Paul Connelly a dirigere l’Orchestra della Scala.
La visione di Ratmansky
Molti sono stati i punti di interesse e di ispirazione di Ratmansky per la sua creazione, dalla musica, nel rispetto delle intenzioni del compositore, alla storia e soprattutto i protagonisti, con una ragazza moderna già in origine, così diversa dai canoni delle eroine degli altri balletti romantici. Swanilda è eccezionale, energica e risoluta; ha due uomini con cui si relaziona, il fidanzato Franz, un ragazzo semplice che la ama, ma che si lascia affascinare dalla perfezione di un viso misterioso. Ma l’amore è altro - Swanilda lo sa e ci insegna - è più profondo e chiede responsabilità. E Coppélius, personaggio più complesso e pericoloso, che vuole usare gli uomini e rubare la loro anima per infonderla nelle sue creazioni. Un valore aggiunto per Ratmansky la considerazione che la Galizia, dove si svolge l’azione, è una regione dell’attuale Ucraina, terra in cui è cresciuto. Un collegamento che ha ispirato le ricerche di Jérôme Kaplan verso motivi del folklore ucraino che affiorano nelle scene - con le luci di Marco Filibeck - e soprattutto nei costumi, e i sentimenti di Ratmansky, che ha sentito importante in questo momento così difficile per questo Paese celebrarne la forza, la bellezza, la gioia di vivere.
In sala prove Ratmansky ha lavorato nei diversi stili e coloriture del suo linguaggio coreografico assieme ai ballerini, con un’attenzione particolare all’azione, importante per lo sviluppo della storia. Per questo si è avvalso della collaborazione di Guillaume Gallienne, celebre attore, sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico, con cui ha lavorato su drammaturgia, messa in scena e motivazioni, fornendo una prospettiva differente: non pantomima ma narrazione attraverso la gestualità, con attitudine attoriale. Gallienne ha seguito gli artisti durante le prove, per muovere con loro la storia dentro i passi di danza classici in modo da poterli connotare.
Un balletto ricco di toni e stili, con un secondo atto misterioso e pauroso, ma anche divertente, e una atmosfera generale giovanile e gioiosa. Ritroveremo il “plot” delle versioni tradizionali del balletto, ma con un punto di vista più organico, come nel famoso divertissement del terzo atto in cui Ratmansky ha mantenuto un valore allegorico e metaforico ma spostandolo dai temi ottocenteschi, per renderlo più legato alla vicenda: le danze dei festeggiamenti per le nozze di Franz e Swanilda simboleggiano i differenti aspetti della vita che stanno per intraprendere assieme.
Una interessante sfida coreografica trovare i passi adatti per questa visione, e per tutti gli artisti della Compagnia una bella sfida sul piano tecnico: questa nuova Coppélia, con cui si presentano all’inaugurazione di una nuova Stagione, impegnerà gli artisti a dare sfoggio di versatilità, velocità, energia, e di quello specifico ”Italian attack” che Ratmansky ama mettere in rilievo e che ben conosce, come studioso nella sua attività di ricostruzione di balletti e come coreografo nella sua più che decennale familiarità con gli artisti scaligeri.
Appuntamento con Prima della Prime il 15 dicembre
"Mai innamorarsi di una sconosciuta alla finestra" è il titolo dell’incontro della serie " Prima delle Prime "dedicato a Coppélia , venerdì 15 dicembre , ore 18,00, Ridotto dei Palchi A. Toscanini, a cura di Sergio Trombetta, autore di numerose pubblicazioni, firma per «La Stampa» e «Danza&Danza», studioso di danza e di cultura russa. Parlerà del nuovo balletto con l’ausilio di estratti video, ripercorrendone la genesi, la storia e le letture che confermano quanto Coppélia continui ad affascinare e ad ispirare la creazione coreografica, fino ad arrivare alla nuova produzione di Alexei Ratmansky per il Corpo di Ballo scaligero.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
COPPÉLIA
Coreografia Alexei Ratmansky
Assistente coreografo Kyle Davis
Musica Léo Delibes
Scene e costumi Jérôme Kaplan
Luci Marco Filibeck
Drammaturgia Guillaume Gallienne
Direttore Paul Connelly
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala Prima rappresentazione assoluta
Si ringrazia la Fondazione Milano per la Scala balletto e le Famiglie Preti/Sordi
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Credit foto 1 e 3 Brescia e Amisano
Foto Ratmansky Fabrizio Ferri