Dal 2 Luglio a Roma ha preso il via, presso il Teatro Brancaccio, la seconda edizione del festival di danza e cultura contemporanea “FUTURO FESTIVAL” diretto da Alessia Gatta. Ben undici progetti artistici con due prime nazionali e una internazionale, una compagnia dalla Francia e una dalla Spagna, una danzatrice Koreana e cinque coreografi di chiara fama - Kim- berly Bartosik, Claudia La Vista, Patcharaporn Krüger-Distakul, Matthias Kass & Clément Bugnon. Fino al 17 luglio .
Il programma vede fino al 7 Luglio serate che ospitano i progetti vincitori di premi per la danza nel 21/22: “FLUIRE” di Greta Martucci vincitrice del premio WOM DIALOGUES, “GIANNINO E GRETA” di Matteo Vignali e Noemi Dalla Vecchia vincitori del premio “What We Are”, “WOMAN MADE Project” di ArtGarage, Borderline, Adarte, Dance Gallery vincitore del bando Boarding Pass Plus del Ministero della Cultura. Inoltre una delle novità del Festival è il “FUTURO FESTIVAL DANCE CONTEST” dedicato a qualunque tipo di danzatore che si sfiderà davanti ad una giuria tecnica altamente qualificata ed internazionale. A chiudere il contest la serata club “SAY OH” all’insegna della buona musica e la condivisione.
Dal 9 al 17 Luglio si darà spazio invece, nella splendida cornice del Teatro Brancaccio, alle compagnie internazionali Equilibrio Dinamico, Sine Qua Non Art, [Ritmi Sot terranei], Lali Ayguadé Company e in chiusura la storica compagnia italiana Zappalà Danza. Non mancano attività collaterali di formazione come il progetto #UNMETROCUBO, workshop per danzatori tenuto da docenti, coreografi e artisti internazionali, in collaborazione con BrancaccioDanza e il progetto “THEATER- TELLING” a cura di Theatron 2.0 e rivolto a studenti, scrittori, artisti, creativi digitali, fotografi, illustratori, youtubers, tiktokers, instagrammers, appassionati allo spettacolo dal vivo.
"Questo festival - sottolinea Alessandro Longobardi, direttore artistico Teatro Brancaccio- ambisce ad essere un punto di riferimento per la città di Roma e per il suo popolo amante della danza contemporanea; guarda alla nuova danza italiana ed internazionale, sinonimo di incontro e convivenza per la ricerca di nuovi linguaggi mediati da un pensiero artistico visionario che affronta i temi sociali come la convivenza, in e tra, comunità. FUTURO FESTIVAL è nato nel 2021, un anno in bilico fra paure, incertezze, speranze e voglia di cambiamento e dunque accoglie danzatori, coreografi, docenti, studenti, artisti, operatori e appassionati della danza da tutto il mondo per incontrarsi e potersi ispirare attraverso lo scambio di idee e di ricerca, trasformando l’Estate Romana in un epicentro per la danza contemporanea".
" Immaginando l’edizione 2022 di FUTURO FESTIVAL, mi sono domandata come la nostra percezione di TEMPO e FUTURO stia cambiando progressivamente, in quanto immersi in stravolgimenti sociali che certamente segnano la storia. Si era pensato che la riflessione in merito all’era pandemica fosse pressoché esaurita con un ritorno alla “normalità”, ma ci siamo trovati a confrontarci con l’emergenza di una nuova guerra. Nello scenario del presente, è importante per me domandarsi che sige note / notes sto arco temporale, probabilmente vi è un nuovo Rinascimento. Sento di essere tra questi, auspicando ad un’età del cambiamento, che ponga una risoluzione allo stallo, alla stasi, alla paralisi attraverso prospettive ampie e dinamiche. Con Futuro Festival vorrei davvero che la danza generasse movimento, non solo del corpo, ma anche delle idee, grazie a flussi e incroci di pensieri e scambi di materiali. L’obiettivo è dunque creare opportunità per danzatori e artisti italiani ma con uno sguardo attento rivolto al resto del mondo; aprirsi quindi a nuove proposte, conservando però la stima per le compagnie che hanno fatto la storia della danza nel nostro Paese. Tutto ciò per rivolgersi ad un pubblico vasto ed eterogeneo. Insieme ad Alessandro Longobardi, che nuovamente ringrazio per la fiducia nell’assegnarmi un compito così difficile di direttrice artistica, immaginiamo una grande festa, fatta di persone, danza e cultura. In fondo, cosa potrebbe esserci di meglio?- le parole di Alessia Gatta, Direttore Artistico del Festival.