Al Mattatoio di Roma EuropaRomafestival presenta, dal 19 al 22 ottobre, Dancing Days, i giorni della danza dedicati alla scena coreografica italiana ed europea.La rassegna è a cura di Francesca Manica che seleziona, ogni anno, alcune delle più interessanti proposte della scena coreografica italiana ed europea sondandone i linguaggi e le estetiche. Un programma costruito in network grazie alla collaborazione con Aerowaves e con DNAppunti Coreografici, il progetto a sostegno delle coreografe e dei coreografi under35 promosso e sostenuto dall’omonima rete e di cui Romaeuropa presenta i quattro lavori finalisti.
Nel ricco programma spicca la sezione dedicata alla studiosa e scrittrice Ada d’Adamo collaboratrice di lungo corso di Romaeuropa Festival, per cui ha curato numerose edizioni, e vincitrice di diversi premi letterari tra cui il Premio Strega 2023 col suo romanzo Come d’Aria (Elliot, 2023). Romaeuropa dedica il 20 ottobre un appuntamento (coordinato da Francesca Manica, a cura di Gaia Clotilde Chernetich) che intende dare centralità al suo sguardo e ai suoi studi sulla danza attraverso le voci di coloro che le sono stati vicini, aprendo così nuovi punti di incontro e inedite prospettive dentro il suo pensiero coreografico. Intervengono Emio Greco, Silvia Rampelli, Chiara Ossicini, Francesca Pennini, Alessandra Sini, Luc Bouy e con il contributo di Chiara Bersani e Marta Ciappina.
Inaugura i percorsi di Dancing Days 2023, la doppia presenza del coreografo, danzatore e artista visivo franco maliano Smail Kanouté che con i suoi lavori rivela attraverso i corpi la drammaticità delle esistenze discriminate: il 18 ottobre firma l’anteprima della rassegna a Villa Medici con il trittico di cortometraggi danzanti Utaki mentre il 19 ottobre al Mattatoio presenta Never 21, un omaggio tra Krump, electro, popping e danza contemporanea, alla vita delle vittime della violenza armata nei quartieri poveri e discriminati di città come New York, Rio de Janeiro o Johannesburg.
Coreografa lituana residente a Ginevra, Anna-Marija Adomaityte concentra la sua ricerca sulle diverse forme di violenza sociale e sulla conseguente reazione del corpo, il 19 ottobre porta in scena Pas de deux, una sfida contro le rappresentazioni classiche del duetto per liberarsi dal romanticismo retorico e opprimente e dalla sua imposizione. Di fronte ai gesti frenetici di una coreografia di coppia Anna-Marija Adomaityte lascia emergere tutto ciò che solitamente viene taciuto.
Firmata da Diego Tortelli – Aterballetto Body into the fight è la performance all’interno del progetto Dis.abile | Iper.abile sviluppata partire dall’idea della disabilità come occasione per esprimere nuove forme di virtuosismo ed estetiche non canoniche. Si prosegue il 20 ottobre con Swan Lake solo, ideato e realizzato dalla coreografa ucraina Olga Dukhovnaya e il compositore russo Anton Svetlichny, una rivisitazione del Lago dei Cigni in una versione che indaga la complessità del presente. Già collaboratrice di Boris Charmatz, Maud Le Pladec e Ashley Chen, la coreografa rinuncia alla versione del Lago dei Cigni per 32 danzatori e orchestra concentrando solo su di sé l’intero corpo di ballo .
Tornano al Romaeuropa Festival il 21 ottobre in veste di coreografi gli italiani Panzetti/Ticconi per presentare Insel, una pièce per quattro performer incentrata sul concetto di isola, da Robinson Crusoe a Shakespeare passando per le ricerche del geografo e storico Jared Diamond, il duo indaga geografia emotiva, spirituale e fisica del naufrago o dell’esiliato e il legame simbolico tra l’isolamento imposto o interiore e un volontario distacco dal mondo. A seguire, 71BODIES 1DANCE del coreografo spagnolo Daniel Mariblanca, un progetto in bilico tra scrittura coreografica e arti visive che comprende 71 corpi, 71 storie e altrettanti minuti di danza, sviluppato a partire da storie reali raccolte tra la Scandinavia e il continente europeo in un percorso che si sofferma sulle esperienze personali della comunità transgender. Nelle giornate del 20 e 21 ottobre il Mattatoio accoglie anche una mostra video-fotografica sul lavoro di Mariblanca.
Già vincitore di DNAppunti coreografici 2022, IRENE di Alessandro Marzotto Levy è in scena il 22 ottobre, un lavoro che affronta la perdita e attraversa lo spazio creato dalla mancanza. A seguire, per la nuova edizione 2023 del progetto DNAppunti coreografici dedicato alle coreografe e ai coreografi italiani emergenti, sono in scena i 4 progetti finalisti: Passing through di Lucrezia G. Gabrieli, Eat me di Giorgia Lolli, In perpetual blooming, despite the gods di Maya Oliva, Le Baccanti – fare schifo con gloria di Giulio Santolini.
Luogo: Mattatoio Ingresso: da 7 a 12 €