Presentato a Danzainfiera il volume “Si Cambia Danza”: l’impatto del Covid-19 sulla danza in Italia

Da un’inchiesta giornalistica di Campadidanza.it ad un saggio pubblicato da Meltemi Editore. Questa l’evoluzione di “Si Cambia Danza”, l’impatto del Covid-19 sulla danza in Italia , una riflessione a 360 gradi sul sistema della danza in Italia nel biennio 2020/2021, a cura di Gabriella Stazio, Marialuisa Stazio e Raffaella Tramontano.

 

Covid, un momento unico e impensabile per tutti noi. Un momento davvero eccezionale per diversi comparti a cominciare dallo spettacolo e dalla danza. Un momento di piena emergenza sanitaria, di isolamento , estraniazione e sospensione che ha posto tante riflessioni e domande sul presente e su un possibile futuro. E’ nata da questa esigenza il volume “Si Cambia Danza”,edizione Meltemi , a cura di Gabriella Stazio,direttrice artistica del Movimento Danza, Napoli, di  Marialuisa Stazio, studiosa che opera presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II , e di  Raffaella Tramontano, giornalista professionista, critica di danza e direttore responsabile della rivista Campadidanza.it. Un libro che raccoglie interviste a coreografi, manager culturali e operatori del settore, insieme a quelle di studiosi, esperti, osservatori e analisti. Le interviste giornalistiche di Campadidanza, magazine online edito da Movimento Danza, sono state integrate dalla ricerca curata dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

In una situazione di fermo totale è stato possibile ascoltare reazioni emotive contestuali a quanto si stava vivendo , ma non solo, perchè sono emersi problemi annosi da risolvere , lacune , e l’inchiesta si è rivelata una occasione per mettere nero su bianco anche possibili azioni per un futuro più razionale e brillante del comparto da sottoporre anche alla politica.  “ Già nei giorni passati a Danzainfiera 2020 avevamo avuto delle sensaazioni strane su quanto stava accadendo , qualcosa ancora di incomprensibile , e dopo pochi giorni dalla fine della esposizione , con l’8 marzo, scattava il lockdown- ha raccontato Gabriela  Stazio durante la presentazione in Dif in compagnia di Raffaella Tramontano. “Proprio da qui è partita l’esigenza di non fernarsi del tutto- a parte le chiusure obbligate per quanto riguardava Movimento Danza per un atto di responsabilità. Ma cosa fare senza danzare? La risposta è stata appunto parlare con i protagonisti , avviare una inchiesta giornalistica con Campadidanza.it che si è trasformata, grazie anche all’interesse della Universoità Federico II, in una  analisi dettagliata del sistema danza”. Una porta aperta non solo sul momento contingente ma sul sistema danza e sulle sue prospettive future. “ Tutto è nato- conferma Raffaella Tramontano- dalla esigenza di ascoltare questo mondo ,questo settore e le sue numerose  figure professionali . E dall’inchiesta gioirnalistica, siamo passati pian piano a una ricerca scientifica con interviste sociologiche. E oggi il volume, che mai credevamo potesse diventare tale, è un testo adottato nelle Università”. Questo lavoro - ancora Gabriella Stazio- ci ha consentito di aprirci anche alle percezioni del settore all’estero, dove hanno vissuito meno chiusure totali come le nostre , e dove sistemi come lezioni on line e streaming sono già praticati a prescindere. Tra le varie domande base della nostra inchiesta, un domandone importante era : qual è la prima cosa da risolvere per il sistema danza?”. Unanime la risposta ,la formazione ,punto di partenza di tutto”.

In campo operativo,  interessante la creatività che ha stimolato il momento pandemico. “ Tra blocchi e riaperture - ha ricordato Gabriella  Stazio.- abbiamo avviato e riavviato lezioni on line e in presenza , e sul fronte spettacolo, quando è stato possibile tornare sul palco, ho impostato tutto su assoli e duetti, escogitando sistemi di distazionamento, tipo i ciambelloni, dando vita alle Danze Pandemiche"

Ester Ippolito

La struttura del libro

La prima parte del libro comprende gli interventi di storici e teorici della danza come Alessandro Pontremoli (presidente del Corso di Laurea in DAMS e professore in Discipline dello Spettacolo all’Università di Torino) e Roberta Albano (docente di Storia della Danza presso l’Accademia Nazionale di Danza), di esperti e analisti dello spettacolo dal vivo come Antonio Taormina (componente del Consiglio Superiore dello Spettacolo del MiC ed esperto di progettazione e gestione delle attività di spettacolo) e Donatella Ferrante (consulente del MiC per il settore danza) e, infine, di Adriano Giannola (presidente SVIMEZ ed economista da sempre attento agli squilibri territoriali del nostro Paese). A queste voci si uniscono quelle di operatori e danzatori italiani che hanno trovato il loro successo fuori d’Italia, come Jacopo Godani, Simona Ferrara e Jacopo Lanteri, e lo sguardo sul panorama europeo di Virve Sutinen e Toula Limnaios. La parte centrale del volume contiene l’analisi delle interviste dell’inchiesta di Campadidanza Dance Magazine ed un report di ricerca con un’analisi delle interviste qualitative ad artisti e operatori della danza, realizzati dagli studiosi dell’Università Federico II di Napoli. Infine, la terza parte del volume raccoglie le risposte di artisti e operatori alla domanda “Se improvvisamente avessi il potere di risolvere i problemi del mondo della danza, che cosa faresti per prima cosa?”, ovvero una registrazione dei cambiamenti ritenuti necessari e urgenti, un elenco da consegnare alla politica e chi decide le sorti del settore ma anche ai lavoratori che vogliano partecipare consapevolmente al processo di cambiamento.

Le curatrici  del libro

Gabriella Stazio è coreografa, danzatrice, insegnante, manager e direttrice artistica di Movimento Danza, centro di formazione accreditato come “Organismo di Promozione Nazionale”. La sua Compagnia Movimento Danza ha svolto tournée in oltre trenta nazioni, con dirette Rai in mondovisione. È inoltre la prima promotrice italiana dell’International Dance Day.

Marialuisa Stazio lavora al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Studiosa dei processi e delle istituzioni culturali, si occupa di consumo culturale, di processi di globalizzazione/localizzazione e di come i media globali siano usati per rafforzare/riorganizzare i rapporti con i gruppi primari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Esploratori e fuggiaschi (2017).

Raffaella Tramontano, giornalista professionista dal 1987, è direttrice responsabile di “Campadidanza Dance Magazine”. Dopo aver lavorato per quasi vent’anni nelle redazioni di quotidiani e aver collaborato a lungo con Sergio Zavoli come autrice testi in Rai, ha scelto la libera professione occupandosi di ufficio stampa, pubbliche relazioni, promozione e marketing per diverse realtà teatrali nazionali. Nel 2015 ha fondato R.A.R.E. Comunicazioni società press & communication.


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